Nazim Hikmet
Filed under: Poesia | Tagged: caldo, canzoni, Desiderio, fame, gelo, Nazim Hikmet, nostalgia, Nuvole, ricordi, sete, sonno, viaggio |
Durante tutto il viaggio la nostalgia non si è separata da me
non dico che fosse come la mia ombra
mi stava accanto anche nel buio
non dico che fosse come le mie mani e i miei piedi
quando si dorme si perdono le mani e i piedi
io non perdevo la nostalgia nemmeno durante il sonnodurante tutto il viaggio la nostalgia non si è separata da me
non dico che fosse fame o sete o desiderio
del fresco nell’afa o del caldo nel gelo
era qualcosa che non può giungere a sazietà
non era gioia o tristezza non era legata
alle città alle nuvole alle canzoni ai ricordi
era in me e fuori di me.Durante tutto il viaggio la nostalgia non si è separata da me
e del viaggio non mi resta nulla se non quella nostalgia.Nazim Hikmet
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LA NOSTALGIA E’ UNO STATO PSICOLOGICO DI DISAGIO INTERIORE CHE A VOLTE SI TRASFORMA IN VERA E PROPRIA MALATTIA. IL TERMINE DERIVA DAL GRECO E VUOL DIRE DOLORE DEL RITORNO, E ASSALE SOVENTE LE PERSONE PIU’ SENSIBILI CHE ACCUSANO UN RIMPIANTO PER QUALCOSA CHE HANNO PERSO O LASCIATO. A VOLTE SI MANIFESTA NEI CONFRONTI DI PERSONE CARE SCOMPARSE O LONTANE A VOLTE A RICORDO DI LOCALITA’ O AVVENIMENTI PARTICOLARI DELLA PROPRIA VITA DI CUI SI SENTE UN VUOTO INTERIORE E LA LORO MANCANZA. IN QUEI MOMENTI SI PUO’ ESSERE SCONVOLTI DA UNA POROFONDA DEPRESSIONE E DA UNA PIGRIZIA INCREDIBILE IN CUI DIMINUISCE ANCHE IL DESIDERIO DI VIVERE.
AVEVO TRACCIATO IN UNA POESIA DEL 2002, VEROSIMILMENTE CARDUCCIANA, IL MIO DISAGIO INTERIORE NEI CONFRONTI DELLA NOSTALGIA.
NOSTALGIA
Finito il giorno,
finito quasi l’assillo,
la foga, il fare,
medito,
coperto in parte dal pio fanale,
che tenue irradia
ombre silenti
tra nebbia e pioggia
in questa parte
d’alta Maremma
che guarda il mare,
e Prata sfugge
dal maestrale.
Sale, sale ululando,
spinta dal vento,
una frizzante brezza marina
e tra la croce del campanile,
gira, l’avvolge,
quasi mi assale
e pare voglia forte afferrarmi,
tra questi monti poi trasportare.
Dall’alto miro
i campi verdi,
folti di querce e di castagni,
le luci osservo di Radicondoli,
spingo lo sguardo fino a Chiusdino,
volo sull’Elba
come un gabbiano,
col vento lieve m’alzo, e m’abisso
tra questi monti, in fondo al mare,
e finalmente
non più pensare,
tutte le pene dimenticare.
Santoro Salvatore Armando
(Boccheggiano 27/10/2002 1.09)
Più che Nostalgia e senso di perdita rispetto a ciò che si ha, … è ENTUSIASMO che muove da dentro… EBBREZZA della volontà, “è il senso dell’aumento di forza e della pienezza, da cui si comunicano i propri sentimenti alle cose”, direbbe Nietzsche. Il “mistero” è il viaggio!
Un Gioioso inizio di settimana, Gabriele caro! Dal profondo del cuore, un immenso abbraccio!
Ciao, Luigi. Un abbraccio.
…E’ tutta la mattina che ci giro intorno, forse perchè sento di non essere stata abbastanza chiara con me stessa: la Nostalgia di cui ci informa Hikmet, non ha la stessa “radice”… greca, che sento invece in questa lirica di Maria Allo.
CADUCITA’
Quando il silenzio
dell’Ade
mi darà asilo
un gesto d’addio
sarà
soffio di rimpianto
per le stelle spente
del mio cielo
Muta ritornerò
sul lungomare di TorrearchirafiI
tra la sabbia e la schiuma
dove la bassa marea
rubava nubi
ai lidi
della mia malinconia
Con polvere di vento
disegnerò
l’icona dell’essenza
e armonia di bisbigli
sarà la meta stessa
del suo volo
Ma ora
nel silenzio della parola
ebbra
d’ombre erranti
nella notte
è certo altro respiro.
Salvatore grazie per il tuo prezioso intervento!
Innominato caro,
adoro la Merini…belllissime le poesie !
grazieeeee!!!!
un bacione grande!!
Qunado la nostalgia ti assale c’è poco da fare….i ricordi, i rimpianti e la speranze prendono il sopravvento e non le fermi più!!
Bentornata Beuccia, cara. Grazie. Un ” bacino “, piccolo, picolo, piccolo, ma proprio piccolo, morbido e insignificate, ma più potente della luce del sole. Bea, vietato ridere… !
Ora che siamo in tema di nostalgia, sentimento che attraversa l’ anima degli esserei sensibili, onesti e veri, mettiamo quest’ altro video :
Questo video è maledetto e feroce… .
dal film :mine vaganti”
Restare fermi su ciò che si è non si è fatto, la nostalgia non ci fa aprire al futuro e apprezzare il presente i ricordi invece possono hanno una loro pienezza anche se talvolta non sono ricordi piacevoli
ma…
Tutti insieme per salutare Lucio Dalla che ha iniziato il secondo tempo:
BUON VIAGGIO, ARRIVEDERCI, LUCIO!
A BEATRICE
Visto che ti piace Alda Merini eccoti una poesia che avevo scritto qualche tempo prima che morisse, dopo che era apparso un bel servizio su Panorama (o l’Espresso non ricordo) che la ritraeva con i seni nudi.
Lo so che non c’entra nulla con il blog ma se a te piace te ne faccio dono!
La poesia l’avevo mandata ad Alda (avevo la email che mi aveva passato un amico) e qualcuno rispose (forse quel giovane che si era messo con lei) ma evidentemente non l’aveva neppure capita. Viva la cultura e gli acculturati (o finti tali)!
AD ALDA MERINI
Oltre le brume del Naviglio
il fumo d’una sigaretta
fende l’aria e la intorba.
La mano scorre su un foglio
bianco:
disegna pensieri osceni
come piccoli cerchi
che sfumano dalla bocca
dopo aver aspirato
il cancerogeno miasma
d’una bionda.
La rimatrice assorbe
gli odori dell’acqua stagnante,
le impasta al tabacco,
cementifica i polmoni
e crea melodie
che impregnano
fogli e libri che alla rinfusa
ammiccano dagli scaffali
impolverati.
E dalla genialità
nasce il pensiero
che scopre la carne
che se ne sta negletta
a mostrare i capezzoli sfioriti.
Il latte dell’immensità succhio,
quasi a provare a me stesso
il gusto delle messi andate
ed il sapore del meglio che riposa,
che il sangue rimescola e riscalda
e i sensi avvince.
Santoro Salvatore Armando
(Boccheggiano 30/07/2006 18.14)