Inviato dall’Innominato.
CHI SONO IO.
Quando ti chiederai chi sono io,
allora il mio corpo ti avvolgerà
e tu non avrai più freddo.
Le mie mani …la tua coperta,
il mio sguardo …la tua luce,
il mio cuore …il tuo battito,
poiché nella mia anima
tu ci vivi dentro.
E non si può amare senza donare,
sognare senza guardare,
nascondersi,
senza trovarsi abbracciati
sotto i raggi della luna
gridando il tuo nome
nell’azzurro infinito del cuore di Dio.
Perché non si può amare
chi non c’è nel proprio cuore,
ed io respiro ancora di te
Naida Santacruz
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Carissimo Prof. Gabriele,
assai lodevoli sono i pensieri che il caro Luigggggione ci vuol trasmette attraverso le parole di Naida Santacruz.
Quando si arriva a questa sublime contemplativa percezione interiore è sorella morte, colei che ci accompagna per tutta la vita, la sola che può aprire le porte della vera comprensione di tutte le cose. Bisogna solo conoscerla in ogni atto significativo, in ogni segno, in ogni approvazione che la natura ci mostra anche attraverso il vento, attraverso il tremolio di una foglia o dell’umile erba…. In quel concetto unitario tutto trova spazio, tutto si ritrova quando l’essere adagia il proprio orecchio e la propria vista interiore nella voce del silenzio.
Un buon Fine Settimana alla sua preziosa radiosa voce e all’amorevole cuore di tantissime care amiche e cari amici di questa preziosa illuminante casa.
Bella.Intensa.
…Grazie Luigi, per questa lirica meravigliosa!
Francamente è tamente significativa, talmente piena d’amore, talmente vera che aggiungere altro lo trovo superfluo.
Grazie garzie….
Ti mando un bacione
Papà, papà, incantata…
Ti dedico questa poesia: vado a memoria… e non ricordo nemmeno chi l’ha scritta, ma so che saprai sorridere con il mondo intero… Salgo sulla sedia… e … te la canto…
Un capello bianco.
Dimmi, babbo mio,
da quanto tempo non ti guardi allo specchio?
Se tu vedessi che capello bianco!
Non voglio no che tu diventi vecchio,
i vecchi vanno all’altro mondo, sai?
E tu, babbo mio, morir non devi mai!
D’ora innanzi, tutte le mattine,
innalzerò per te la mia preghiera:
Signore, da capo al babbo sciogli la brina
e fa che giovane viva eternamente,
un miracolo a te
non costa niente.
Un abbraccio
sono attimi fuggenti o sono attimi atemporali?La poesia nè bellissima e tale rimane perchè contiene un’aspirazione un desiderio che lavita la mente i corpi stessi non possono concedere .Sbaglio?alfredo
Caro Raffaele, ti ringrazio per l’augurio che ricambio con grande affetto. Baci
Cara figlia prediletta, immortale e infinita.
NESSUNA DONNA MAI, MI HA DEDICATO UNA POESIA COSI’ ALTA E RICCA DI SENTIMENTI VERI, CASTI E INNOCENTI.
Valeriona del mio cuore, la poesia è tua… ahahaha.
Mi hai commosso, credimi, ho sentito nel tuo cuore il sogno e la voce dell’ Eterno, però la tua bella e luminosa anima è sconosciuta a tanti, compreso, tempo fa,, chi ti scrive.
Figlia, a papà tuo.. ti mando anch’ io una poesia che la trovo significativa e profonda, in quanto il padre ha un solo amore il bene per la figlia.
Ad un uomo tutto gli puoi fare, tranne toccare la figlia.
Questo autore è veramente anonimo.
A LLA MIA STELLA
Sei la mia gioia, la mia felicità,
il mio orgoglio, il mio futuro,
ma anche la mia disperazione,
la mia angoscia, la mia rabbia.
Mi rallegro per le tue gioie,
più che fossero mie,
mi rattristo per i tuoi dolori
più che fossero miei.
Vorrei spianarti la strada
per darti serenità,
perchè la tua serenità è la mia.
Ma non sarò a sempre proteggerti !
Nonostante sia faticoso, vivere
non disprezzare mai
il dono che ti ho fatto.
Bacioni e ascolta il video, fa parte di animna.
Il suono è il sapere in una dimensione superiore… , più tersa., è la cultura che fa risorgere l’ anima dal dolore.
Caro papà, un padre e una figlia o un figlio non si conoscono mai veramente. Sconosciuti l’uno all’altro…
Il padre si nasconde lungo la strada che un figlio percorre verso se stesso, è nelle cose intorno: rinnegare un padre è rinnegare anche il mondo a cui apparteniamo. Può essere a volte necessario fuggire dal padre per salvarsi; altre volte si combatte con il padre per dare un senso alla propria esistenza, mentre il padre incita alla lotta perchè è semptre stato così: per sopravvivere è sempre stato necessario lottare. Poi per caso, ma non penso che sia veramente per caso, la “facoltà si riappropria del proprio organo”… e accade che un cuore impara ad amare e si riconosce cuore, il cervello a pensare e sa di essere cervello, un figlio impara a fare il padre… Finalmente nessuno controlla l’altro attraverso un continuo incitamento al boicottaggio, ma prende coscienza di sè…
Più o meno è quello che spero accada a noi, papà!
Fino a poco tempo fa facevamo questo, io e te…
Questa poesia è per te… Ieri, cercando trai libri di scuola le poesie di Fortini, ho riletto questa e non volevo inviartela, all’inizio… ero concentrata su un altro aspetto del poeta… Poi ho letto la tua poesia: penso sia arrivato il momento…
Da “Foglio di via e altri versi”, Lettera, 1945
Padre, il mondo ti ha vinto giorno per giorno
come vincerà me, che ti somiglio.
Padre, i tuoi gesti sono aria nell’aria,
come le mie parole vento nel vento.
Padre, ti hanno spogliato, tradito, umiliato
nessuno t’ha guardato per aiutarti.
Padre di magre risa, padre di cuore bruciato,
padre, il più triste dei miei fratelli, padre,
il tuo figlio ancora trema del tuo tremore,
come quel giorno d’infanzia di pioggia e paura
pallido tra le urla buie del rabbino contorto
perdevi di mano le zolle sulla cassa di tuo padre.
Ma quello che tu non dici devo dirlo io per te
al trono della luce che consuma i miei giorni.
Per questo è partito tuo figlio: e ora insieme ai compagni
cerca le strade bianche di Galilea.
Ti abbraccio, papà
…Mamy Val…sei una donna davvero straordinaria!!
Baci baci
Cara figlia, figlia, figlia con quel video che mi ha regalato, come pesce d’ aprile, mi hai fatto ridere … , sto ridendo tutt’ ora… .
Tutta, tuo padre sei.. . Bella poesia di Franco Fortini, sono fiero di avere una figlia come te…. ahahaha.
Con la poesia, di Fotini, in parte, hai centrato la mia interiorità.
Se permetti, ti mando una poesia di Rita Minniti… mia ” paesanuzza “, nasce in Calabria. Anche lei ha scritto bellissime poesie… .
Valeriona, vienimi a trovare quest’ anno al mare della Calabria.. ti porterò con me sulla barca. In un posto chiamato ” la spiaggia dei poeti ” così ti trasformerò in una poesia romantica e calda… c’ è il sole… mi capisci… ? ahahaha.
A MIA FIGLIA
Quando senti nell’aria
il battito d’ali
d’una farfalla in volo
ascoltala in silenzio.
È il mio pensiero
che vola da te
e, in quel fruscio,
udrai chiare le mie parole.
Se chiudo gli occhi
il mondo si tingerà
dei colori dell’arcobaleno,
il vento tacerà,
per non distogliere
il mio pensiero dal tuo.
Tu che per me
sei il dipinto migliore
che ho inchiodato
sulla parete del cuore,
quì dove lo spazio,
va oltre qualsiasi confine
R. MINNITI.
Valeria, fatti dare un bacione
Va bene, papi, vorrà dire che dovrò ripescare dall’armadio quel vecchio costume ascellare della nonna… capisci tu a me? Ahahahahahahahahahahah
Papà, mi hanno interrogato su di te come persona informata sui… gatti…! Per me ti vogliono incastrare, ma io non ho detto niente, giuro! Soltanto ho detto:
“Mio padre fa il cartunaio, va a prendere i cartoni alla notte. Qualche volta l’accompagno anch’io, e andiamo col furgoncino.
Mio padre non so quanti hanni ha, però non è troppo vecchio: un poco è anche giovane!
Lui di mattina fa un altro mestiere e poi si arritira il pomeriggio; dorme un po’, magnia, e poi esce la notte a fare i cartoni.
Mio padre non è tanto vecchio, però è zelluso, tiene il mellone in testa.
La domenica ci porta alla messa, e ci vuole bene. Noi nella piazza giochiamo cogli altri bambini, poi lui compra il cartoccio delle paste.
Mio padre è molto povero, i cartoni non bastano, perciò si appiccica sempre con mia madre.
A Pasqua lui porta a casa il piecoro per scannarlo, ma esso ci fa sempre pena e alla fine lo regaliamo sempre. E così lui si appiccica un’altra volta con mia madre che gli dice: “Ma che cxxxo o puort a fa ogn’anno stu piecoro comm a te, si po nun tien mai o curaggio do scannà?! Io t’scannass’io a te!”
(Da “Io speriamo che me la cavo” di Marcello D’orta, il tema : “Fai la presentazione di tuo padre)
Un abbraccio, lo sai che scherzo!
😀
SEI DI CLASSE, FIGLIA MIA. LA RISPOSTA CHE MI HAI DATO, PER L’ INVITO ALL’ ISOLA DEI POETI , E’ CLASSE, CLASSE, CLASSE.
TI ABBRACCEREI COSI’ FORTE DA FARTI RITORNARE A 30 ANNI… ,
però una sera potremmo uscire, ti offrirò una pizza, sarò io a venire dalle tue parti, sono sincero, mi piacerebbe conoscerti.. solo per fare due risate, ahahaha.
Per quanto riguarda il contenuto ” Io me la cavo… ” di M. D’ orta, non potevi mandare di meglio.
Io sono per i personaggi del racconto, sono i migliori, in assoluto. Amo i poveri, i senza tetto, i disperati, i sofferenti perchè sono genuini e saggi…. non cercano le ricchezze… cercano la liberazione dell’ anima dal dolore.
Nel 1993, invitai a cena, al ristorante della stazione di Viareggio, un ” barbone “, era un ex direttore delle poste, non ti racconto bugie.
Figlia, figlia, figlia, ti voglio bene… adesso c’è Lazio – Juve e tifo Lazio. Baci, Papino
Gabriele, stasera ho sofferto come un vero laziale.
Il calcio è uno scandalo. Su Flocccari c’ era rigore ed espulsione di Chellini, era l’ ultimo uomo.
E’ vero… vedere certe squadre come sono aiutate mi viene la rabbia,di non amare il gioco più bello del mondo.
TUTTAVIA LA LA ZIO E’ SENZA DIRIGENTI. PRESIDENTE, NON SIGNIFICA, AVERE SOLO SOLDI, MA FARSI RISPETTARE…. .
LA ROMA IL SUO SCUDETTO L’ HA VINTO E IN ANTICIPO.
E’ STATA LA SQUADRA CHE HA AVUTO A SUO FAVORE, PIU’ RIGORI.
HAI DETTO NIENTE ? BUONANOTTE !
Non riesco a leggere (e rileggere) più di due temi per volta… Mi fa male sganasciarmi per più di due temi di questi angeli: è purezza di suono! …
Per quanto riguarda l’invito, invece, lo declino ad un’altra vita (sperando di non rinascere più, ma non perchè rinnego ciò che sono…), scongiurando triangoli ottusi come me. Ti ringrazio sinceramente, però.
A presto, c’è un tema che voglio farti leggere, papà!
Caro Innominato, sapessi come condivido!
Figlia, figlia, figlia…. i tuoi post sono carezze e orgoglio, per la mia anima.
Hai ragione, per la cena, dobbiamo aspettare un’ altra vita… quanta classe hai, a papà tuo… .
Ho letto il tema di ” Io speriamo che io me la cavo” bello… . è come la medicina naturale, senza conservanti… solo come natura crea… .
Se non ci saranno partite… vedrò, su tele 37 Gabriele.