Sopra: Mikalojus Konstantinas Čiurlionis, “Amicizia”, 1907 (particolare)
Cari amici, iniziamo questa discesa con il grande poeta persiano Hirrâli:
Dopo esserci allontanati da te, quell’anno, siamo discesi verso
un mare, e la riva di quel mare è una dimora.
E un sole al di sopra di quella dimora si levava all’orizzonte. Il
tramonto di quel sole è in noi, ed è da noi che sorgeva la
sua aurora.
Le nostre mani hanno toccato le sue gemme da cui le nostre
anime son nate, e in quell’istante siamo divenuti gemme.
Dicci, cos’è dunque questo sole, quale il suo senso e il suo
segreto, e quale è questa perla del mare?
Siamo discesi in un universo il cui nome per noi è il vuoto,
troppo stretto per contenerci, ma che a noi è dato
contenere.
Abbiamo lasciato dietro noi mari tumultuosi. Come fare a
sapere verso chi siamo diretti?
Filed under: Anima ed eredità psichica, Arte, Letteratura, Poesia, Psiche, Sophia | Tagged: amicizia, Anima, aurora, gemme, Hirrâli, mare, Mikalojus Konstantinas Čiurlionis, Misticismo, oriente, perla, Persia, Persiani, Persiano, Poesia, poeta, segreto, Sole, Sophia, Universo, viaggio, Čiurlionis |
Fantastica prof.! Non le dico come la sento questa poesia perchè altrimenti invado la corsia. Buonagiornata!
L’augurio di un risveglio Gioioso, mio caro Gabriele e… un abbraccio grande come Il Mondo!!!!
Prof Gabriele buondì tutto rimane nell’apoteosi dell’inconoscibile e in quanto tale il rapporto con la grandiosità della natura mi fa sentire veramente un microcosmo,ma ,comunque, avrò percepito l’infinitonerso il quale ogni tanto mi sento do tendere.Difatti la mia zavorra umana non gradisce queste amicizie,ma riesco ogni tanto ad avere Io la meglio buona giornaya alfredo
La discesa nel mare magnum della nostra interiorità, del nostro inconscio: un viaggio che una volta intrapreso può al “viaggiatore interiuore” isole inaspettate e piene di ricchezze…ma in viaggio tra un’isola e l’altra èp un viaggio senza meta….si viaggia seguendo solo il flusso delle emozioni!
Nessuno, tanto meno noi stessi, conosciamo la strada ancora da percorrere ed è inutile chiedersi “verso chi siamo diretti”,
perchè sarà il Destino, e solo il Destino, a far incorociare i nostri passi ai suoi passi!!
B E L L I S S I M O !
nel silenzio nel raccoglimento (occhi chiusi ) in te stesso trovi quella luce interiore , quella perla , quel dono prezioso.,quel ritorno al vuoto, che è pieno di tutto te stesso e di tutta la spiritualità dell’universo, però c’è da vedersela anche con gli aspetti che sono propri dell’Ombra e che non è picevole incontrare .
Mi piace pensare come Map sull’ombra.
Ma i quadri dI Ciurlionis dove si trovano?Da anni mi interessa la visionaità dei suoi dipint.
Mostre in Italia niente.
In quale libro posso trovare la meravigliosa poesia?
buona giornata patrizia
alle due “B”
BEA e BASALTO
LUI NON HA FRETTA :
Quel che ora è un gioco
se pur nella melanconia
un dì lo so, mi ucciderà…
quel dì ove tutto
da me cadrà…
nulla rimarrà
se non l’illusione
d’uno specchio
che non si è
saputo Guardare
oltrepassare…
nella magia
inganno me
stesso/a rimandando
ciò che non ha fretta
egli aspetta, regalando
atroci Illusioni, di Già
non lo vedi, egli è in
Azione!!!
AD Una CARA AMICA E AL SUO SPECCHIO:
V’è un tempo ove si gioca, con la tristezza la quasi “Maledizione” dell’Artista, poeta, etc.ecc, c’è un giorno ove quel gioco scompare, allora le cicatrici doloranti appaiono, come la selva Oscura Dantesca!
POTESSERO LE MIE MANI SFOGLIARE
Potessero le mie mani sfogliare
Pronunzio il tuo nome
nelle notti scure,
quando sorgono gli astri
per bere dalla luna
e dormono le frasche
delle macchie occulte.
E mi sento vuoto
di musica e passione.
Orologio pazzo che suona
antiche ore morte.
Pronunzio il tuo nome
in questa notte scura,
e il tuo nome risuona
più lontano che mai.
Più lontano di tutte le stelle
e più dolente della dolce pioggia.
T’amerò come allora
qualche volta? Che colpa
ha mai questo mio cuore?
Se la nebbia svanisce,
quale nuova passione mi attende?
Sarà tranquilla e pura?
Potessero le mie mani
sfogliare la luna!
Federico Garcia Lorca
Simpatica, Map, la cose delle 2 “B”!
Basalto,
ben ventuto/a (scusa non ho capito sei uomo o donna)….
ti ho risposto in qualche parte del blog ad un intervento…
ho visto che non mi hai rispsoto. Magari non ci hai fatto caso, ma magari posso forse aver detto qualcosa che non dovevo? in caso scusami…ma io sono molto diretta e, quì nel blog, ormai si sono a sopportarmi!!!
Abbraccione
due anime si toccano….. ed all’improvviso…………
….due anime si sfiorano appena e….si riconoscono….
è sempre stato così, e sempre sarà così!
Majòòòò,
le tue parole mi toccano smepre l’anima…
continua a condividere qui con noi i tuoi versi!
Un bacione carissimo amico!
Map…..per oggi non hai oracoli????
Ho riflettutto…
Persefone ok, ma facciamoci accompagnare dal caro Ermes….
saprà guidarci lui in questo viaggio di “ritorno” dal buio!!
TVB
Non sono niente.
Non sarò mai niente.
Non posso voler essere niente.
A parte questo, ho dentro me tutti i sogni del mondo.
Finestre della mia stanza,
della stanza di uno dei milioni al mondo che nessuno sa chi è
(e se sapessero chi è, cosa saprebbero?),
vi affacciate sul mistero di una via costantemente attraversata da gente,
su una via inaccessibile a tutti i pensieri,
reale, impossibilmente reale, certa, sconosciutamente certa,
con il mistero delle cose sotto le pietre e gli esseri,
con la morte che porta umidità nelle pareti e capelli bianchi negli uomini,
con il Destino che guida la carretta di tutto sulla via del nulla.
Oggi sono sconfitto, come se conoscessi la verità.
Oggi sono lucido, come se stessi per morire,
e non avessi altra fratellanza con le cose
che un commiato, e questa casa e questo lato della via diventassero
la fila di vagoni di un treno, e una partenza fischiata
da dentro la mia testa,
e una scossa dei miei nervi e uno scricchiolio di ossa nell’avvio.
Oggi sono perplesso come chi ha pensato, trovato e dimenticato.
Oggi sono diviso tra la lealtà che devo
alla Tabaccheria dall’altra parte della strada, come cosa reale dal di fuori,
e alla sensazione che tutto è sogno, come cosa reale dal di dentro.
Fernando Pessoa, La Tabaccheria.
gentile bea,
il basalto è una roccia di origine vulcanica di colore scuro,che viene espulsa all’esterno dalle eruzioni vulcaniche, mi piace xche viene dal profondo. mi chiamo patrizia e riesco con qualche difficoltà a seguire questo inesauribile e scoppittante blog, xciò scusami se non ti ho risposto , ma devo ancora orientarmi.a presto
basalto patrizia
Si ma CON “SPERANZA”
SPERANZA
Ecco l’atra palude, ecco il nocchiero
che trae gli spirti ignudi a l’altra sponda,
dov’ha Pluton de l’ombre il vasto impero.
Oltra quel nero stagno, oltra quel fiume,
in quei campi di pianto e di dolore,
destin crudele ogni tuo ben t’asconde.
Or d’uopo è d’un gran core e d’un bel canto:
io fin qui t’ho condotto, or più non lice
teco venir, ch’amara legge il vieta,
legge scritta col ferro in duro sasso
de l’ima reggia in su l’orribil soglia,
che in queste note il fiero senso esprime:
«Lasciate ogni speranza o voi ch’entrate.»
Dunque, se stabilito hai pur nel core
di porre il piè ne la città dolente,
da te me n’ fuggo e torno
a l’usato soggiorno.