“La vergogna è un’emozione provocata da una rappresentazione. E’ l’idea che ci si fa di noi sulla base di ciò che pensano gli altri: seguo lo sguardo dell’altro, credo di leggervi disprezzo e provo vergogna. Può trattarsi solo di un momento spiacevole, ma può anche diventare un grande peso dell’esistenza”.
Boris Cyrulnik , “La vergogna”, in uscita da Codice edizioni
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vero… penso che anche l’educazione ricevuta dai genitori e la loro figura.. hanno un peso in questo…
Buon fine settimana
questo è drammatico ma molto bello: a volte la vergogna è tale che non si può sostenere neppure il proprio stesso sguardo….http://vimeo.com/24817136
Giudice interiore, vergogna e senso di colpa
Il giudice interiore è quella parte di noi (il nostro superego) che limita la nostra libertà e ci impedisce di essere autentici. E’ la voce che ci giudica per quello che facciamo, che ci fa sentire sbagliati, ci vuole perfetti oltre i limiti, non ammette errori, ci condanna e ci punisce. E’ la parte di noi che definisce quello che è giusto e quello che è sbagliato, in base alle esperienza acquisite dalle figure autoritarie.
In un percorso di crescita ad un certo punto è importante esplorare il giudice interiore, poichè questa voce, l’autorità interiorizzata, prima quella parentale, poi le figure nella società, ci guida inconsciamente quando ci relazioniamo agli altri e a noi stessi, facendoci muovere con dei limiti fissi e prestabiliti. Quando proviamo vergogna, o ci sentiamo in colpa, è perchè il giudice è lì con il dito puntato. Quando non ci diamo valore, ci giudichiamo è ancora il nostro giudice che sta avendo la meglio. Gli atteggiamenti che abbiamo con noi stessi sono facilmente proiettati sugli altri, e nelle nostre relazioni possono manifestarsi con attitudini aggressive, vittimistiche, di giudizio o pregiudizio, prevaricazioni, colpevolizzazioni, o anche di fuga dagli altri.
Individuare il nostro giudice interiore ci apre la strada alla trasformazione verso un modo di essere libero e vero, il giudice ci fa sentire sbagliati e pesanti, liberarsi dal giudice interiore ci dona pace e apre la strada verso l’amore e l’accettazione per noi stessi e gli altri.
si ringrazia il sito: leela.it/
http://www.oshocampus.com/index.cfm?view=program.362&lan=it
xtutti noi viaggiatori:
resterà:
polvere……polvere di stelle!
mentre noi saremo pronti x un altro viaggio!?
bay bay patrizia
ho sbagliato !
questo commento andava dall’altra parte!!scuate patrizia
ho sbagliato !
questo commento andava dall’altra parte!!
però già che son qui:
la vergogna è un sensodi inadeguatezza dovuto al fatto mche pensiamodi essere sbagliati, talvolta non è facile pensare che c’è posto x tutti.
patrizia
Patrizia, c’è UN posto per tutti. A volte la ricerca di quel posto richiede molto tempo della nostra crescita interiore. A volte richiede molto tempo da parte della persona scelta a guidarci: ma, in verità, siamo noi che non vogliamo e quella non può forzarci oltre modo, tuttavia è importante che ci sia…
Ognuno ha un suo tempo e la sua “rappresentazione”: non rispettarlo è un errore; introiettare quella figura di riferimento richiede tempo.
Sai, Patrizia, ho pensato che c’è un tempo… ed un posto per tutto e tutti!
quando si dice..è riuscito in poche parole a cogliere, credo, il senso!
una riflessione che illumina..il tema della rappresentazione sembra la chiave di tutto. grazie Cyrulnik
Carissimo Nico,
il nostro blog è tornato in vita. Purtroppo c’è stato un problema legato al dominio, e dal fraintendimento che ne è sorto attualmente abbiamo rimediato tornando al dominio di wordpress. Quindi, per ora, l’indirizzo da usare è il seguente:
https://gabrielelaporta.wordpress.com/
Mi raccomando, diffondete a tutti gli amici la variazione. Grazie e scusa ancora!