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L’UOMO E IL TEMPO
L’uomo non è capace di vivere il presente
Egli si abbandona al ricordo del passato
E si protende verso appagamenti
Che si risiedono nel futuro.
Pensa con nostalgia a ciò che è stato
E vagheggia ciò che sarà.
Crea il culto del tempo
Crea i minuti, le ore, i giorni, gli anni e i millenni.
Inventa l’ieri e il domani.
Studia la Storia e il Progetto.
Vive con l’orologio, il calendario, l’agenda.
Abbandona dietro di sè la giovinezza
E colloca avanti a sè lo spettro della temuta vecchiaia.
Pensa ai piaceri che ha avuto o a quelli che avrà
Mai a quelli che può avere subito.
Non sa che il domani
Resterà sempre domani
Fino all’istante in cui diventerà ieri.
L’uomo è sempre dietro di sé o avanti a sé,
E non riesce a penetrare il presente
Che è la sua vera esistenza.
Egli rifiuta la sua vita,
Che non è quella che ha vissuto
Nè quella che vivrà,
Ma solo quella che sta vivendo.
La vita non è il tempo,
E’ la concentrazione del tempo
Nel presente.
E noi viviamo un tempo senza presente
E rinunciamo all’oggi
Che è la coppa che contiene il piacere.
(Marcello Bernardi)
CARPE DIEM
Raccogli,
ora,
questo fiore,
anima mia,
ora che il suo profumo
è intenso
ed i colori smaglianti.
Non fare appassire
le foglie,
mia dolcezza,
sì che rimangano solo le spine
ad ostentare le sembianze sgradite
della sua decadente bellezza.
Cogli i migliori attimi
della sua vitalità,
del suo vigore,
non gettare al vento
le fuggevoli dolcezze che regala.
La vita è breve
e l’ombra nera
raccoglie i sospiri inespressi
e copre col suo spettrale mantello
il bene che non è stato colto
quando il destino
l’aveva concesso.
Santoro Salvatore Armando
(Boccheggiano 21.12.2006 – 7,55)
Il Carpe Diem di Battisti:
Il Carpe Diem di Orazio: