(Jan van Eyck, Ritratto dei coniugi Arnolfini, 1434)
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(Jan van Eyck, Ritratto dei coniugi Arnolfini, 1434)
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Il tempo sospeso… e se ci fermiamo un attimo a riflettere, notiamo che, volendo, possiamo migliorare l’anima. “L’essenza della vita è fra cio’ che si ha e ciò che si è”, così Gabriel Marcel voleva indicare l’alienazione dell’essere.Noi possiamo superare il tutto e intraprendere il nostro viaggio interiore.
Buona serata, Grande Gabriele, tu sei l’immensità della nostra anima. Rosa
<>
Grandi occhi, radianti, buoni,
figlio, avevi stanotte nel mio sogno,
nel tuo viso d’uomo che m’è ignoto,
figlio, e a me t’accostavi e mi baciavi,
tutto era assolto in silenzio e sorriso,
un tremore una dolcezza santa
ci riunivano come all’alba tua natale
dopo che da me staccato a me ti strinsi.
Sibilla Aleramo, “Tutte le poesie” (mondadori)
Il mio primo trafugamento di madre
avvenne in una notte d’estate
quando un pazzo mi prese
e mi adagiò sopra l’erba
e mi fece concepire un figlio.
O mai la luna gridò così tanto
contro le stelle offese,
e mai gridarono tanto i miei visceri,
nè il Signore volse mai il capo all’indietro
come in quell’istante preciso
vedendo la mia verginità di madre
offesa dentro a un ludibrio.
Il mio primo trafugamento di donna
avvenne in un angolo oscuro
sotto il calore impetuoso del sesso,
ma nacque una bimba gentile
con un sorriso dolcissimo
e tutto fu perdonato.
Ma io non perdonerò mai
e quel bimbo mi fu tolto dal grembo
e affidato a mani più “sante”,
ma fui io ad essere oltraggiata,
io che salii sopra cieli
per avere concepito una genesi.
(A. Merini)
Essere mamma non è un mestiere. Non è nemmeno
un dovere. È solo un diritto fra tanti diritti.
Oriana Fallaci, Lettera a un bambino mai nato, 1975
Attesa condivisa… Mi piace di più, anche se non è quasi mai così. La paternità è un “passaggio”… complicato, un algoritmo quasi ( 😀 ), durante il quale è necessario viaggiare accompagnati, causa crisi di panico.
questo dipinto mi fa pensare alle apparenze…ma in fondo l’arte è il modo che abbiamo per ”vedere” oltre l’apparenza.. sì il tempo è sospeso e, per la donna, nove mesi di concentrazione assolutamente naturale del corpo e della mente …nove mesi come un eterno ascolto del battito d’ali di una farfalla che esplora e prepara l’ambiente all’arrivo di una nuova anima ..
ma quest’anima nuova, quanti genitori si illudono di conoscere?
il mondo è un luogo libero
(Van Eyck (1390-1441), trovandosi un giorno a constatare che un suo quadro dipinto a tempera si era screpolato essiccando al sole, si dedicò allora alla ricerca di un legante che potesse asciugare all’ombra. Da principio utilizzò la tempera mischiata all’olio, poi impastò il pigmento direttamente con questo, ottenendo così una pittura che dava svariati effetti e possibilità di esecuzione.L’attendibilità di questo racconto riportato dal Vasari è dubbia in quanto ci sono pervenute testimonianze in cui si afferma che le proprietà dell’olio erano già conosciute ai tempi di Vitruvio il quale parlava di olio usato a scopo pittorico misto a colle e cere. Quindi già Greci e Romani erano a conoscenza delle proprietà dell’olio di lino e di noce e ne usavano per i dipinti murali.Teofilo (XI o XII sec.) nel suo trattato parla di pittura a olio usata perverniciare le porte e anche Cennino Cennini (fine 1300) parla dellapittura a olio come di una tecnica praticata nel nord Italia e nel nord Europa (Tedeschi e Fiamminghi).
Se Van Eyck non fu il diretto inventore di questa tecnica, di certo apportò notevoli modifiche e perfezionamenti all’impasto, diventando così uno spartiacque tra i documenti del passato, privi per la maggior parte dei casi della testimonianza artistica dell’opera, e il largo uso che se ne farà d’ora in poi).-di: Teresa Cristina Guizzetti-
Quindi Van Eyck celebra ciò che noi difficilmente troviamo oggi, la non serialità, il non uguale, la laboriosa ricercatezza, il fatto apposta per noi, il non pret a porter, o “pret a magner”, del fast food art che ci dà tanta sicurezza..io ho il lap top tu hai il tip top io il top in corian tu il cuore il lamian lei le scarpe Chanel io la zuppa Campbell (Warhol).
Qui tutto è su misura e misurato.
Unica cosa che mi inquieta, ormai i due millenari agenti di Orione sembrano sul serio alieni anche a me che devo perciò credere che Van Eyck fosse un genio e un gran testardo testatore di tastiere tessutali ma ai miei occhi ormai rovinati dalla serialità appaiono inquietanti non ripetibili icone e quindi nel supermercato delle ovvietà sotto scatola, dei fustini insostituibili davvero devo devo e devo ammirare quest’opera come si ammirano le cose inspiegabili, ciò che uin tempo si chiamava vita regolare e regolata quando c’erano i fiorini e non l’euro e quando i “signori” erano signori per davvero.
A me piace tanto la filosofia… voglio continuare con gli aforismi… quelli che aprono il pensiero, la cultura e la saggezza. Mi danno fastidio i pagliacci.. ahahahahah.
Rafè, Rafgè, Rafè, dove sei ? SE NON CI SEI, NON RIMANE NIENTE.
Mi mancono le tue favole, i tuoi racconti cosmici, le tue fate e poi sotto gli abiti ci sono uomini, che ti danno tante di quelle botte…. da guerrirero diventi carciofo.
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Se un altro uomo ti ruba la moglie non c’è miglior vendetta che lasciargliela.
Dopo il matrimonio, marito e moglie diventano come le facce della stessa moneta; non possono vedersi, però stanno insieme.
-La gente ci chiede il segreto del nostro lungo matrimonio. Noi riserviamo per andare al ristorante due volte alla settimana. Lume di candela, cena, musica di sottofondo e ballo. Lei ci va i giovedì ed io i venerdì.
-Non mi preoccupa il terrorismo. Sono stato sposato per due anni.
C’è una maniera di trasferire soldi che è più rapida della banca. Si
chiama matrimonio.
-Ho avuto sfortuna con le mie due mogli. La prima mi ha lasciato, la seconda… no.
Due segreti per mantenere vivo il matrimonio:
1. Quando hai torto, ammettilo
2. Quando hai ragione, taci.
-Il matrimonio è l’unica guerra nella quale uno dorme con il nemico.
cos’è, Inno…? inneggi al matrimonio? vedo che nessuno ti smentisce 🙂 😎