Consolazione

 

Non pianger più. Torna il diletto figlio
a la tua casa. È stanco di mentire.
Vieni; usciamo. Tempo è di rifiorire.
Troppo sei bianca: il volto è quasi un giglio.

Vieni; usciamo. Il giardino abbandonato
serba ancóra per noi qualche sentiero.
Ti dirò come sia dolce il mistero
che vela certe cose del passato.

Ancóra qualche rosa è ne’ rosai,
ancóra qualche timida erba odora.
Ne l’abbandono il caro luogo ancóra
sorriderà, se tu sorriderai.

Ti dirò come sia dolce il sorriso
di certe cose che l’oblìo afflisse.
Che proveresti tu se ti fiorisse
la terra sotto i piedi, all’improvviso?

Tanto accadrà, ben che non sia d’aprile.
Usciamo. Non coprirti il capo. È un lento
sol di settembre, e ancor non vedo argento
su ‘l tuo capo, e la riga è ancor sottile.

Perché ti neghi con lo sguardo stanco?
La madre fa quel che il buon figlio vuole.
Bisogna che tu prenda un po’ di sole,
un po’ di sole su quel viso bianco.

Bisogna che tu sia forte; bisogna
che tu non pensi a le cattive cose…
Se noi andiamo verso quelle rose,
io parlo piano, l’anima tua sogna.

Sogna, sogna, mia cara anima! Tutto,
tutto sarà come al tempo lontano.
Io metterò ne la tua pura mano
tutto il mio cuore. Nulla è ancor distrutto.

Sogna, sogna! Io vivrò de la tua vita.
In una vita semplice e profonda
io rivivrò. La lieve ostia che monda
io la riceverò da le tue dita.

Sogna, ché il tempo di sognare è giunto.
Io parlo. Di’: l’anima tua m’intende?
Vedi? Ne l’aria fluttua e s’accende
quasi il fantasma d’un april defunto.

Settembre (di’: l’anima tua m’ascolta?)
ha ne l’odore suo, nel suo pallore,
non so, quasi l’odore ed il pallore
di qualche primavera dissepolta.

Sogniamo, poi ch’è tempo di sognare.
Sorridiamo. E la nostra primavera,
questa. A casa, più tardi, verso sera,
vo’ riaprire il cembalo e sonare.

Quanto ha dormito, il cembalo! Mancava,
allora, qualche corda; qualche corda
ancóra manca. E l’ebano ricorda
le lunghe dita ceree de l’ava.

Mentre che fra le tende scolorate
vagherà qualche odore delicato,
(m’odi tu?) qualche cosa come un fiato
debole di viole un po’ passate,

sonerò qualche vecchia aria di danza,
assai vecchia, assai nobile, anche un poco
triste; e il suon sarà velato, fioco,
quasi venisse da quell’altra stanza.

Poi per te sola io vo’ comporre un canto
che ti raccolga come in una cuna,
sopra un antico metro, ma con una
grazia che sia vaga e negletta alquanto.

Tutto sarà come al tempo lontano.
L’anima sarà semplice com’era;
e a te verrà, quando vorrai, leggera
come vien l’acqua al cavo de la mano.

 
Gabriele D’Annunzio

 

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16 Risposte

  1. Quì si respira cambiamento il desiderio e la certezza di questo-
    non è possibile capire” il fiorire” inevitabile desiderio dell’anima del poeta speranzoso sicuro” benchè non sia d’Aprile” –
    se non si é conosciuta la guerra non può esserci fioritura e capire la
    pace- consolazione a una anima stretta in una morsa arsa da un
    conflitto-
    Egill

  2. Ritorno al grembo psichico…

    …Estetica (1)

    Il “mito” riporta la percezione al suo fondamento nell’aisthesis, una parola greca che evoca una rappresentazione greca del mondo, in cui la sensazione delle cose e l’intuizione dell’immagine sono un unico atto di apprendimento. Le cose si concedono con generosità all’apprendimento estetico perché il mondo è pieno di anima grazie alla presenza di Afrodite, la Dea della fantasia sensuale. “L’anima è sempre Afrodite”, dice Plotino nella sesta enneade. La certezza mitica è un’affermazione del mondo: dice sì ai sensi, e in questo modo coglie il senso del mondo.
    (James Hillman, Oltre l’umanesimo, Moretti e Vitali, pag. 59)

  3. …La ricerca della Bellezza è un viaggio in noi che ci riporta a noi … Allora succede che se abbiamo intrapreso la strada giusta, è il mondo che ci viene incontro, mentre sembra di stare fermi; è il mondo che sceglie di dialogare con noi, di farsi carico di indirizzare il nostro cammino. E’ questo il significato di quel Sì al mondo, alla vita.

  4. Per te, caro Gabriele,
    e per tutti laziali come noi!!

  5. Grazie, caro Luigi,
    per le belle parole sul derby:…
    ….ma i romanisti, almeno quelli che conosco, non l’hanno presa bene…e si lagnano come sempre!
    Sei grande, Inno…del mio cuore!!
    bacioni

  6. …scusa, Luigi, ma tu in realtà di che squadra sei?
    della fiorentina?

  7. Buona giornata Gabriele.Rosa

  8. L’anima è quello che ci rimane. Dovremo conservarla come un bene necessario. Grazie Gabriele, ci educhi alla riflessione.

  9. Sempre vola! Grazie Beatrice. Baci

  10. Buona giornata anche a te, carissima. Ho letto la mail e capisco cosa vuoi dire. Mi dispiace, sto cercando di provvedere. Baci baci

  11. Beuccia del mio cuore, in verità non ho la squadra del cuore e non ho amori sportivi, in questo senso, nella prateria della tifoseria sportiva.
    pratico il digiuno e l’ esperienza della castità.. Non ridere, sennò mi blocchi.. .ahahaha,

    Fino ad un anno fa ero simpatizzante del vecchio Napoli, ma siccome tu sei tifosa della Lazio, il mio cuore ti segue, ovunque tu vada

    Fra me e te c’ è un feeling vero, leale, profondo, fuori dall’ effimero, fuori dalla brama e dalla sete di vita.

    I nostri corpi seguono il pensiero ascetico, non ridere, non parlano, non si muovono …, questo mi dispiace tantissimo, mmmmm , tuttavia le nostre anime sono strette dal filo della magia solare, la cui forza supera il male, l’ odio e ci proietta nel sogno dell’ eternità.

    Stamani, ti ho inviato un post e un video, per un errore, credo, non è stato pubblicato. Ti ho salutato così:
    ti mando una rosa, una preghiera e un violino.

  12. Innominato …tu , insieme a Beatrice, sei uno di questi raggi di luce …. 🙂

  13. …come faccio a non ridere, caro Luigi!?!???!!
    nonostante vengo da una giornata tremebonda e tra le peggiori della mia vita, ora che sto leggendo il tuo post non posso non ridere…
    e non mi pare che tu sia bloccato! ahahahah
    per qualche istante ho dimenticatro qlcune cose della vita fuori blog, grazie davvero!
    Bene, allora la lazio avrà un tifoso in più!!!! Bravooo..
    Sei davvero forte…bella la canzone, mi piace!!
    Grazie per la rosa e il violino,
    e grazie per la preghiera soprattutto….
    Ti mando un bacione

  14. e’ l’acquisizione della consapevolezza del vivere.
    non più la felicità dell’anima innocente, dopo il viaggiare della vitai nella nostra vita il ritorno al dove si è partiti (a sè stessi ) ci vede divers i (x non + innocenti )xò uguali x chè sestessi..

    mA?

    buon giorno viaggiatori!!!
    patrizia

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