M’affaccio alla finestra, e vedo il mare:
vanno le stelle, tremolano l’onde.
Vedo stelle passare, onde passare:
un guizzo chiama, un palpito risponde.
Ecco sospira l’acqua, alita il vento:
sul mare è apparso un bel ponte d’argento.
Ponte gettato sui laghi sereni,
per chi dunque sei fatto e dove meni?
Giovanni Pascoli
Filed under: Poesia | Tagged: acqua, finestra, Giovanni Pascoli, laghi, mare, onde, ponte, stelle, vento |
Non ci credo avev letto questa poesia ieri e volev postarla in “risveglio luminoso…sensazionale!!!
volev dire che volev postarl su “stelle” e non risveglio luminos”
Pascoli è uno dei poeti da me preferito. Le sue poesie parlano sempre il linguaggio del “fanciullino” nel quale io mi ci ritrovo (ed infatti rifiuto di crescere).
Ma in questa poesia lui parla dell’arcobaleno e dei suoi colori (utilizzati d’altronde per la bandiera della pace). E Pascoli la pace l’ha ricercata per tutta la sua tormentata vita.
MARE JONIO
Questo mare
che m’allaga il cuore,
che non ha prezzo per poter toccare,
bello e pauroso alla memoria antica
con l’onda lieve
che la sponda sfiora,
con l’onda immane
che gli uomini travolge
e case e strade affonda
nel terrore.
Questo mare,
che mi suona in mente,
che la pupilla ridisegna a volte
e strozza gola e cuore,
m’addormenta.
Questo mare
ancora m’appartiene,
mi sciacqua dentro l’anima
ed all’olfatto invia
profumi antichi e odori mai scordati,
mi spezza il passo,
che ondeggia tra i sassi della riva,
che scivola impietoso sopra l’alghe.
Questo mare
m’abbraccia,
mi culla dolcemente nel ricordo
degli affetti mai dimenticati,
delle gioie che tornano spietate
a schiaffeggiare le scelte un po’ affrettate
a cui non posso più porre riparo.
Questo mare
m’aspetta e si domanda
fino a qual punto l’amore suo mi manca.
Mi parla nel silenzio delle notti,
quando la luna gli accarezza l’onde,
messaggi d’affetto e di rancore invia
per non lasciarlo in pace riposare.
Questo mare
mi circola nel sangue,
impetuoso spacca i sentimenti
e la salsedine m’attacca sopra il viso,
gli occhi mi brucia
e sulle labbra lascia
un sapore di sale
sempre uguale.
Santoro Salvatore Armando
(Boccheggiano 15/09/2006 13.17)
ONDA DI MARE
Onda di mare
che sulla rena spumi
e sinfonie ripeti all’infinito
il cuore m’accarezzi
ed i pensieri
all’orizzonte dolcemente sfumi.
Morte allontani
e le dolenti note
degli affanni,
ch’empiono la mente,
sulla battigia batti e ripercuoti
e li avviluppi tra i flutti
e li confondi,
scuotendo il petto
e liberando il cuore.
Scivoli dentro il corpo
e ripulisci
con la potenza del tuo moto immane
le tristezze e il rancore
e sembra, infine, udire
una voce che scorre sui marosi
che ti rincuora
e ti sussurra: “pace”.
Santoro Salvatore Armando
(Boccheggiano 10/06/2005 12.05)
ARCOBALENO
Arcobaleno
che di fantasia colori sogni e ragione,
che le tue braccia tendi
e cielo e terra abbracci
e ti distendi,
che monti e mare
avvolgi e in cielo splendi
tra la fuligine d’un dì
che mesto si scolora di neri nubi
e nel brumaio s’appanna
e la procella atterri.
Immobile t’osservo
e l’occhio tendo
gioioso al tuo brillare inquieto
mentri stendi nell’aria
il tuo iridiato mantello
e la mia vita avvinci
e mi trasporti
sull’ali d’un pensiero che ritorna
negli occhi ingenui
d’un bimbo che s’incanta
e si commuove
della tua agonia.
Santoro Salvatore Armando
(Castrovillari 20-5-07 – 21,26)
La risposta che la comparsa di un astro interiore suscita è la stessa che può ricondurre al mare per “collegamenti” inusuali. Parlando di sincronicità, non è poi così strano che il punto di vista di chi guarda il mare converga e sia lo stesso di chi guarda le stelle: quel ponte, o collegamento, forse è la “via di fuga” alternativa, è il guizzo dell’ingegno che viene in soccorso per sciogliere le riserve di energia utili a trovare una soluzione a quella lontananza… Il “dove mena” il discorso, il suo scopo, trova soluzione ne il “per chi è stato fatto”, cioè la meta finale. ( 😀 ) Complimenti al Sommo Ingegnere!
MI SCUSO MA NEL TESTO PRECEDENTE MI SONO ACCORTO CHE C’ERANO DEGLI ERRORI DI BATTITURA!
ARCOBALENO
Arcobaleno
che di fantasia colori sogni e ragione,
che le tue braccia tendi
e cielo e terra abbracci
e ti distendi,
che monti e mare
avvolgi e in cielo splendi
tra la fuligine d’un dì
che mesto si scolora di neri nubi
e nel brumaio s’appanna
e la procella atterri.
Immobile t’osservo
e l’occhio tendo
gioioso al tuo brillare inquieto
mentre stendi nell’aria
il tuo iridato mantello
e la mia vita avvinci
e mi trasporti
sull’ali d’un pensiero che ritorna
negli occhi ingenui
d’un bimbo che s’incanta
e si commuove
della tua agonia.
Santoro Salvatore Armando
(Castrovillari 20-5-07 H. 21,26)
Una giornata di Sole, Gabriele carissimo: un augurio che nasce dal profondo del cuore… 🙂
Grazie infinite, carissimo Luigi 🙂
Volerti bene è bizzarro,
quale altro bene più bene di questo.
Esattamente come un ponte sull’acqua,
“per chi è e dove porta?”
ha una qualche importanza?…….
……..Ci sono sentimenti che non dovrebbero proprio esistere,
eppure esistono, e camminano sulle acque.
di E. Dickinson
Come se il mare aprendosi
svelasse un altro mare,
e questo un altro ancora
e i tre presagio fossero
d’infiniti mari
mai toccati da riva.
Come se mare
a mare fosse riva.
Questo è Eternità
CIAO1111111111111111111 patrizia
ci vedo anche questa, saluti
patrizia
Mai letta questa poesia, davvero stupenda, semplice e profonda allo stesso tempo.
Innuendo – Queen
Freddie Mercury – Innuendo (1991)
Finchè il sole sarà sospeso alto in cielo e il deserto avrà sabbia
Finchè le onde si agiteranno in mare
e incontreranno la terra
Finchè ci sarà vento e le stelle
e l’arcobaleno
Finchè le montagne non crolleranno a formare piane
Oh sì continueremo a provarci
A percorrere quella sottile linea
Oh continueremo a provarci sì
Mentre passa il nostro tempo
Finchè vivremo secondo razza, colore o credo
Finchè governeremo con cieca pazzia e pura avidità
Le nostre vite dominate dalla tradizione, superstizione, falsa religione
Per l’eternità, e oltre
Oh sì continueremo a provarci
Percorreremo quella sottile linea
Oh Oh continueremo a provarci
Fino alla fine dei tempi
Fino alla fine dei tempi
Per il dolore che impregna il nostro splendore
Non offendetevi alla mia insinuazione
Puoi esser tutto ciò che vuoi
Trasmormati solo in qualunque cosa pensi potresti mai essere
Siate liberi col vostro ritmo siate liberi siate liberi
Abbandonatevi al vostro io siate liberi io siate liberi
Davanti a voi stessi
Oooh ooh
Se c’è un Dio o una qualche forma di giustizia sotto il cielo
Se c’è un punto fermo
se c’è una ragione per vivere o morire
Se c’è una risposta alle domande che ci sentiamo obbligati a porci
Mostratevi- distruggete le vostre paure- toglietevi la maschera
Oh sì continueremo a provarci
A percorrere quella sottile linea
Sì continueremo a sorridere
E quel che sarà sarà
Continueremo a provarci
Continueremo semplicemente a provarci
Fino alla fine dei tempi
Fino alla fine dei tempi
Fino alla fine dei tempi
Stella Maris!!!
Carissimo Villaggi Lazio,
il nostro blog è tornato in vita. Purtroppo c’è stato un problema legato al dominio, e dal fraintendimento che ne è sorto attualmente abbiamo rimediato tornando al dominio di wordpress. Quindi, per ora, l’indirizzo da usare è il seguente:
https://gabrielelaporta.wordpress.com/
Mi raccomando, diffondete a tutti gli amici la variazione. Grazie e scusa ancora!
Carissimo Salvatore,
il nostro blog è tornato in vita. Purtroppo c’è stato un problema legato al dominio, e dal fraintendimento che ne è sorto attualmente abbiamo rimediato tornando al dominio di wordpress. Quindi, per ora, l’indirizzo da usare è il seguente:
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Mi raccomando, diffondete a tutti gli amici la variazione. Grazie e scusa ancora!