Vi propongo una lirica di Juan Ramon Jimenez per sapere che emozioni avvertite:
Col nuovo mattino,
il mondo mi bacia
sulla tua bocca, donna.
Un abbraccio, Gabriele.
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….fusione totale di due Anime e due corpi….
….passione ed Amore!
Destino! Che albero invisibile e infinito
dà il tuo frutto, che l’anima
a volte raccoglie, maturo?
Quali di queste idee sono i tuoi rami,
di questi sentimenti sono i tuoi fiori,
di queste canzoni sono i tuoi uccelli,
di questi sorrisi i tuoi profumi?
Cosa alimenta le tue radici?
In che modo, da dove, come in questo limone
dalla mia finestra, tu entri
nella nostra stanza più interna
e lì sfiori, dolcemente, il cuore?
Juan Ramòn Jiménez
Il bacio è l’ anticamera dell’amore
.
Buona serata prof.
Mistral
TI AMAI
Ti amai anche se forse
ancora non è spento
del tutto l’amore.
Ma se per te non è più tormento
voglio che nulla ti addolori.
Senza speranza, geloso,
ti ho amata nel silenzio e soffrivo,
teneramente ti ho amata
come Dio voglia un altro possa amarti.
Aleksandr Puskin
Apro un’ innocua parentesi:
Riflettendo…..
C’È UN PAIO DI SCARPETTE ROSSE
C’è un paio di scarpette rosse
numero ventiquattro
quasi nuove:
sulla suola interna si vede ancora la marca di fabbrica
Schulze Monaco
c’è un paio di scarpette rosse
in cima a un mucchio di scarpette infantili
a Buchenwald
più in là c’è un mucchio di riccioli biondi
di ciocche nere e castane
a Buchenwald
servivano a far coperte per i soldati
non si sprecava nulla
e i bimbi li spogliavano e li radevano
prima di spingerli nelle camere a gas
c’è un paio di scarpette rosse
di scarpette rosse per la domenica
erano di un bimbo di tre anni
forse di tre anni e mezzo
chi sa di che colore erano gli occhi
bruciati nei forni
ma il suo pianto lo possiamo immaginare
si sa come piangono i bambini
anche i suoi piedini
li possiamo immaginare
scarpa numero ventiquattro
per l’eternità
perché i piedini dei bambini morti non crescono
c’è un paio di scarpette rosse
a Buchenwald
quasi nuove
perché i piedini dei bambini morti
non consumano le suole…
Joyce Lussu
Immagine:

Caro, carissimo prof, i versi stupendi di Jimenèz mi inondano ……..baci baci
SEI tu quel vento
che alita un tepore
di spasimi e cieli
sete di universi
racchiusi in un bacio
verso ogni dove ……
m.a
lirica di Jmenez tra sogno realyàtra continiuo desiderio di amore di donna ed un’attrazione di corpi simolizzante una fusione che non si può percepire in tutta la devastante grandiosità di un attimo irripetibile.Sono tutti attimi che solo il cuore con le sue pulsazioni può avvertire,sempre diversi e, talora anche discordanti percè il nostro mondo interiore è geloso della felicità alfredo
Titone dà un bacino ad Aurora.
“Dolce è il bacio di Europa…” (Rufino)
Entusiasmo (én Teos)!
Citrinitas: inizia il percorso della mutazione di sé.
Fuori dalla propria pelle, di tutto di più, scegliersi ogni giorno…
non ha smaltito la sbornia e baciando il cuscino immagina una donna inesistente e quindi amabile!
scherzo ? non so !
Felice di scrivervi.
salutissimi Paolo.
Baci baci a te cara Maria 🙂
è un mondo di grandi sogni che devono trovare la loro giusta collocazione in attimi della vita
Ciao Paolo,
la tua battuta mi ha fatto sorridere…..sei forte!
Baci baci
Un mattino d’Anima, Gabriele caro. Un immenso abbraccio… 🙂
Per le sensazioni che questa poesie di Jimenez ha suscitato in me, e che ho sopra descritto, credo che anche la seguente citatazione renda bene il mio pensiero:
“Il carattere individuativo della sessualità appare comunque nel modo più irresistibile nell’intenso incontro d’amore tra un uomo e una donna, nella fusione momentanea con l’atto d’amore. Questa esprienza, che ogni volta tocca l’individuo nel profondo, non può essere interpretata esclusivamente come un accoppiamento di tipo biologico. Questo formidabile evento, in cui l’uomo e la donna si uniscono nel corpo e nell’anima, deve essere considerato un simbolo vivente del “mysterium coniunctionis”, la meta del percorso d’individuazione”.
Adolf Guggenbuehl-Craig, “Matrimonio – Vivi o morti”.
Grazie, carissimo. Baci
Ti Amo
Ti amo terribilmente,
se sbocciasse un fiore ogni volta che ti penso,
ogni deserto ne sarebbe pieno….
Potrei dimenticarmi di respirare
ma non di pensare a te
Il grande amore non si può vedere ne toccare,
si può sentire solo con il cuore.
L’amore non da nulla se non se stesso,
non coglie nulla se non da se stesso.
L’amore non possiede ne è posseduto:
l’amore basta all’amore.
K. Gibran
Ciao Beatrice il sublime momento di incontrarsi sessualmente è inafferrabile nella dinamica perchè in quel momento i due esseri umani sono due potenze della natura che hanno bisogno reciprocamente.Ecco perchè occorre la notte in cui si confonde tutto in un silenzio infinito dove possono palpitare solo i cuori
Caio Alfredo… circa “l’atto d0’amore”, mi permetto di aggiungere, facendo mie, la parole di Galimberti:
“L’amore umano non può esprimersi se non in armonia con l’amore cosmico. Ciò significa che i nostri gesti creano armonia o disarmonia nell’universo e, da gesto che compone, il gesto d’amore può diventare dissolvenza, non tanto di noi, ma del cosmo che non ci ignora.
Il riferimento cosmico che accompagna il viaggio verso il richiamo alla trascendenza evita la solitudine della carne e la riduzione dell’amore a cieca pulsione dove si agita il fondo animale dell’uomo. (…)
Resta la divintà da una parte e l’evocazione dei corpi dall’altra, perchè in questa “tensione” possano vibrare, non vincolate, tutte le metafore dell’amore”.
Un salutoneee
Core analfabbeta
Stu core analfabbeta tu
ll’he purtato a scola,
e s’è mparato a scrivere,
e s’è mparato a leggere
sultanto na parola: ”Ammore” e
niente cchiù.
~ Totò ~
Core analfabbeta
Stu core analfabbeta tu
ll’he purtato a scola,
e s’è mparato a scrivere,
e s’è mparato a leggere
sultanto na parola: ”Ammore” e
niente cchiù.
~ Totò ~
Core analfabbeta
Stu core analfabbeta tu
ll’he purtato a scola,
e s’è mparato a scrivere,
e s’è mparato a leggere
sultanto na parola: ”Ammore” e
niente cchiù.
~ Totò ~
Core analfabbeta
Stu core analfabbeta tu
ll’he purtato a scola,
e s’è mparato a scrivere,
e s’è mparato a leggere
sultanto na parola: ”Ammore” e
niente cchiù.
~ Totò ~
Core analfabbeta
Stu core analfabbeta tu
ll’he purtato a scola,
e s’è mparato a scrivere,
e s’è mparato a leggere
sultanto na parola: ”Ammore” e
niente cchiù.
~ Totò ~
Cara Beatrice, grazie mille per la lirica che ci hai inviato. In realtà, Jiménez raggiunge le conclusioni del testo alchemico Rosarium Philosophorium. Baci
Che meraviglia , questo blog ! Baci a tutti, M.Allo
Aggiungo di Jimenèz
IL MIO AMORE ERA COSI’ UNICO
Il mio amore era così unico
come il cielo iridato di una goccia
di rugiada, in un fiore dell’alba.
Il tuo sole mi colpì nel sangue,
evaporò la rugiada,
e restai senza cielo.
Cara Beatrice, grazie per questo pensiero-composizione. Baci baci
Caro Alfredo, sono d’accordo. Baci
Caro Paolo, sei troppo simpatico! Baci
Cara Valeria, folgorante! Baci
Caro Alfredo, complessa e giusta riflessione. Un abbraccio.
Cara Maria, la tua composizione è bellissima. Bellissima e buonissima. Baci baci
Quoto la citazione di Beatrice di Guggenbuehl-Craig, ed aggiungo che leggendo i versi su citati mi è venuta in mente una nota frase mistica indiana:
Io non sono altro che te, tu non sei altro che me! Io sono in te, tu sei in me.
Mi scuso per il post ripetuto all’ infinito…
…ma sono solo all’ inizio di questo rapporto travagliato col computer…….
Il giardino
Mille anni e poi mille
Non possono bastare
Per dire
La microeternita’
Di quando m’ hai baciato
Di quando t’ ho baciata
Un mattino nella luce dell’ inverno
Al Parc Montsouris a Parigi
A Parigi
Sulla terra
Sulla terra che e’ un astro.
Jacques Prevert
Viviamo, mia Lesbia, e amiamo
Viviamo, mia Lesbia, e amiamo:
tutte le chiacchere dei vecchi brontoloni
– lasciale perdere, non valgono una lira.
Tramonta il sole e poi ritorna:
per noi, quando la breve luce è tramontata,
solo rimane il sonno di una notte senza fine.
Dammi mille baci, e ancora cento,
poi altri mille, e altri cento ancora,
e mille e cento e non fermarti mai.
Poi, quando ne avremo a migliaia,
li confonderemo, per non sapere
– perché nessuno sappia il mucchio
di quei baci, e non ci dia il malocchio.
Catullo
Un Felicissimo fine settimana, Gabriele caro. Te lo auguro dal profondo del Cuore…
e’ quando la tua gamba sta sulla sua,
siete intrecciati così tanto che al mattino
tu non sai se sei tu o sei lui
e il cuscino è diventato un solo cuscino
il bacio rende il fiato unico respiro
e non c’è nulla che si possa pensare
perchè non c’è nulla che manchi
Caro Professore,
HELP ME!
Ho appena aperto questa pagina del blog mi è successa una cosa strana pur nella sua meraviglia….sono ancora senza parole!
Andrea ha citato poco sopra questa frase mistica indiana
“Io non sono altro che te, tu non sei altro che me!
Io sono in te, tu sei in me”.
Io non conoscevo nel modo più assoluto questa frase…non l’ha mai letta nella mia vita.
Eppure…lo scorso anno io chiudo l’ultima pagina del mio libro/romanzo nel modo seguente:
“Tu sei in me ed io sono in te: insieme siamo l’amore”…
Prof….ma come è possibile ciò?
Ti mando un grande grande abbraccio, Bea
Caro Andrea….
oggi mi hai lasciato senza parole!!!!…e per una come, che non sta zitta un attimo, è davvero difficile!! ahahah
….Un abbraccio
Un abbraccio anche a te, Cara Beatrice!
Cara Beatrice, questi contenuti profondi viaggiano su un’Anima universale e, quindi, si connettono anche su un’Anima particolare. Baci.