Quando l’amore è più forte della morte…

Erano i capei d’oro…

Erano i capei d’oro a l’aura sparsi
che ‘n mille dolci nodi gli avvolgea,
e ‘l vago lume oltre misura ardea
di quei begli occhi, ch’or ne son sì scarsi;

e ‘l viso di pietosi color farsi,
non so se vero o falso, mi parea :
i’ che l’esca amorosa al petto avea,
qual meraviglia se di subito arsi?

Non era l’andar suo cosa mortale,
ma d’angelica forma, e le parole
sonavan altro che pur voce umana;

uno spirto celeste, un vivo sole
fu quel ch’io vidi; e se non fosse or tale,
piaga per allentar d’arco non sana.

Francesco Petrarca

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Sospiri d’amore

Altri mai foco…

Altri mai foco, stral, prigione o nodo
sì vivo e acuto, e sì aspra e sì stretto
non arse, impiagò, tenne e strinse il petto,
quanto ‘l mì ardente, acuto, acerba e sodo.
Né qual io moro e nasco, e peno e godo,
mor’altra e nasce, e pena ed ha diletto,
per fermo e vario e bello e crudo aspetto,
che ‘n voci e ‘n carte spesso accuso e lodo.
Né fûro ad altrui mai le gioie care,
quanto è a me, quando mi doglio e sfaccio,
mirando a le mie luci or fosche or chiare.
Mi dorrà sol, se mi trarrà d’impaccio,
fin che potrò e viver ed amare,
lo stral e ‘l foco e la prigione e ‘l laccio.

Gaspara Stampa