Uno strano bagliore cerca di squarciare la quotidianità, che ci avvolge con tutte le sue inaspettate composizioni, così le nubi che scorrono, le onde del mare che ritornano irrequiete, il candore di una illusione che ripete , l’intima partecipazione che racconta incertezze e riflessi, sono qui il gioco instancabile del ritmo e dei versi. La poesia sottilmente sveste l’orizzonte per sospendere il canto che si annida tra i pensieri che non riescono a cambiare i colori, se non con la voce ripetutamente urlante della poetessa. Un tragitto trasparente snoda i coni d’ombra, che gli attimi effimeri sottolineano per i silenzi tra l’infinito e le stelle. “Quando mi coglie il buio/ una soffocata luna/ dietro il cancello/ solleva misteriosi grovigli/ e sul sagrato d’abissi/ mi fiacca l’anima.” – Allora il sogno diventa emozione, in una attesa che non è più solitaria e si offre pagina dopo pagina per diventare parola. Una percezione tangibile nella candida espressione dell’ammiccamento.
Antonio Spagnuolo
C’è un silenzio
c’è un silenzio antico nelle cose
sui crinali dei colli
nei limoneti
in fondo alle valli
intrecciate d’ortiche
grovigli di rami disseminati
erbe aromatiche
finocchi selvatici
menta e rucola
c’è un silenzio antico nelle cose
aspetta da sempre
sorregge radici di ulivi
nidifica nel forno sconnesso
tendo l’orecchio
a inseguire voci
che invadono segni
consonanze di parole lievi
librate nelle crepe
dei muri sconnessi
tra ciottoli e spini
dietro ogni siepe
c’è un silenzio antico nelle cose
estenuato da parole di sempre
in ogni angolo
della vecchia casa
nella speranza che tende la mano
inseguo tenacemente l’azzurro
con occhi spalancati
ma respirare cieli è un’altra cosa
E c’è un silenzio dentro le parole
che rimbalza distrattamente
mai al tempo giusto
muto nel dolore
un silenzio non ancora sfiorato
da venti lievi
come le mie ciglia
c’è un silenzio che nessuna parola
può penetrare senza fiatare
con mille nodi i suoni
ne infittiscono gli echi
segnati da erba calpestata
e rami che annaspano
al fruscio dei pioppi ansimanti
ma poi senti l’acqua del torrente
borbottare prima piano
poi sempre più incessante
parole e parole
c’è silenzio nel nido
di quei passerotti implumi
c’è silenzio nel buio che trasmigra certezze
nel rumore incessante dei dubbi
nelle pagine bianche
nei luoghi di frontiera
in questo tempo che se ne va
c’è silenzio anche nel fuoco
che divampa e zampilla
empiti di poesia
arde seguendo tracce
di odori suoni e colori
ma quante parole non dette
nel silenzio di tante parole
S’aprono in ogni mia fibra-
S’ aprono in ogni fibra gesti aguzzi
abissi e cunicoli scaglie involucri
innervati d’umori schiusi
a cercare sussurri
d’una antica lingua che perfori
come in un campo di sterpaglie
invisibile
su spazi imprevisti e buche
ma silenzioso tenace
mi fai semina di mare
spersa avvinghiata
e tu nascosto tenace
parli di partenze di ritorni
prosciughi tutti i respiri
dietro davanti e oltre
mi attraversi
non trovi un alibi razionale
si aprono in ogni mia fibra
respiri nel corpo viola
che vuole fermenti di pietà
per noi in questo settembre
s’aprono in ogni mia fibra
scaglie di purezza tremiti cari
e non trovo parole
Maria Allo
Filed under: Amore, Comunicazioni, Emozione, Libri consigliati, Libri di Gabriele La Porta, Poesia, Presentazione libro | Tagged: Antonio Spagnuolo, Maria Allo, poesie, Rflessi di rugiada |
Fantastico ! Auguri a Maria! (ma come è… “Manara” la copertina!!!???Bella, azzeccatissima AUGURI !!! Riflessi di rugiada riflessi di Psyké)
Non solo vivi complimenti, ma anche umilissimi inchini 🙂
Grazie di cuore. AT
Map, grazie infinite !
La copertina e i disegni sono di Deborah Allo, mia nipote che frequenta la scuola del fumetto di Palermo.Baci
cara Maria, preparati ad un ballo: mezzanotte…, è la solita raccomandazione! 😀
Giocherò, come al solito, perchè è bello immedesimarsi nelle tue gocce di rugiada…
Un Abbraccio, con la A maiuscola!
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– Quando tornerai
con la tua lira
a tessere arabeschi
muterai le carni
di tutti i destini
non informe intreccio
di sviliti mondi
non rullo di tamburi
ma ciò che sgorga
dal silenzio
specchio
di ogni verità
Quando verrai
o dio dei ritorni
mi coprirò di rugiada
e forse morirò
per ogni possibile resurrezione.
(Al dio dei ritorni)
– Non appartengo all’ “attesa”, che si liberò aggrappandosi ad anelli di fumo. Non appartengo più a nessun dolore… Sono il dio che mi respira dentro…
” Ahi come a volte ti sento
contrariata
con me, vincitore tra gli uomini!
Perchè non sai
che con me han vinto
migliaia di volti che non puoi vedere,
migliaia di piedi di petti che marciarono con me,
che io non sono,
che io non esisto,
che son solo la fronte di quelli che vengono con me,
che son più forte
perchè reco in me
non la mia piccola vita
ma tutte le vite,
e vado innanzi sicuro
perchè ho mille occhi,
batto con peso di pietra
perchè ho mille mani
e la mia voce s’ode sulle rive
di tutte le terre
perchè è la voce di tutti
quelli che non parlarono,
di quelli che non cantarono
e oggi cantano con questa bocca
che ti bacia”.
(Le vite, di Pablo Neruda)
Grazie a te, AnimaTonda.Un abbraccio affettuoso , lasciamo stare gli inchini……..Ciao
Cara Maria
sei grandeeee!!!
Ti faccio i più affettuosi auguri e col cuore tanti tanti complimeti….
le tue poesie sono uniche, come te, cara!
Bellissima anche la copertina…
Un grande grande abbraccio….
….
Ah ,Valeria cara , Grazie di cuore ………Sei preziosa in questo τέμενος! Baci
“……..Osserva le meraviglie
così come accadono intorno a te.
Non pretenderle. Percepiscine l‘arte
e muoviti attraverso di esse, rimani in silenzio.
Guarda attentamente intorno a te
e riconosci la luminosità delle anime.
Siedi accanto a coloro
che ti attirano a ciò.”
Jalaluddin Rumi
Bellissime, vivissimi complimenti anche alla nipote!
I versi in cui mi sono rispecchiata:
“c’è silenzio nel buio che trasmigra certezze
nel rumore incessante dei dubbi”
“ma quante parole non dette
nel silenzio di tante parole”
“e tu nascosto tenace
parli di partenze di ritorni
prosciughi tutti i respiri”
Ringrazio infinitamente il grande prof , il bravissimo Michele e tutti gli amici del τέμενος ! Namastè
Ciao, Maria. Baci baci baci baci
Grazie a te ,cara Beatrice ,troppo buona ! Anche Deborah ringrazia.Ti auguro ogni bene…..
W la poesia in ogni sua forma.
Al diavolo chi la snobba,
chi non comprende quanto sia essenziale la contemplazione della bellezza, al diavolo chi non ha quel desiderio nel cuore!
Complimenti Maria Allo,
Un abbraccio,
Andrea
baci , Maria. Grazie davvero..
<penso che la poesia anche quella che non viene pubblicata, anche solo a livello amatoriale, sia importante…scrivete scrivete e fate poesia..perchè è un bene per l anima comunque..è un grido dell animo che esce e viene buttato su carta…
scrivete, scrivete, scrivete…a volte alcune ferite dell anima hanno solo bisogno di modo per esprimersi, per fuoriuscire e la poesia è speciale…
scrivete a qualsiasi livello….tutti possono scrivere..
la scrittura è una materia democratica, ma non come la politica, lo scrivere è realmente democratico, quindi fatelo!!!!
…”Ho conosciuto il mare, meditando su una goccia di rugiada” (Kahlil Gibran) … 😀
…Poi, non ho resistito e mi sono tuffata: sarà stato questo il mio peccato originale? Hai ragione, Maria, non devo pretendere, mi lascerò invece invadere da quel mare!
IO VIVO IL MARE (Maria Allo)
“Io vivo nel silenzio il mare
nei respiri
sento il suo profumo
ma nell’azzurro
la tragedia
della luce
e del mistero”
( 😉 )
Grazie Andrea. Chi snobba la poesia è malato di cuore e
questo cuore non può essere ristabilito se non ritrovando in sè il canto degli usignoli e credo che prima o poi li ascolterà, quanto meno se lo aspetta. Un abbraccio
Baci Tea e grazie
Sì , Melusina, dici bene .
Scrivere è………………
http://nugae11.wordpress.com/2011/04/29/scrivere-2/
Baci
Cara Valeria, devi abbandonarti e lasciarti invadere …..
Non scordare
Sei tu quel nucleo incandescente
da cui divampa
un flusso arioso come sana risata
tu sei anelito profondo
che s’inerpica su tutti gli orizzonti
quel soffio selvaggio
che mi martella in cuore
come un rutilare di gocce verso il mare
io per te ormai memoria sbiadita
che torna a bisbigliarti
-. ti prego –
non scordare
e ancora
Sei il segreto
che racchiude dentro
brezze inesplose
in maree notturne
abbagliate da fiordi
straniti da cieli vaganti
Esisti dove s’incatenano abissi
con chiasmi di mare
senza approdi
Dai forma a silenzi impalpabili
concerti d’emozioni
colori di fuoco
ombre senza tempo
ferite ammutolite
Non puoi fermarti
di fronte ai tempi d’afasie
chiudono il cerchio d’eternità
che solo tu possiedi
invertono la rotta
che solo tu conosci
Hai scelto la tragedia
per non morire d’inedia
baci baci baci
di fronte ai tempi d’afasie
chiudono il cerchio d’eternità
che solo tu possiedi
invertono la rotta
che solo tu conosci
Hai scelto la tragedia
per non morire d’inedia
Per te cara Maria e per tutti i picoli-grandi poeti del mondo e per quanti hanno compreso il “valore” della poesia:
“La poesia è il segreto dell’anima,
la poesia è capire la completezza,
la poesia è una fimma nel cuore.
La poesia è la luce di un lampo:
quando è solo un accostamento di parole diventa
semplice composizione”
Gibran
Immaginazione attiva!
Maria l’esiliata risponde a Maria che, “voltandosi”, l’ha riconosciuta; racconta il dolore immenso del suo vagare e, a quella parte di Sè che è in luce…, riesce a strappare una promessa…
– Lascia ch’io ti parli sulle ali del vento
eternamente in fuga
iniziata al mistero dei miei esilii
ai gridi dell’alba
a una parte della notte
che accompagna
l’ascesa
del mio esserci ancora
Lascia ch’io non perda il giorno
nell’attesa della notte
e la notte nell’ansia
nel timore del giorno
specchio del dibattermi in cerca di luce
“ma se è tutto qui il male! Nelle parole!
Abbiamo tutti dentro un mondo di cose;
ciascuno un suo mondo di cose!…”
E’ bene ch’io errante
rivendichi
l’ancestrale che ci divide
lascia che l’ombra delle foglie si rivesta
“una vita senza ricerca non è vita umana”
(Nous- M. Allo)
Ciao Carissima Maria Allo 😀
non poteva essere altrimenti, l’albero della conoscenza spesso si mostra attraverso i sui bei frutti… e la benefica ispirativa radiosa linfa animica che passa sempre per il cuore…. Sei un prezioso profumato poetico fiore della nostra calorosa amata terra.
A VALERIA
“Dobbiamo raccogliere i frammenti sparsi, anche se essi sono briciole,
anche se alcune delle parti si ritengono indegne, timide o emarginate.
Dobbiamo “pensare” tutti i frammenti del nostro mondo attuale
per riunirli in un insieme non monolitico, ma armonico” ( Raimon Panikkar).
Nel grembo di Demetra
Chissà perchè all’alba l’Etna
scolpisce a caratteri di fuoco
parole incomprensibili
e nel grembo di Demetra
ne strazia ogni respiro
Errando rincorro la sua voce
muta e rovente
che mi recide il cuore
in rulli di memorie
chissà perchè stamane l’Etna
sradica dal buio tanta forza oscura
che assoggetta l’universo
e ne dirige il corso
forse ricorda che dietro ad una realtà
ce n’è sempre un’altra dietro
ed un’altra ancora
Si sente nelle viscere l’offesa
che appare e si dilegua
radice multiforme
abisso origine
del conoscere e del divenire
m.a
Mio caro siculo,
spingere la propria ricerca interiore verso le origini liquide del mondo è una discesa agli Inferi , ma il desiderio è sempre quello di abolire gli opposti e il dissidio………
http://percorsi.blog.kataweb.it/?p=2071
Grazie , caro Raf!
la parola è simbolica quando implica qualcosa che sta al di là del suo significato ovvio è immediato ,possiedeaspetto più ampio, inconscio,che non è mai definito ma percepito ,grande Maria
il viandante
Ciao Carissima Preziosa Poetica MaryLine, ;D
al pari di un viaggio dantesco dentro i nostri mondi interiori dell’essere multidimensionale, sulla discesa negli inferi, e nei mondi sotterranei che si trovano anche e soprattutto attraversando i portali spazio/temporali della nostra amata isola, qualcosetta l’ho già detta in questa stessa radiosa casa….
Sono quei necessari processi iniziatici degli adepti di ogni tempo e di ogni luogo, che attraverso la strada del tartaro conduce ai campi elisi, come nel mio caso conduce e alla mia meravigliosa interstellare astronave eterica sepolta sotto la coltre di questa nostra amata isola……
Capisco che sono strane parole, ma devi credermi, come tu hai trovato la luce interiore della tua bellissima divina anima attraverso l’ispirativa sublime poesia, io ho usato le vibrazioni e le sensazioni che passavano e passano per il mio immortale cuore…….. Le strade, così come i mezzi sono tantissimi, ma alla fine la meta è la stessa…… CONNETTERSI CON IL PROPRIO SE’ SUPERIORE, CON IL PADRE CELESTE così come diceva il Grandioso V. Maestro Gesù, quando parlava dell’IO SONO UNO CON IL PADRE MIO
Tantissimi complimenti alla professoressa che è riuscita a trasmettermi l’amore e la passione per la poesia e per la scrittura.
Complimenti per la pubblicazione, ma, soprattutto, per le poesie che sono a dir poco meravigliose. Sono realmente “cose sparse” di Lei, cara professoressa!
Un abbraccio,
Yvonne.