Ora in terra d’Abruzzo i miei pastori
lascian gli stazzi e vanno verso il mare,
vanno verso l’Adriatico selvaggio
che verde è come i pascoli dei monti.
Han bevuto profondamente ai fonti alpestri
ché sapor d’acqua natia
rimanga nei cuori esuli a conforto,
che lungo illuda la lor sete in via.
Rinnovato hanno verga d’avellano.
E vanno pel tratturo antico al piano
quasi per un erbal fiume silente,
su le vestigia degli antichi padri.
Oh voce di colui che primamente
conobbe il tremolar della marina!
Ora lungh’esso il litoral
cammina la greggia.
Senza mutamento è l’aria
e il sole imbionda sì la viva lana
che quasi dalla sabbia non divaria.
Isciacquìo, calpestìo, dolci rumori,
ah perché non son io coi miei pastori?
Filed under: Poesia | Tagged: Adriatico selvaggio, dolci rumori, Gabriele D'Annunzio, greggia, litoral, mare, Marina, migrare, Pastori d'Abruzzo, settembre |
Caro Gabriele, buona serata. Noto un blog con un’atmosfera diversa. Non so. Rosa.
Spero che questo blog migliori perchè esso stimola e crea cultura. Il nostro Enzo Paci ha affermato che “la coscienza- subcoscienza rivelano l’essenza dell’essere” e desidero comunicare che la filosofia aiuta le menti eccelse. Per educare un popolo occorre rivelare cultura, come informazione induttiva.
Carissimo Gabriele sono stata assente per un pò e volevo dirti che nella mia città il programma “come state?”, non si vede con il canale Napoli-tv. Esiste un’altra emittente? Bacioni.
Rosa
Cara Rosa, potresti spiegarti meglio? Ogni vostra indicazione può servire ad arricchire questo blog. Grazie.
Cara Rosa, devo informarmi. Baci
Non ti voltare mai indietro, Gabriele (D’Annunzio).
Buon giorno Gabriele ……..ti inviero’ una e-mail al solito indirizzo che mi hai dato e spiegherò tutto. Ciao.
Sto avendo dei grossi problemi e tutti fanno finta che non ci sono problemi…..sono una voce persa nella velocità del vento.
Cara Rosa, mi dispiace molto per i tuoi problemi. Mandami pure la mail. Baci bacissimi