Natale. Guardo il presepe scolpito,
dove sono i pastori appena giunti
alla povera stalla di Betlemme.
Anche i Re Magi nelle lunghe vesti
salutano il potente Re del mondo.
Pace nella finzione e nel silenzio
delle figure di legno: ecco i vecchi
del villaggio e la stella che risplende,
e l’asinello di colore azzurro.
Pace nel cuore di Cristo in eterno;
ma non v’è pace nel cuore dell’uomo.
Anche con Cristo e sono venti secoli
il fratello si scaglia sul fratello.
Ma c’è chi ascolta il pianto del bambino
che morirà poi in croce fra due ladri?
Salvatore Quasimodo
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Stellare sia il tuo Natale, Gabriele carissimo, pregno d’Amore, Luce e Serenità. Con infinito affetto…
Buon Natale Gabriele, Buon Natale a tutti quelli che credono in questa festività.
Ma so che per tanti, con la manovra finanziaria in arrivo e per giunta retroattiva, non sarà un buon Natale.
Il Paese del diritto è diventato ormai il paese dello…storto, dove a pagare sono sempre gli stessi…inesorabilmente!
NATALE IERI
Oh, Natale, Natale!
Suoni d’acciarini lontani
e melodie sperse per borghi abbandonati,
per strade di ciottoli e di fango.
E frotte di bimbi cenciosi,
di bimbe spettinate e unte,
salti e versi, risa e strepitio di porte,
latrar di cani ed imprecazioni di vecchi
stanchi ed assonnati.
Odor d’incenso,
ostentazioni e canti in una vecchia Chiesa,
dove l’odor di muffa si confondea col puzzo
degli stracci dei vagabondi
a mendicare all’uscio.
Giorni miei andati di preghiere,
di speranze per una vita migliore,
per un giorno diverso, poi arrivato.
E, infine, il razionale, il ripudio d’una santità
sospesa tra immagini indefinite e malinconiche,
allineate in alcove di cui s’è perso il senso
e la memoria.
Ed il rimpianto arriva
a scuoter l’uscio delle certezze,
a risperare un mondo
che, sui canti serali e sulle nenie,
mi riporti gli affetti ormai finiti
e quel Natale, di cui l’orma di santità,
in me, ormai è dispersa.
Santoro Salvatore Armando
(Lillianes 22.10.2005 22,48:40)
Buon Natale anche a te, Luigi! Un abbraccio
Carissimo Salvatore, ti ringrazio per le poesie che condividi con noi. Ricambio gli auguri. Un abbraccio.
Poesia sul Natale
di Gianni Rodari
Lo zampognaro
Se comandasse lo zampognaro
che scende per il viale,
sai che cosa direbbe
il giorno di Natale?
Voglio che in ogni casa
spunti dal pavimento
un albero fiorito
di stelle d’oro e d’argento .
Se comandasse il passero
che sulla neve zampetta
sai che cosa direbbe
con la voce che cinguetta?
Voglio che i bimbi trovino,
quando il lume sarà acceso,
tutti i doni sognati,
più uno, per buon peso .
Se comandasse il pastore
dal presepe di cartone
sai che legge farebbe
firmandola col lungo bastone?
Voglio che oggi non pianga
nel mondo un solo bambino,
che abbiano lo stesso sorriso,
il bianco, il moro, il giallino .
Sapete che cosa vi dico
io che non comando niente?
Tutte queste belle cose
accadranno facilmente:
se ci diamo la mano
i miracoli si fanno
e il giorno di Natale
durerà tutto l’anno.
Caro Salvatore, condivido le tue valutazioni sulla manovra finanziaria e spesso ho apprezzato le tue poesie. Ti auguro buon Natale accompagnandolo ad una vecchia canzone di Carosone che mi sembra molto attuale, cerchiamo di sdrammatizzare per quanto possibile!
“A Natale o mai più”
Io dico che bisogna ARRISCHIARSI – sulla scia del simbolismo natalizio- a cambiare prospettiva: a mutare l’egoistica visione di una vita da investire ESCLUSIVAMENTE su se stessi in VOGLIA DI FARE anche per gli altri.
Non abnegazione ma COSCIENZA.
A ben sentire, è proprio la VOCE di questa a imporci di sostituire alla RISTRETTA vista degli affetti familiari un orizzonte più AMPIO, più INTERO, più VERO.
È senz’altro questo il primo passo da muovere se si vuol cominciare a FARE L’AMORE. E a farlo per davvero.
A tutti, auguri di buon Natale.
Non ho voglia/di tuffarmi/in un gomitolo/di strade/Ho tanta/stanchezza/sulle spalle/Lasciatemi così/come una/cosa/posata/in un/angolo/e dimenticata/Qui/non si/sente/altro/che il caldo buono/Sto/con le quattro/capriole/di fumo/del focolare
(a cura di Luigi Roscigno)
A quest’indirizzo, invece, potrete visualizzare l’immagine abbinata all’articoletto:
Messaggio da Baghdad…
Traduzione :
Vedere chi è la causa delle lesioni subite dagli iracheni ogni giorno? Chi è la causa delle esplosioni, omicidi, arresti e violazioni subite dalla semplice cittadino iracheno, non solo, quelli che litigano tra di loro per il potere e trasmettere la loro disputa per la strada passa per i cittadini di quelle vittime innocenti del conflitto. Chi è il motivo per lo stupro del sorriso innocente, che era al di sopra dei giardini e dei bambini? Chi è la causa di tutte le donne in lutto Alltn perso i loro coniugi ei loro figli e le loro famiglie? Chi è la causa della distruzione che sta avvenendo in Iraq ogni giorno? Chi è la causa di violazione e furto della ricchezza in Iraq senza che ci sarà responsabile per qualsiasi ladro e un brigante? Ma .. Nel caso di un uno giorno al risveglio i bambini dell’Iraq a crescere ed essere ritenuti responsabili per tutte le ragioni per quello che è successo e sta succedendo in Iraq e gli iracheni. In nome di Dio misericordioso “, e insegnerà chi torto ogni volta contro” la grande verità di Dio..
Buon Natale a tutti gli amici del Blog!
PROFFI CARO TANTI AUGURI !!!!
……………………………………………… 😉
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PER TUTTI
Questa è una poesia scritta da mia madre (morta nel 1984). Si, anche lei era una poetessa e questa lirica la dice lunga sulle sue capacità poetiche anche se non aveva conseguito neppure il diploma perchè ai suoi tempi, diceva suo padre, “le donne devono restare in casa” e le fece interrompere gli studi.
Ma questa poesia (che io ho tradotto) è perfetta nella metrica oltre ad essere uno spaccato di antropologia culturale. Infatti descrive nei dettagli costumi ed usanze del suo tempo che, evidentemente lei aveva archiviato in maniera forte nel suo cuore.
A TUTTI AGURI SINCERI
Armando.
I MUNTANARI RA CALABRIA
(di dele Condello-Santoro)
Scindunu ri muntagni i muntanari
chi cazettuni e i calandreddhi ‘e peri
chi cerameddhi vininu a sunari
puri i presepi ‘ndi parunu veri.
Aviunu supra ‘a testa mintuti
birrioli longhi ‘i villutu, priggiati;
supra ‘e spaddhi ‘nci staunu scinduti
cu milli nastri ‘i sita ricamati.
I cazi curti, o gi ninocchiu spaccati,
i cinturuni ‘i sola iati, iati,
cammisci chi’ merletti ricamati
sutta ‘i gilè, stritti stritti e ‘ttillati.
Erunu sempri i nostri muntanari
cu’ cerameddhi, organetti e acciarini,
viniuni ‘nta Rriggiu pi’ sunari
‘i porta ‘n porta a Nuvena ‘o Bambinu.
L’urtimu iornu ognunu ‘nci rialava
sordi, turruni, crispeddhi e vvinu,
trasiunu ‘nte casi e si sunava
ravanti ‘o presepiu ru Bambinu.
Chisti sunnu ricordi veramenti,
chi mmi portunu ‘nto cori ‘a nostargia:
Natali e figghiulanza, su’ n’da menti,
cui i muntanari ra Calabria mia.
I MONTANARI DI CALABRIA
(Traduzione di Salvatore Armando Santoro)
Scendevano dalle montagne i montanari
con i calzettoni ed i calzari ai piedi,
con le ceramelle venivano a suonare
anche i Presepi sembravano veri.
In testa portavano
copricapi lunghi di velluto, pregiati;
dalle loro spalle scendevano
mille nastri di seta colorati.
I calzoni corti, al ginocchio spaccati,
con cinturoni di cuoio alti, alti,
camicie con i merletti ricamati
sotto i gilet, stretti e attillati.
Erano sempre i nostri montanari
con ceramelle, organetti e acciarini,
venivano dentro Reggio per suonare
di porta in porta la Novena al Bambino.
L’ultimo giorno la gente gli regalava
soldi, torroni, frittelle e vino,
entravano dentro le case e suonavano
davanti al Presepio del Bambino.
Questi sono i ricordi veramente,
che mi portano in cuor la nostalgia:
Natale, fanciullezza, sono nella mente
insieme ai montanari della Calabria mia.
Non è Propriamente Natalizia ma chi se ne Frega…. 😉
DICEMBRE…
Sembra vero! Dicembre,
mese dell’umana speranza.
Mese del Cristo, della natività.
La speranza nasce al freddo
siamo tutti più buoni.
Pur, chi vive senza credo…
assume atteggiamento
di speranza.
Vomito di bontà.
Dicembre è festa!
Non si muore in quei giorni,
non vi è sofferenza alcuna
che non si pieghi
alla speranza!?
Dedicata, a chi a Vissuto Amore Passione quello vero almeno una Volta nella vita, quell’amore che nessun tempo abbatte… se pur finito sempre Infinito…. Buon Natale
Cara Map, buon Natale:))))))))))))))))))))))))))))))))))))))))))))))))))))))))))) Baci
Ciao, Natale!
Chi piange e chi ride…
nascili tutti!
Un haiku piccolo piccolo e un grande grande augurio;)
maria
PER ANNA FERRARA
Graziee di tutto ed anche dell’incoraggiamento e della canzonetta di Carosone. Tanto a rattristarsi non cambia nulla. Quindi…”chi ha avuto avuto avuto chi ha dato ha dato ha dato, scurdammoci do’ passato, simme ‘e napule, paisà”. Ed io ho anche un mandolino e potrei suonarcelo questo pezzo!
Carissima Maria,
il nostro blog è tornato in vita. Purtroppo c’è stato un problema legato al dominio, e dal fraintendimento che ne è sorto attualmente abbiamo rimediato tornando al dominio di wordpress. Quindi, per ora, l’indirizzo da usare è il seguente:
https://gabrielelaporta.wordpress.com/
Mi raccomando, diffondete a tutti gli amici la variazione. Grazie e scusa ancora!