Amore e tragedia…
Recitar! Mentre preso dal delirio,
non so più quel che dico,
e quel che faccio!
Eppur è d’uopo, sforzati!
Bah! sei tu forse un uom?
Tu se’ Pagliaccio!Vesti la giubba,
e la faccia infarina.
La gente paga, e rider vuole qua.
E se Arlecchin t’invola Colombina,
ridi, Pagliaccio, e ognun applaudirà!
Tramuta in lazzi lo spasmo ed il pianto
in una smorfia il singhiozzo e ‘l dolor, Ah!Ridi, Pagliaccio,
sul tuo amore infranto!
Ridi del duol, che t’avvelena il cor!
Filed under: Amore, Anima ed eredità psichica, Emozione, Eros, Musica interiore, Psiche | Tagged: lirica, Luciano Pavarotti, Pagliacci, Ruggero Leoncavallo |
Una opera bellissima e coinvolgente. E’ sempre abbinata alla Cavalleria Rusticana essendo due opere brevi ed è forse per questo che è molto più conosciuta di altre opere. La Cavalleria Rusticana è come la Carnen, tutta ricca di pezzi stupendi ed è poi d’obbligo ascoltare e memorizzare anche i pezzi migliori de I Pagliacci.
Ed in questo bel monologo vi è tutto il dramma della gelosia e dell’amore che pervade l’anima di chi ama davvero. Ed io ne so qualcosa. Ma Angela ormai se ne frega!
lei è terribile prof….la stessa mia ironia a volte maschera i miei sentimenti…ma basta stare soli con sè stessi e ci si risana…dopotutto a volte siamo vittime e carnefici di un pubblico immaginario..l’errore è pur sempre prendersi troppo sul serio e fare di un’arte un mestiere cosa sbagliatissima per questo motivo odio i clowns anzi se vedo un quadro (che rappresenti un) un clown (o sia il quadro -di- un clown) ..preferisco avere il mal di mare ecco..hyeronimus bosch era un clown geniale che non si è limitato alle facili battute ma ha fondato un linguaggio basato su una tale varietà di spunti e favelle interiori intellegibili e nascoste al linguaggio degli sketch comici (banali) che lo reputo il più grande dei comici tragici di tutti i tempi..l’importante è riconoscersi perchè tutto è dentro di noi, basta pescare, e non arrendersi alla superficialità comoda…