“Si spezzò l’invidioso ramo ed ella cadde con tutti i suoi serti di fiori nel ruscello che piange. Aprendosi, le gonne la sostennero sull’acqua: ed ella, come una sirena, cantava spunti di arie antiche, inconsapevole della sua sorte, o come creatura immersa nel suo naturale elemento. Ma non fu lungo indugio, ché le sue vesti fatte pesanti dall’acqua assorbita, trassero la poverina dal suo melodioso canto al fango della morte”.
Wiiliam Shakespeare
(John Everett Millais, Ofelia, 1851)
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In una tragica fine la profondità di un sentire che narra dell’unione di elementi, in senso alchemico, l’anima e la materia!
(Immagine suggestiva e bella!)
Grazie Gabriele
Claudio
MAD ABOUT YOU
(per il finale 😉 )
–
Ed ecco Rimbaud….(Video .http://youtu.be/OG4zHjyOhOQ)
“….le tue grandi visioni ti strozzavan la parola
– e l’Infinito tremendo smarrì il tuo sguardo azzurro!
III
Ed il poeta dice che ai raggi delle stelle
vieni a cercar, di notte, i fiori che cogliesti;
e d’aver visto sull’acqua, distesa fra i lunghi veli
la bianca Ofelia ondeggiare come un gran giglio.”
(Arthur Rimbaud)
Ophelia
Un giorno o l’altro
sarò acqua
tornerò nei fondali
degli oceani
per mescolarmi
all’ usuali onde
attratta dalle creature
degli abissi
Sarò confine ed infinito…
sfiderò i guardiani
segreto tra le alghe
profonde
e sommersa
da echi di silenzio
così perfetti
da non vibrare mai
sarò ricordo ed oblio…
altrimenti
arderò tra le fiamme
dell’Etna
che non concede requie
alle radici
e come fiato di lava
colerò in fiumi
rosso o nero
il colore
e argilloso
il sapore
-Non importa-
ma ghermirò da sola
queste carni
in un delirio sismico
e sorgivo
le mie parole
grandi vele
al vento….
sarò musica e poesia
M. Allo 2001
Baci baci baci
e ancora Ofelia di Francesco Guccini ……….
Maria, sei la migliore…. 😉 !!
…LILITH…