Al di là delle appartenenze religiose…
Sopra: Antonello da Messina, “La Madonna Annunziata”, 1476 circa.
[…]
China sulle nostre ferite e ossa rotte spirituali, lei ci esorta a smettere di crederci soli nelle prove che affrontiamo… quando invece lei è sempre con noi, e possiamo sempre correre da lei, sempre nasconderci sotto il suo manto inviolato, sempre farci guidare dalla sua saggezza tanto duramente conquistata… perché anche lei sopportò miracoli e sofferenze in vita sua, e perse tutto ciò che la sua anima aveva di più prezioso nel mondo ottenebrato dall’umana stoltezza, debolezza, fragilità di spirito…
Eppure è ancora qua, radiosa di luce, Vaso di Sapienza Eternamente Effusa, a esortarci a ricordare che per invocarla non c’è nulla di complesso da fare: basta chiamarla con quel nome-del-cuore inscritto nell’anima di ciascuno di noi prima di inviarci sulla Terra, quell’unica parola che ciascuno di noi conosceva ben prima di sapersi nutrire e reggere in piedi da solo… La Primissima Parola scritta nei cuori di tutta l’umanità in tutto il pianeta:Ma
Mamá
Mami
Mamo
Madre
Tratto da “Forte è la Donna. Dalla Grande Madre Benedetta insegnamenti per i nostri tempi”, di Clarissa Pinkola Estés, edito da Frassinelli, 2011.
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Tutti noi abbiamo bisogno della Grande Madre che ci dà forza e solidarietà. Gli antichi veneravano Iside, la grande dea propiziatrice di tutti gli eventi. Buona giornata, Gabriele e mi faro’ viva……Cari amici, che vi accolga una serena giornata.
Cara Rosa,
grazie! Buona e serena giornata anche a te!
Sottoscrivo il pensiero della carissima Rosa: in Lei troviamo consolazione, forza, speranza, condivisione,….
solo che spesso si tende a dimenticarlo!
Allora, sforziamoci: NON dimentichiamo la Grande Madre e la sua amorevole “forza d’amore”.
Un saluto cara Rosa e buona gironata anche a te!
Spesso instauro un dialogo silenzioso e immaginario con Maria che m’ infonde serenità e mi guida , verso la luce come se fosse una donna vera, in carne ed ossa …… Quanta dolcezza e quanta disponibilità suggerita dalla mano alzata che preannuncia la certezza di una felicita’ piu’ grande! Baci baci baci
verso la luce……Pardon, refusi a volontà!!!
E’ MEGLIO MORIRE DA UNA MANO NEMICA, CHE DA UNA MANO AMICA E BEFFARDA… INNOMINATO !
Caro prof. ma a parere suo questi “transfert” sono cosa utile? Se qualcuno e in ambito del virtuale accade spesso, perchè la natura del virtuale è questa, se dicevo, qualcuno mi scrive come se per questa persona rappresentassi altro..ma non riesco bene a capire che..qual’è la reazione che dovrei adottare? Accoglienza? Domandare? Preoccuparmi? Ignorare? Assentire ? Cioè in ambito “gestalt” sarebbe utile recitare il ruolo che quella persona (qualsiasi, non mi sto riferendo a nessuno!!!) mi sta inconsciamente rifilando ? E far finta di essere un’amica del passato, una madre, una classe sociale particolare, una rivale, una vecchia amante, un’insegnante, che sò anche un’uomo (boh’) …
cioè come funziona sta cosa e come è meglio comportarsi quando chi non ti conosce presume di te altro da te a volte mi pare di essere nella casa degli specchi del Luna Park..dove immagini distorte si susseguono..
Saluti affettuosi a Inno (ehi?) a Bea a Tea a Che a Giuseppe a Val..a Mel… atodos . ah a Raf..a Mistral..MAria..ROSA (bacio grande) …
Volevo dire che la mia reazione è sempre d’interesse…sincero…ma faccio male?
Cioè uno deve fare da cestino?? O il cestino si può anche ribellare??
😉 🙂
Personalmente ho ammirazione anche per TEA e il suo modo di prendere le cose..cioè Tea ma come fai???
La “Mem” l’avvolgente, La “Sekinah” la presenza di D-o nel mondo…la signora della Tempesta di Giorgione..La MonnaLisa, e questo quadro bellissimo …alle volte mi chiedo poi tutto sommato esere donna non è poi sta grande fregatura..ho piuttosto l’impressione -che non esserlo- sia una gran fregatura e che Freud prendesse troppa cocaina per capirlo…
“Isteria” da “Utero” mah’ ma chi non sarebbe isterica se avesse tipo Freud come marito??? 😉
Non so , alle volte sono un pò Kalì /Kaina , si perchè se qualcuno dice demoniaca ed angelica forse parla di qualcuno che và oltre , colei che era acqua vibrante durante “GENESI 2” , la creazione… il “2” la donna il gesto della moltiplicazione e nascita, il dialogo.
L'”essere tu e io”. Dio e le Acque.(Che già c’erano).
Le acque sedimentano.
rendersi conto è sedimentare?
Specchiarsi nell’acqua di sè.
Conoscersi.
Un saluto affettuoso al Prof. e a tutti i blogger.
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Preghiera a Iside
O Regina del Cielo,
O Benedetta Iside,
O Madre Celeste,
Tu che in ogni tempo sei salvatrice dell’umana specie
Tu che nella Tua grande generosità porgi aiuto ai mortali
Tu la cui bocca, Madre, sa pronunciare gli incantesimi
Nutrimi,
Abbi cura di me e confortami
Aiutami a ritrovare le parti disperse della mia personalità spirituale
come hai cercato e ritrovato le parti disperse del Tuo Sposo Divino.
Sorreggimi nelle avversità
Proteggimi con il Tuo Amore Benevolo
Guidami verso la Tua Luce
Tutto il Creato Ti Venera e Ti Invoca
O Regina del Cielo
O benedetta Iside
O Madre Celeste.
Tratta da: Ada Pavan Russo, Iside – Promessa d’immortalità, Edizioni Libreria Iside, Venezia.
….”Uno,nessuno, centomila ” ?….
A mio avviso il “cestino” si può anche ribellare: a volte siamo carnefici, a volte vittime in base a ciò che incontriamo; “transfert o non transfert”, vediamo negli altri ciò che non vogliamo vedere in noi stessi e, altre volte, cogliamo negli altri quella parte migliore che risiede in noi stessi.
Credo che alle tue domande, Map, ognuno risponderebbe a proprio modo, secondo le proprie conoscenze: quindi, cosa c’è di meglio se non seguire il proprio sentire nel rispetto dei confini altrui ….?…!…
Ma, Mamá, Mami, Mamo, Madre…come punto di riferimento al quale torniamo nei momenti di necessità o per ritrovare il nostro equilibrio, il centro; un punto di riferimento che troviamo nella profondità di noi stessi: “specchiarsi nell’acqua di sè”, appunto.
Grazie.
Un saluto e tre baci a tutti.
…Mare… che circonda Itaca e ci separa da lei!
Cara Beatrice,
credo che voi siate veremente nella Grande Madre, per quello che condividete in questo piccolo vostro spazio… Grazie, grazie, grazie
Baci, baci, baci a te, cara Pizia della parola, cara Maria!
Cara Map,
dipende se questa situazione diventi strumentale solo per gli “altri”, o se, invece, sia di “aiuto” (nota bene che ho virgolettato la parola) anche per te… oppure, al contrario, se invece comporti dei danni interiori…
Mappissimaaaaa trovo interessante le tue domande….
penso che ogni situazione sia a se stante: insomma ogni individuo è unico ed irripetibile e ogni rapporto che si crea, sia esso reale o virtuale, è totalmente diverso da tutti gli altri….inoltre credo che in ogni singola situazione non vada tralasciato il sentimento che ci lega all’altra persona nonchè il suo stato umano e psichico. Sono tante poi la variabili e le incognite di ogni caso singolo.
Io sono per lo più per far riempire il cestino e, se posso, aiutare l’altro a risolavere i suoi problemi interiori…già la “crocerossina” che è in me, ma ho anche imparato che in certe situzaione il cestino ha necessità di esplodere quando, come ha detto il prof. può creare danni interiori….
allora chissene frega delel proiezioni altrui se domani non ho più la mpossibilità di specchiarmi io nel mio specchio!!!!!
Alla fine credo che ognuno debba, in queste particolari situazioni, seguire il proprio istinto e il proprio cuore…
lasciamoci condurre dal cuore….anche quando sembra che ci sta condicendo per strade senza uscita, invece dietro la curva a gomito si apre all’improvviso un’autostrada……
…Sì, penso anche io che molto dipenda dal fatto di … “avere delle porte”, o di non averle affatto: oltre al fatto di avere capito cosa intendeva C. Von Ehrenfels per “gestalt”. Per cui restituire ciò che era dovuto a quella “persona” il cui ruolo ci era stato “rifilato”, mi sembra come minimo doveroso.
Ma che coincidenza, caro Gabriele!
Pensa un pò, ho appena finito di leggere” La morte della Pizia”,un dissacratorio libello di Friedrich Durrenmatt ,nemico di ogni illusione della esistenza di una verità assoluta e conoscibile. Dice infatti “la verità esiste solo nella misura in cui la lasciamo in pace”
rovescia così questo mito e l’assurdo e invadente desiderio dell’uomo di sapere oltre i confini.Baci