(John Singer Sargent, Carnation Lily Lily Rose, 1886)
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(John Singer Sargent, Carnation Lily Lily Rose, 1886)
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… Quelle bimbe si documentano sulle … lucciole nella pancia… : è un’emozione che spesso ha la sua origine dalla paura di essere rifiutati o abbandonati, per cui ci è difficile esprimere e condividere le nostre sensazioni. Precludendoci di “sentire”, smarriamo “la fonte principale della presa di coscienza” (direbbe Jung); perdendo il contatto con il “nostro bambino”, con la profondità dell’inconscio, smarriamo la strada… che ci porta al Sè. Ci spegniamo, oppure aspettiamo che qualcuno accudisca tutta la luce che disperdiamo, che faccia da para fulmine… ! Vorremmo che accadesse questo.
Leggevo Osho e pensavo alle “lucciole” nella pancia, certa di non confonderle per “lanterne”:
“Tu continui a sentire la mancanza di qualcosa, qualcosa che hai conosciuto ma hai dimenticato. Una memoria sbiadita, un ricordo perduto, e questo vuoto non è soltanto un vuoto, è una ferita, fa male.
Perchè hai portato qualcosa con te al mondo, nel momento della tua nascita, qualcosa che hai perduto, da qualche parte, che sembra impossibile ritrovare in questo universo affollato. Ma se ciò non accade, la tua vita è stata vana – un tormento, una sofferenza, una brama futile, un desiderio senza senso, una sete che sai inestinguibile.
Questo è il più grande dei crimini che la società commette nei confronti di ogni bambino. Nessun altro crimine può essere più grave. Danneggiare la fiducia di un bambino è danneggiare tutta la sua vita, perchè la fiducia ha un valore immenso: nel momento in cui la perdi stai anche perdendo il contatto con tutto il tuo essere.
La fiducia è il ponte che ti unisce all’esistenza. La fiducia è la forma d’amore più pura.”
“L’adolescenza è rinascere da se stessi” (Don Mazzi)… Sperando di non aver perso il legame con l’infinito e di essere figli di esseri “definiti” poichè coscienti.
Belle le immagini di queste bambine che giocano con le lampade con luce soffusa…Il tutto denota fantasia, poesia,raccoglimento.
OCCHI CURIOSI DI BAMBINO
Occhi curiosi di bambino
tutti presi ad osservare
un vecchio ciabattino
che batte, batte
su una vecchia scarpa.
Occhi pensosi di bambino
intenti a curiosar
su quel panchetto
pieno di chiodi, ferri,
pinze, lucidi e trincetto,
che, con lieve tremore
e con indifferenza,
con una manina bianca,
toccate una tenaglia,
sfiorate un tronchesino.
Ed io vi invidio, oggi,
occhi pensosi,
occhi furtivi,
occhi lontani,
occhi curiosi di bambino,
tutti intenti ad osservare
un ciabattino.
Santoro Salvatore Armando
(Aosta 1976)
FIENO APPASSITO
Un vecchio forno a legna,
nero e affumicato,
lo scoppiettio allegro di fascine
tra bagliori e fiamme tremolanti,
un calore intenso
di tizzoni arroventati.
Odor di pane fresco,
gioioso saltellare di fanciulli,
occhi lucenti,
pannocchie di granturco
messe a dorare
sulle braci ardenti.
Sogni interrotti
dal canto dei galli,
dal coccodè delle galline.
Un delicato profumo di campagna,
il melodioso canto degli uccelli,
l’abbaiar dei cani,
un suono lontano di campana.
A sera l’ombra della terra bruna,
un calpestio di zoccoli sull’aia,
il grè-grè delle rane nei pantani,
un brontolio di mamma
davanti a un caminetto,
una carezza di nonna premurosa,
un raccontare di favole e novelle.
Di questo mondo andato
cosa rimane negli angoli del cuore?
Fieni appassiti in stalle polverose,
la morte delle fate e delle streghe,
la fine dei ruscelli,
avvelenati,
il fetore dei fiumi senza pesci,
un odor di clorato sopra i prati,
l’albero mio del cuore agonizzante,
coi rami che implorano perdono
per un peccato che non ha commesso,
per i suoi frutti che non ha più dato.
Santoro Salvatore Armando
(Lillianes 23/02/2000 14,46)
Luca 18,16: “Allora Gesù li fece venire avanti e disse: «Lasciate che i bambini vengano a me, non glielo impedite perché a chi è come loro appartiene il regno di Dio.”
Occorre esser piccoli ,essere umili x misurare quanto siamo grandi ?!
Lo stupore è da “costudire” come una pietra preziosa di cui da bambini ignoriamo la presenza e da adulti ,(poesia di montale) “nel terreno bruciato dal salino” è come il girasoleo che occorre trapiantare con costanza nonostante ….
un saluto a tutti
MAP 🙂
Patri
I bambini di Sargent osservano stupiti, curiosi la luce nelle loro mani, in un paesaggio fiorito che è quello dell’infanzia ancora all’oscuro.della vita.
(per alcuni bambini sfortunatamente non è così).
Da adulti possiamo ritornare ad esser piccolii dicendo come Hopper
“Quello che vorrei dipingere è la luce del sole sulla parete di una casa”
(:::::::::::)
“nel terreno bruciato dal salino”–
(:::::::::::) Montale
tanta semplicità!?
VALERIA HA PARLATO DI LUCCIOLE E MI SONO RICORDATO ANCHE DI QUESTA. ANCHE QUI C’E’ LO STUPORE DELL’INFANZIA E SOPRATTUTTO LA DOLCEZZA DELL’INCOSCIENZA CHE RENDEVA LA VITA MENO AMARA!
LE LUCCIOLE SOTTO IL BICCHIERE
Le ho viste,
un tempo,
balbettare segnali luminosi
sulle siepi,
le ho viste, nelle notti senza luna,
volteggiare luccicando
nelle zone buie
ai margini delle radure
e riempiendo di mistero
lo sguardo gioioso dei bimbi.
Segnali incomprensibili
che si leggevano
come doni della natura
e che allietavano le nostre menti
dopo le paure dei bombardamenti.
E nelle case senza luce,
con le finestre incerottate
per nascondere le rare candele accese
agli incursori tedeschi prima, e americani dopo,
si muovevano confuse sotto un bicchiere capovolto
con lo scintillio inutile dei loro ventri
e privati della libertà del volo.
E quel tremolio di luci
mi addolcisce la mente, oggi,
che la guerra accarezza molti popoli
e che tanti altri bimbi
rincorrono sui prati
le lucciole lampeggianti
per imprigionarle sotto un bicchiere di vetro
trasparente
in attesa che la pace ritorni.
Santoro Salvatore Armando
(Boccheggiano 04/02/2006 22.27)
Salvatore, curare i propri ricordi è prendersi cura costantemente e amorevolmente del Bambino interiore: e questo aiuta “ad addolcire la mente” e far fluire via la rabbia.
Grazie per la tua poesia.
e ri-tornando bambini
Scarabocchio era un pupazzetto
disegnato da un bambino col gessetto
nell’angolino della lavagna nera
un giorno di primavera.
Senza giacca né berretto
senza scarpe, né calzoni
il neonato pupazzetto
restò fermo fino a sera.
Alla fine si stufò
e a spasso se ne andò.
Scarabocchio
(da “Raccogli idee” ed.Tresei scuola)
Buon sabato, caro Prof.!
Auguriamoci di conservare sempre in un angolino del nostro cuore lo sguardo stupito, la curiosità e l’entusiasmo del bambino interiore.
Prima parte del musical “ALICE NEL PAESE DELLE MERAVIGLIE” di Enrico Botta e Annalisa Benedetti.
Dal teatro La Scala:
SOGNO DI UNA NOTTE DI MEZZA ESTATE
MUSICA:Felix Mendelssohn-Bartholdy
Alessandra Ferri Roberto Bolle Massimo Murru
Giuste e belle parole, cara Anna. Un abbraccio.
(A PROPOSITO DI STUPORE DELL’INFANZIA)
“…it is here we must begin to seek the wisdom of the children ”
–
[…]
RHYMES AND REASONS
Cosi mi parli di tristezza
e dell’arrivo dell’inverno
della paura che é dentro di te ora
e che sembra non finire mai
E dei sogni che ti sono sfuggiti
e della speranza che hai dimenticato
Mi dici che hai bisogno di me ora
che vuoi essere mio amico
E ti chiedi dove stiamo andando
quale sia il motivo e la ragione
E sei tu che non riesci ad accettarlo
ed é qui che dobbiamo iniziare…
a cercare la saggezza dei bambini
e la grazia dei fiori al vento
Perchè i bambini ed i fiori
sono le mie sorelle ed i miei fratelli
Le loro risate e il loro amore
possono illuminare un giorno scuro,
come la musica delle montagne
ed i colori dell’arcobaleno…
Loro sono una promessa per il domani
ed una benedizione per il presente
Sebbene le città inizino a sgretolarsi
e le torri ci cadano attorno,
e il sole stia lentamente scomparendo
e fa freddo più del mare …
E’ scritto: dal deserto
alle montagne loro ci guideranno,
con la mano e con il cuore
conforteranno me e te
Nella loro innocenza e con la loro fiducia
loro ci insegneranno ad essere liberi …
perchè i bambini ed i fiori
sono le mie sorelle ed i miei fratelli
le loro risate ed il loro amore
possono illuminare un giorno scuro
E la canzone che sto cantando
é una preghiera a chi non ci crede
venite e state al nostro fianco
troveremo insieme una strada migliore
[…]
Un bacio a tutti 😉
Ciao, Emanuele. Un abbraccio da tutta la redazione.
SEMPRE FANTASTICI ! !!! 😀
Grazieeeeeeeeeeeee!
I bimbi guardano la prima forma d’arte : la Vita……. con la ragionata realtà della superficie gli adulti inquadrano pianpiano la loro fulgida ammirazione… bisogna essere artisti per restare bambini e non diventare realisti.
ciao un bacio a Tutti