Sul lavoro

 
“Il lavoro non mi piace, non piace a nessuno, ma a me piace quello che c’è nel lavoro: la possibilità di trovare se stessi”.
 
Joseph Conrad
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8 Risposte

  1. ED ECCO UN ESEMPIO DEL LAVORO CHE PIACE ANCHE SE LA RESA SPESSO ERA AVARA!

    BONA CRAI

    “Bona crai” *,
    “saluti a signuria”,
    pacato, col suo passo antico
    tra i campi di tabacco
    la vanga ancor destreggia
    cigola alla cisterna la puleggia.

    Accarezza la terra
    non vuole farle male
    e la rivolta con cura e con amore,
    una dolcezza colma di calore.

    E lei ricambia il passo
    ed accarezza il seme
    lo copre e lo protegge
    e nel suo sen lo regge.

    E lo ripara dal vento,
    dai passeri voraci,
    così che la sua chioma dopo tende
    nel tempo lieve protende.

    “Bona sera”,
    “saluti a signuria”.
    Anche oggi fatica
    e il giorno lentamente muore,
    anche oggi sudore.

    Salvatore Armando Santoro
    (Bocheggiano 25.9.2010 19.57)

    *Buon giorno” in salentino.


  2. Dovrebbe essere una mostra molto interesante.

    Misurandoci con le nostre capacità/possibilità ,ora siamo qui.
    Sempre uguali, eppure diversi.
    buon lavoro a tutti noi!
    patrizia

  3. V

    Sappi che mentre scrivo non ho ossa né carne,
    che ciò che di me rimane
    è simile allo spazio buio della stalla,
    e dentro smarrisco il tempo e dentro io ritrovo un posto
    in cui stare. In cui meravigliarmi.

    E nel buio della stalla divento domestica e lavoro.
    Urna felice è la greppia colma del fieno raccolto.
    Scrigno fedele di valori sempre uguali.
    E poi la poesia, quanto vorrei tracciarla di più.

    Roberta Dapunt

    🙂 patrizia

  4. Stazione

    Un treno è entrato in stazione. È fermo, vagone dopo vagone,
    Ma nessuna porta si apre, nessuno scende o sale.
    Ci sono veramente delle porte? Là dentro un brulichio
    Di uomini rinchiusi che vanno su e giù.
    E scrutano dai finestrini immobili.
    Fuori lungo il treno cammina un uomo con un martello.
    Urta le ruote che debolmente risuonano. Tranne qui.
    Qui il rumore aumenta incomprensibilmente: un fulmine,
    Il rintocco dell’orologio della cattedrale,
    Il rumore della circumnavigazione del globo
    Che solleva tutto il treno e le pietre umide dei dintorni.
    Tutto canta. Ve lo ricorderete. Andate avanti.

    T.Trastomer
    🙂 patrizia

  5. Infatti, in questa poesia, questo lavoratore ha ritrovato se stesso:

    EROI

    Mentre volavo giù da un grattacielo,
    il mondo tutto intorno mi girava,
    pensavo alla mia vita appesa a un pelo,
    pensavo a chi lucrava e mi sfruttava.

    Metà salario in chiaro, metà in nero,
    costretto a risparmiar elmo e stivali
    forse risparmieranno anche sul cero
    che accenderanno il dì dei funerali.

    “Suvvia qui hai un lavoro, cosa chiedi?
    Al tuo paese neppure avevi questo,
    qui vuoi robuste calzature ai piedi,
    la sicurezza, la casa e tutto il resto”.

    E intanto per la strada sta sfilando
    un corteo d’altri morti, in tricolore,
    a questo eroe nessuno sta pensando:
    mandato a morte da uno sfruttatore.

    Salvatore Armando Santoro
    (Boccheggiano 02/10/2009 20.59)

  6. “NOI E GLI ALTRI Cassa integrazione e sussidi
    ITALIA
    60%
    L’indennità di disoccupazione non agricola può essere chiesta da chi ha almeno un anno di contributi versati negli ultimi 2 anni. Il sussidio è pari al 60% dello stipendio per i primi 6 mesi per scendere poi al 50% e al 40%. A differenza dei principali paesi europei, in caso di difficoltà temporanea dell’impresa è possibile il ricorso alla cassa integrazione, ma il lavoratore resta dipendente dell’azienda
    GERMANIA
    67%
    Chi chiede l’indennità di disoccupazione deve essere stato assicurato per almeno 12 mesi negli ultimi 2 anni. Ha diritto al 67% dell’ultimo stipendio netto nel caso in cui si hanno figli e al 60% nel caso non si abbiano figli. Ci sono tutele anche per chi è alla ricerca del primo lavoro (ed è quindi senza versamenti) con un sussidio di 359 euro al mese: si richiedono sforzi per trovare un lavoro e bisogna essere disponibili a un impiego

    SPAGNA
    70%
    Per l’indennità di disoccupazione è necessario aver lavorato almeno tre anni negli ultimi sei. La somma è il 70% della base contributiva media degli ultimi sei mesi. La percentuale scende dopo i primi sei mesi al 60%. C’è un tetto massimo che varia dal 175% al 225%, a seconda del numero dei figli e dell’Iprem (indicatore reddito minimo), pari per il 2011 a 532,51 euro al mese (1.198 euro l’indennità nel caso del diritto al 225% dell’Iprem)”

    stralcio dal sole 24 ore del 24/02/2012

    ciao patrizia

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