Corpo e anima

“Non separare violentemente l’anima dal corpo, affinché non se ne vada così; essa se ne libererà quando avrà ciò che è necessario per andarsene: e andarsene vuol dire passare ad altro luogo. Piuttosto attenderà che il corpo si stacchi tutto da lei, finché essa non abbisogni più di cambiar luogo, essendo ormai tutta fuori di esso”.

Plotino

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44 Risposte

  1. più l’anima conosce più si allontana dal corpo……. mi piace pensare che l’Anima sia l’unico ”luogo” che non ha ragione di mentire…. il corpo può mentire, il corpo ha registrate tutte le esperienze e per questo può mentirci , ingannarci……distrarci.
    però le anime sentono e si sentono… le anime non possono ingannarsi.. qui Plotino ci educa a non ingannare o far soffrire nessuno al mondo, egli descrive il distacco dal corpo come un accadimento che sa di piacevole…… per breve o lungo tempo che sia.
    si può contribuire ad arricchire d’amore la vita di se stessi e degli altri..solo questo è possibile fare… tutto il resto …lo abbandoniamo nel corpo…. attraverso il corpo possiamo vivere e comunicare le esperienze senza estinguerle… quindi …rispettare l’anima dell’altro è conseguenza del conoscere la propria ….

  2. L’Anima è legata al corpo, si esprime attraverso di esso, il corpo è l’anima, o meglio anche l’Anima! Quando l’anima si staccherà da esso, allora il suo piano sarà altro! quando il corpo si distaccherà dall’anima l’anima sarà altro quel corpo non sarà più diciamo adeguato, utile, ma fino ad allora il corpo è la manifestazione in gran parte della nostra Anima, poiché Anima non è solo l’elevazione, ma è tutta, tutto il processo complessivo della vita, di questa nostra esistenza! Il Dopo sarà altro, se pur ricollegabile!!!

  3. Ci affanniamo nel pensare e parlare di corpo ed anima per una sopravvivenza che ci è tanto cara,perchè il morire,sebbene naturale, ci turba o spaventa.La filosofia cristiana ha teorizzato la esistenza dell’anima ,noi esserei umani, non sapendo come risolvere il problema abbiamo radicalizzato dai tempi la presenza invisibile di questo Genitore assoluto.Quale che sia la sua funzione ,possiamo elaborare tante immagini che potranno darci la sensazione-già questa è sufficiente a frenare il delirio della non vita-di trovarci in un contesto vaginale che la mente può accettare.Ci affanniamo nel pensare e parlare di corpo ed anima per una sopravvivenza che ci è tanto cara,perchè il morire,sebbene naturale, ci turba o spaventa.La filosofia cristiana ha teorizzato la esistenza dell’anima ,noi esserei umani, non sapendo come risolvere il problema abbiamo radicalizzato dai tempi la presenza invisibile di questo Genitore assoluto.Quale che sia la sua funzione ,possiamo elaborare tante immagini che potranno darci la sensazione-già questa è sufficiente a frenare il delirio della non vita-di trovarci in un contesto vaginale che la mente può accettare.Ci affanniamo nel pensare e parlare di corpo ed anima per una sopravvivenza che ci è tanto cara,perchè il morire,sebbene naturale, ci turba o spaventa.La filosofia cristiana ha teorizzato la esistenza dell’anima ,noi esserei umani, non sapendo come risolvere il problema abbiamo radicalizzato dai tempi la presenza invisibile di questo Genitore assoluto.Quale che sia la sua funzione ,possiamo elaborare tante immagini che potranno darci la sensazione-già questa è sufficiente a frenare il delirio della non vita-di trovarci in un contesto vaginale che la mente può accettare.Ci affanniamo nel pensare e parlare di corpo ed anima per una sopravvivenza che ci è tanto cara,perchè il morire,sebbene naturale, ci turba o spaventa.La filosofia cristiana ha teorizzato la esistenza dell’anima ,noi esserei umani, non sapendo come risolvere il problema 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  4. Credo che nessuna fantasia possa illudere rendere felice, la profondità dell’anima! vi è una voce detto è ridetto migliaia di volte che non si culla di nessuna Verità se non di quella che viene dalle stesse uso il “Plurale” di proposito… due verità o comunque, dato che all’uomo si presentano in modo offuscato, Chiamiamole “Speranze”. Due verità che fanno parte dell’uno! Credo che ci sia quella verità ripresa poi dalla cristianità anche se già ancora prima c’era la religione D’Israele! Ma credo a ciò che Sento, prima della stessa capacità di lettura, certo il cervello ha assimilato ugualmente ogni cosa, da ogni dove pure in quegli anni, la Voce della profondità è cosi “profonda” eppur cosi forte che basta l’eco a far saltare qualsiasi capacità di Credo che non abbia fondamenti il lei!! Non credo all’inferno dal Diavolo con il forcone certo, ma quell’umido, spiegato, nel “Corpus Hermeticum” è la cosa che più riconosco, come reale, cosi come la sua parte opposta ossia Bé chiudo qui definendolo il riconciliarsi con ciò che è il Creatore, che non per forza deve avere la barba Né altro! come sempre mio sentimento, 😉 !!!

  5. Il bambino riconosce la verità o non verità, è lui quasi nel comprendere l’incapacità di risposta da parte dei genitori, a non inveire più con talune domande, illude quasi i genitori d’esser soddisfatto della risposta avuta! Qualcosa del genere si trova nel bel libro di Carla stroppa, della Moretti & Vitali-La Luce Oltre La Porta! Ma è una cosa sperimentata credo un po da tutti!!! 😀 !!

  6. Dal Dolore tutto nasce, dalla consapevolezza di ciò, giunge la consapevolezza della morte, quindi del mistero! Se cosi non fosse, allora saremmo già in uno stato di Beatitudine, come vivono in un certo qual modo i bambini, prima della presa di coscienza del doloro, della morte! L’esempio dei fanciulli, è quello che più s’avvicina secondo me a ciò che si era, è l’esempio più diretto! Non credo che i fanciulli prima di tale coscienza siano, Crudi, ma in loro prevale la vita non solo fetale, ma se pur fetale la si vuole definire, per me il fetale riporta ad altro, poiché anche nel periodo fetale il bambino sente subisce ciò che sarà la vita!

  7. Credo che bisogna avere la capacità, di essere Un essere primordiale, come se ogni scoperta ancora non fosse avvenuta, nessuna teoria espressa sull’essere o non essere, sull’anima etc.ecc! La cosa non è impossibile,… come se tutto fosse da scoprire! Siccome tutto e tutte le idee o presunte verità, sono delle speranze per la maggior parte, Cercare da noi l’origine del Perché, del bisogno di risposte, del bisogno di senso!!!

  8. Perché dalla consapevolezza, nasce nell’uomo il senso di vuoto, o la ricerca di senso? Forse perchè sono una Unica Realtà. Certo ipotesi credi, religioni, la realtà più vera non è tanto con quale mezzo l’uomo abbia cercato di rispondersi, quanto la necessità, necessità Ancor più grande del cibo dell’acqua, di ricercare di camminare di sentire l’odore di risposta/e! Certamente, nessuna Religione né il linguaggio orale ha avuto ed ha la forza completa di dare risposte, a ciò che va oltre ogni linguaggio verbale, ecco perché l’impossibilità, di pretendere di far o di donare profonda conoscenza, quella conoscenza che ognuno deve ricercare, si possono dare indizi, ma, se tali Uomini non hanno cura di quel seme che, di già dovrebbe vivere in loro in noi, nessun Maestro o Religione che sia potrà Nulla!!! Il senso si sviluppa dalla presa di consapevolezza, per senso, intendo il bisogno di Risposte, ma non nasce dalla stessa! perché l’uomo non può più vivere, di solo nutrimento fisico, non è, che non vorrebbe, è impossibile a l’uomo! Facendo un esempio, come a prima della arrivo della coscienza, Forse l’uomo vivrebbe pure vivere in quel modo, “vive, mangia beve, muore”, in un sistema senza se, senza ma! Cosi non è, non potrà essere, Non potrà fingere, né ritornare allo stadio “Diciamo Vegetale”… ogni gesto ogni cosa che noi facciamo, eseguiamo, ha un suo senso legata ad altro senso o motivo, cosi via,… sino al SENSO DEFINITIVO!!! Buona Serata. 😉 …

  9. Secondo i saggi dettami del Grandioso Confucio, “l’esperienza è una lanterna che si porta sulla schiena e che rischiara solo il cammino già percorso” già percorso, già tracciato, già sperimentato in altre vite, su questo come anche in altri mondi, su altri piani di coscienza……. 😀

  10. Il vero tormento per l’essere, non è la necessaria separazione di sorella divina morte che ci libera dalle prigioni e dei legami esistenziali,ma la nascita, o meglio la rinascita che oscura la memoria cosmica dell’essere per rilegarlo nell’oblio di un corpo biologico con un solo frammento di coscienza.

  11. caro Giuseppe,
    mi pare che principalmente nella vita smettere di meravigliarsi è già morire…
    Poi io ho fatto un’utile esercizio, nella meccanica quantistica..vabbè eliminiamo le cose pallose..volevo dire che se si presuppone che tutto ciò che vediamo lo vediamo in quanto lo leghiamo alla nostra memoria delle cose, allora tutto “è vecchio”.
    Invece bisogna immaginare di essere “alieni” a questo mondo.
    Infatti una volta ci ho provato ed ogni singola foglia non mi sembrava un’ovvietà ma una meravigliosa scoperta.
    E’ styato un bel momento osservare tutto come formato da una realtà fuori dalla percezione memorizzata/standard.
    E’ una questione di “percezione” come tu ben sai, si tratta di capire che ciò che percepiamo sia post in essere in base ad una “memoria” che dà (quindi essendo memoria) per scontate le cose.Foglie – strada- tutto ovviò invece se noi venissimo da un pianeta in cui alberi non ce ne sono?
    In cui le strade sono di gomma? (per dire)
    O la vegetazione violetta ..e a sezione quadrata…
    l’alieno dovrebbe codificare ciò che vede con ciò che già conosce che non è ciò che conosciamo noi.
    Dovrebbe comunque avere un modo di vedere
    Noi vediamo perchè abbiamo codificato per comodità nostra una realtà che potrebbe essere completamente diversa da ciò che è.
    A me ieri mi è sembrato di attraversare un Portale eppure stavo camminando tranquillamente in una strada ovvia eppure ho percepito che attaversavo un momento particolare del mio tempo-spazio.
    Ogni tanto capita di fare dei “patti” con noi stessi, e trovarci quindi ad attraversare dei Portali. E’ il momento in cui tutto cambia, in cui prendi una strada invece che un’altra, che ti si rivela qualcosa.
    Tutti hanno maniera di cambiare la propria vita.
    E’ dipende gran parte dalle Percezioni che si hanno delle cose.
    Siamo schiavi dell’orgoglio, del giudicare gli altri, (no tu non lo fai lo so) di tante di quelle cose che a ben vedere sono dei pesi e non delle certezze delle sicurezze..è bello certo dire la tale persona è peggio di me..si può essere bello pettegolare così, giudicare, essere infidi.(?) ma poi il retrogusto di essere rimasta/o preso nella poltiglia delle ovvietà ti rimane attaccato addosso ..non fa mai piacere vedere l’ovvio e non vedere il Meraviglioso negli altri perchè è noi stessi che stiamo vedendo quando giudichiamo gli altri perchè la percezione . appunto . è basata sulla nostra memoria-parametro.
    Altra cosa è chiedere spiegazioni, calme e dirette, su fatti ben documentati, è questo chiarezza franca per non dovere fare dietrologia..la cosa più noiosa che ci sia..e snervante.
    E’ come se uno avesse un metro e misurasse le persone e dicesse che il suo metro è vero, che è un metro universale, buono per tutte le cose..misurare l’altezza degli altri lo puoi fare solo se stai più in basso e se ti ci metti tu più in basso per misurare gli altri fai un pò schifo.
    Conviene non mettersi più in basso degli altri e sorvolare…appunto…converebbe sapere quanto si vale e di conseguenza fregarsene.
    Vuol dire che la delicata considerazione per la sensibilità altrui non deve farci perdere di vista noi stessi, e vuol dire accettare ma non per questo ..subire..vuol dire e vorrei dire tante cose ma non credo di potere o essere in grado di insegnare nulla a nessuno anzi mi aspetto sempre di MERAVIGLIARMI.
    Anche di sbagliare perchè no? Sbagliare è meraviglioso.

  12. Anche Plotino d’altronde dice, molto prima della Meccanica Quantistica:

    ” Perché, allora, il contemplante non rimane lassù? Perché, ecco, egli non ancora è uscito diqui completamente; tempo verrà, tuttavia, in cui egli contemplerà senza interruzione, non fastiditopiù da alcuna molestia del corpo. Peraltro, tale molestia non riguarda la nostra virtù veggente ma laparte superstite, la quale, quando il veggente è inoperoso rispetto al contemplare, non lascia inattiva la scienza che si esercita in dimostrazioni e prove per via dei calcoli dell’anima;
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    invece, il contemplare e il contemplante
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    non sono più ragione ma qualcosa che è più grande della ragione, cheprecede la ragione e sovrasta la ragione, proprio come la visione contemplata.Orbene, allora che il contemplante vede se stesso, dovrà pure vedersi così sublime, o, meglio,sarà congiunto con se stesso – così sublime -, ed avrà coscienza di tale sublimità, poiché s’è resosemplice.
    (Ma, forse, non è bene dire neppure « vedrà »). Il contemplato, invece (se pur occorra dire che sono due il veggente e il visto e i due non sono, al contrario, uno cosa sola, per quanto suoni ardita l’espressione), non lo vede e non lo distingue, in quel momento, il contemplante; né questi si rappresenta due termini, ma s’è
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    trasformato, per così dire, in una persona novella
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    e non èpiù lui e lì non sa che farsene del suo essere, anzi appartiene a Lui e gli s’è unificato ed ha fatto coincidere, per così esprimerci, centro con centro; poiché quaggiù due centri se coincidono sono uno, se si distinguono ritornano, allora, due. Così anche noi, per ora, parliamo dell’ Uno come di undiverso.Per questo appunto, la visione è ben difficile ad esprimersi. Infatti, per qual via si potrebbe darnotizia di Lui come di un diverso, quando chi vide non lo vide diverso nell’atto della contemplazionema lo vide una cosa sola con se stesso?”

  13. Magari vi fosse lo stadio fetale!? eh!, Ahimè non esiste, nessuna religione può diventarlo, almeno per quelle coscienze aperte, quindi la ricerca, la capacita di sentire gli attimi d’armonia, quando questa magia si avvera è reale quanto a quel nulla Angoscioso. Forse, la vita, questa vita, è maggiormente colma di dolori, ma se un Uomo riesce a cogliere la grazia di quell’Armonia, farla sua, Viversela quando compare con la magia del senza tempo, questa potrà servire, in parte contro l’altro stadio tedioso di morte, che l’uomo comunque deve affrontare, nel mistero tra ombre e luce, nulla e pienezza d’Armonia, Senso e non senso! è il dolore stesso pur del nichilista la risposta stessa secondo me! Scegliere di morire poiché si giunge alla verita del non senso, a sempre denotato sofferenza in taluni soggetti! La stessa sofferenza, è un senso duro, ma comunque un senso, altrimenti ci si suiciderebbe con tranquillità, mentre, e qui mi ripeto, nessun suicidio per quanto lucido consapevole sia stato l’uomo nel commetterlo, è esente da uno stadio comunque di sofferenza! Allora forse da tal senso che pur deriva dal soffrire, forse l’uomo dovrebbe riuscire ad attraversarlo, sino al suo opposto fino a quella completa! Comunque lo stadio fetale, al di la di tutte le definizioni psicologiche Giuste, è uno stadio comunque di vita, di creatura nel creato, Uno Stadio di Armonia è Benessere, certo non del tutto Uomo, ma del tutto Creatura del creato, Vita nella vita che era, che sarà in quanto uomo, che ritornerà nel dopo! Dove ritornerà, Bé secondo me la condotta d’ogni vita, persino le scelte che si faranno determineranno parecchio il proseguo!!! Buon Giorno a tutti, Buon Giorno Professore La Porta!

  14. Se il nulla, fosse il tutto, si deciderebbe di andarsene, senza nessuna sofferenza, apatia, poiché anche essa è una sofferenza e non uno stadio vegetale! la vita chiama la vita pur difronte alla morte, qui bisognerebbe provare di capire cosa accade alla psiche nell’attimo cruciale, sperimentarlo da se, senza il bisogno di Morire, solo avvicinarsi, anche per un attimo! Mi si dirà istinto di sopravvivenza, poiché non credo che l’istinto di sopravvivenza sia quasi un fare macchinoso,ma bensì, un modo istantaneo cosi veloce della nostra forza vitale, quindi anima o psiche che si attiva.. con tutta la sua forza, a Vivere!!! certo la prima reazione è, tipo segnale… che ci avvisa “Esempio”attenzione.attenzione, mancanza d’ossigeno, allora inizia a vedere il da farsi, ma poi se si riuscisse a guardare solo un milionesimo dopo, questo primo stadio! Bene, come continuare su questa linea di discorso? Quindi, la vita cerca sempre se stessa….! W la Vita x quanto dura possa essere, per quanto etc.ecc! W la Vita, la ricerca della sua natura più Alta! Il resto è pure vita, ma, nella Morte..! Quindi Ancora W la Vita, le sue speranze, la sua Compassione!!!! 😀

  15. Assisto mio marito da due anni in stato vegetativo permanente, conseguenza di un brutto incidente e proprio qualche giorno fa, sul mio blog, mi interrogavo sull’anima. Se ha tempo di leggerlo, le riporto il post qui di seguito.
    “Non te la incarto” – disse la commessa –

    “ Le cornici vuote non si regalano. Dicono che rubino l’anima delle persone! “
    Andrea aveva in cuor suo sorriso, mentre pagava. Non credeva alle superstizioni, certi argomenti lo infastidivano per la loro inutilità. Andò a dormire e la mattina dopo si svegliò presto, come al solito. L’anima era lì, al suo posto”

    ….al suo posto. Ma dove? La sua, Andrea l’aveva percepita lì, nel momento stesso in cui aveva afferrato la cornice e i suoi pensieri ed era andato. La mia è dentro di me, adesso. La mia anima sono io, la memoria e la coscienza di una vita vissuta fino ad ora. Ma dov’è l’anima di un uomo che vive solo col suo corpo? congegno perfetto che funziona a ritmi regolari: il cuore batte, i reni filtrano, la bocca sbadiglia. Ma non rompe più i miei silenzi con le sue risate, non cerca più i miei occhi e le mie parole, non dice il mio nome al mattino appena sveglio. In quale angolo di questa nostra galassia sono finite le sue emozioni, i suoi desideri e l’amore per i figli e tutti i baci che mi ha dato?
    Penso che solo un malinteso, di tipo etimologico, possa far credere che l’anima, come un “soffio”, fugga via da chi non vive più col suo corpo. E chissà che non abbia ragione la commessa del negozio di cornici. L’anima ti può essere rubata e tu sei condannato a vivere senza di essa. Come una maledizione. Una terribile maledizione!
    Un saluto
    Annamaria

  16. Prendo da Alfredo e ricollego per frenare la ruota:

    “Ci affanniamo nel pensare e parlare di corpo ed anima per una sopravvivenza che ci è tanto cara,perchè il morire,sebbene naturale, ci turba o spaventa.La filosofia cristiana ha teorizzato la esistenza dell’anima ,noi esserei umani, non sapendo come risolvere il problema abbiamo radicalizzato dai tempi la presenza invisibile di questo Genitore assoluto.Quale che sia la sua funzione ,possiamo elaborare tante immagini che potranno darci la sensazione-già questa è sufficiente a frenare il delirio della non vita-di trovarci in un contesto vaginale che la mente può accettare.”

    Intervengo con un’ asticella (perchè la saetta no) ed è così che si legge o “cosà”!!!…

    “Ci affanniamo nel pensare e parlare di corpo ed anima per una sopravvivenza che ci è tanto cara,perchè il morire,sebbene naturale, ci turba o spaventa. Quale che sia la sua funzione (dell’anima), possiamo elaborare tante immagini che potranno darci la sensazione-già questa è sufficiente a frenare il delirio della non vita-di trovarci in un contesto vaginale che la mente può accettare. La filosofia cristiana ha teorizzato la esistenza dell’anima ,noi esserei umani, non sapendo come risolvere il problema abbiamo radicalizzato dai tempi la presenza invisibile di questo Genitore assoluto.”

    Credo che combattendo l’Icona, si perda in Memoria.

  17. Buongiorno, carissimo Giuseppe. Sono proprio le scelte che facciamo a determinare il nostro futuro. Anche se, poi, il destino ci mette lo zampino. Baci

  18. Buon Giorno Carissimo Prof. Gabriele 😀
    è proprio vero, il destino ci impone di seguire un determinato / predeterminato sentiero, ma è anche vero che in ogni cammino si può apprezzare ogni cosa che ci viene incontro e con la stessa amorevole consapevolezza seminare per poi raccogliere quello che l’intento dei nostri desideri sono riusciti a cristallizzare….. Ogni sentiero è come un punto e per ogni singolo piccolo o grande punto passano le stesse infinite rette….. 😀

  19. Caro Raffaele, il destino c’è, assolutamente. Il destino non c’è, assolutamente. Baci

  20. Cara Valeria, l’Anima è il nostro inconscio. Baci baci

  21. Carissima, l’Anima va via e non è rapita. Scappa quando si perde l’equilibrio interiore. In realtà, è una parte dell’Anima che va via, quella legata al Divino. Baci baci

  22. Non credo che la Morte liberi da nulla, almeno non totalmente, né cosi scontata x tutti!, piuttosto credo continui un viaggio, Certo non sarà la vita come la conosciamo, per alcuni sarà sensazione eterna di una sofferenza tediosa, la cosa che più vedo come esempio, è quella parte dell’inferno di Dante la parte del ghiaccio etc.ecc, ora, non so se sarà per sempre?, ma la sensazione che si avrà sarà Eterna! Per altri vi sarà una via diversa, magari fatta già di luce, d’Armonia. Credo che la Congiunzione del tutto si potrà avere solo quando tutto sarà pronto, in questo nostro tempo, in altre dimensioni, già più prossime Al Creatore… da intendere come lo si vuole, cioè l’immagine il simbolo che noi diamo qua giù del creatore è importante, ma la vera cosa è raggiungere consapevolezza di ciò, ossia di ciò da cui deriviamo, a cui siamo uniti, se lo vorremo, se l’egoismo non ci fregherà, o meglio non lo sceglieremo…! Legarsi, non voler più accettare l’uno, potrà essere una scelta, rimanere legati a quell’umido!! Un saluto Professore, sono contento d’aver ricevuto il suo Saluto ;-)!, Un saluto a Map, Ciao Raffaele… :-)!!!!

  23. Sarebbe gradita una lettura completa di un commento piuttosto che “baci baci”.
    Grazie comunque.

  24. Vorrei ricordare, almeno per me!, che la geometria, la matematica, nel suo Essere, prima d’ogni cognizione Umana, non rende tutto cosi macchinoso, noi chiamiamo ciò che è, con il nome di matematica, poiché abbiamo avuto bisogno di ciò per Vedere che, in se stesso non ha altro nome, Che Divino! Perchè, dico ciò nel mio piccolo, tentativo di capire di sentire, perché spesso si rende ciò che E’, come una radice quadrata, un equazione, certo l’uomo usa questo mezzo, ma è solo un mezzo, ciò che noi chiamiamo Matematica, logica, non è cosi ferrea macchinosa, ossia anche la matematica deve dare stupore del DIVINO che vive in essa, poiché un nome, un mezzo è solo la condizione umana. In Se stessa, ossia nella dimensione Alta, tutto ciò è Solo Il Divino, Il Creatore! La Matematica non è quella logica, per dirla umanamente, senza Sentimento!! 🙂 Sempre è solo il mio sentimento, non solo pensiero! 😉 …

  25. Tutto è, parimente, al tutto non è..!!! nella combinazione nella miscela di quel bianco e nero si creano si miscelano si vedono i colori… esistono, eppure non esistono?!!!

  26. Grazie, prof! Baci anche a lei.

  27. Un esoterista, tempo fa, precisava che non siamo corpi con un’anima, ma siamo anime, scintille divine,che posseggono un corpo materiale in questa vita terrena per effettuare quel percorso,che ci siamo scelte prima di incarnarci, che, se ben condotto,sarà una delle tappe che ci farà evolvere, velocizzando via via le nostre vibrazioni dalla bassa frequenza materiale fino alle alte frequenze dell’ energia luminosa.

  28. Cara, veramente un commento l’avevo dato e lo ripeto nella possibilità che tu non l’abbia ricevuto: “L’Anima va via e non è rapita. Scappa quando si perde l’equilibrio interiore. In realtà è una parte dell’Anima che va via, quella legata al Divino”. Spero di averti accontantata. Altrimenti, me ne dispiace. E mi dispiace anche che qualcuno sottovaluti i baci, soprattutto se vengono dati con vero affetto come succede in questo blog.

  29. x il prof

    Il Bardo Thodol (tibetano per “liberazione attraverso la liminazione”), meglio noto nei paesi occidentali come Libro tibetano dei morti è un testo funerario.

    Il testo tibetano descrive le esperienze che l’anima cosciente vive dopo la morte, o meglio nell’intervallo di tempo che, secondo la cultura buddhista, sta tra la morte e la reincarnazione. Questo intervallo si chiama, in tibetano, bardo.(Wikipedia)
    Mi piace pensare a Platone-non sò in quale dei suoi libri, dice che le anime si trovano nella pianura di verità, in attesa di scegliere la pesrsona cui sono destinate (ricordo bene?).
    la vita con le sue vicende talvota, causa “traumi” che rimossi, ci fanno vivevere bloccati non solo in senso figurato ma proprio bloccati anche nel corpo xchè una parte della nostra anima è stata strappata?!

    ma?

    un abbraccio patrizia

    un abbraccio a Beatrice e a Rosa , Rosa!?’

  30. 03/04/10 Rai Notte – Inconscio e Magia – Psiche “Un’anima senza corpo” 1/4

  31. Mi chiedo se pur comprendo, cosa sappiamo noi totalmente dell’anima, ciò che è vita, nel suo senso! Non entro nel discorso dell’amica “Iraida-Anna Lisa” , poiché ho profondo rispetto, pur se lei ci rende partecipi del suo crogiolo! Posso solo dire un abbraccio Sincero.con tutta la capacità del mio sentire, qui mi fermo! Un Buongiorno a tutti, Amici del Blog! Un Buongiorno a lei Caro Professore, chissà forse, che non sia giunto il momento di riprendere,… le Trasmissioni Inconscio e Magia, Professore mi saluti oltre a Gocci. se non erro?, la Signora Stefania Quattrone.. etc.ecc… 😉 🙂 😀 … Non risponda, su questo… Ancora una buona Giornata a Lei…!

  32. 🙂 Sempre è solo il mio sentimento, non solo pensiero! 😉 …

  33. Prof Gabriele, rimango dell’idea che un disegnino, oppure una gigantografia dello stesso stile che impera sui muri degli edifici scolastici, aiuterebbe a mimetizzarsi con il concetto che meglio rispecchia, – ed è interpretazione/immedesimazione/innamoramento – il dato generante …
    Ho pronta la lapis e il tempera-lapis: spray!

  34. x iraida2,

    ti abbraccio
    patrizia

  35. Sentire il senso di vuoto è importante per riconoscersi ed avere la quiete di cercare
    per individuare ciò che è parte fondamentale di una crescita : dentro di sè ed al di fuori del tempo e dello spazio …una crescita in cui l’anima possa eistere

  36. Credo, tea, che alla fine però qualcuno debba venirci incontro per abbracciarci e farci sentire i nostri confini e che esistiamo.
    Perchè dal senso di vuoto nascono molti mali, tra questi il non sentirsi accettati per quello che siamo con tutti i nostri limiti. Non è lo spazio interiore, quel senso di vuoto di cui parli. La meditazione è altro.

  37. Cara Valeria, sono d’accordo con te :)))

  38. … Oh bene, caro prof: comincerò a disegnare dai piedi… 😀

  39. Cara Patrizia, non mi ritrovo in questa spiegazione di Platone sul Fato. Platone sostiene che le anime scelgono loro il corpo in cui andranno a reincarnarsi. Se hanno compiuto il male nella vita appena trascorsa, mai e poi mai sceglieranno un’esistenza dove potrebbero ricadere in azioni maligne. Mentre, chi ha fatto il bene, inconsapevolmente è in grande pericolo, perché non conoscendo il male sono soggetti ad un errore gravissimo, come ad esempio reincarnarsi in un dittatore o in un uomo potente. E quindi compiranno azioni malvage. Se ne deduce l’importanza del peccato e la consapevolezza di non volerlo più ripetere (ovviamente, in Platone è tutto più complesso). Baci baci

  40. Il Vuoto, è pericoloso, poiché ci illude, ci porta x l’appunto nella camera vuota! L’Anima non conosce vuoto non può vivere di vuoto, inizierebbe a stare male. Ripeto per mia conoscenza, esperienza, l’Anima non può vivere in quel senso di vuoto che poi non esiste,quindi, a maggior ragione l’Anima ne Soffrirebbe, poiché il vuoto non esiste, se non nella condizione di Apatia, per dirla in termini semplici, quindi, l’apatia è composta da qual cosa, è, un sentimento, una stanza del dolore, per intenderci! Almeno-ché, tu non intenda quello stadio di Samàdhi, ciò che significa in sancrito. quello che è il raggiungimento diciamo di quello stadio chiamato x l’appunto samàdhi?NOn credo, tu ti riferisca a questo Allora se è cosi, comunque a prescindere, del praticare o meno, alcune discipline,il raggiungimento di ciò, comunque non è il Vuoto, come tu Ben Sai! ci Un Abbraccio…! 😉 lasciami sulla email, il tuo numero di cell, se vorrai 😉 !!! Ancora Un Abbraccio di sole, anzi data l’ora per me, di Luna, che sarà sole per te, tra qualche ora!!! Magari da ogni stanza si ricerca sempre il Se, l’importante è non soffermarsi a lungo, o quanto meno essere bene attrezzati, per le varie permanenze! ognuno come crede, la guide in cui deve, sente di credere, ma ricercare sempre questa/e…! Questo è ciò che credo, fermarsi, il silenzio, non deve creare vuoto ma ascolto, anche se comprendo benissimo, che non è tutto cosi Scontato né sempre facile, anzi, affatto!!! Baci…Baci…Baci!

  41. Si coglie in ogni Istante, certo dirlo a tempesta passata è facile, eppur è cosi, non è solo nella quiete pur troppo che si coglie, né sempre nella tempesta! Bisogna farsi rapire d’armonia quando questa giunge, ci riempie, attimi eterni, per quando s’incontrerà, la sorella Disarmonia, l’una porta all’altra, nel continuo, fino a quando si arriva a trattare queste nostre parti, con maggiore confidenza, conoscenza! Non è il tempo che mi è concesso, dal non travaglio, ma il travagli m’interessa, solo ai fini del cibo, senza ambizioni di carriera, so, credo d’aver sempre sentito che la maggior sete, la maggior ambizione, non è altro, che conoscere, il quale non è mai fine a se stesso, ne mai egoistico!!! So cara Tea che comprendi, perché ti dico ciò! Io Ho scelto, ho qualcosa in me ha scelto, per nulla vale per me l’affannarsi, se non per, la vita nella vita! Ancora Un Abbraccio 😉

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