“Unità in lei”
Corpo felice che mi fluisce tra le mani,
volto amato dove contemplo il mondo…
[…]
Lascia, lascia che ti guardi, macchiato dall’amore,
arrossato il volto dalla tua vita purpurea,
lascia che guardi l’ultimo clamore delle tue viscere
dove muoio e rinunzio a vivere per sempre.
Voglio amore o la morte, voglio intero morire,
voglio essere te, il tuo sangue, questa lava ruggente
che irrigando racchiusa le belle membra estreme
sente così i leggiadri limiti della vita.Vicente Aleixandre in “Fiori di fuoco. 100 poesie d’amore maledetto”, Arnoldo Mondadori Editore, 1998.
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Assonanze… con Whitman e questa di Gabriele D’Annunzio:
Sopra un «Erotik»
[di Edvard Grieg]
Voglio un amore doloroso, lento,
che lento sia come una lenta morte,
e senza fine (voglio che più forte
sia de la morte) e senza mutamento.
Voglio che senza tregua in un tormento
occulto sien le nostre anime assorte;
e un mare sia presso a le nostre porte,
solo che pianga in un silenzio intento.
Voglio che sia la torre alta granito,
ed alta sia così che nel sereno
sembri attingere il grande astro polare.
Voglio un letto di porpora, e trovare
in quell’ombra giacendo su quel seno,
come in fondo a un sepolcro l’Infinito
ecco due anime che si incontrano…..