Primo Levi

Inviato da Valeria D. A.

PER ADOLF EICHMANN di Primo Levi 20 luglio 1960
Corre libero il vento per le nostre pianure
eterno pulsa il mare vivo alle nostre spiagge.
L’uomo feconda la terra, la terra gli dà fiori e frutti:
vive in travaglio e in gioia, spera e teme, procrea dolci figli.

… E tu sei giunto, nostro prezioso nemico,
tu creatura deserta, uomo cerchiato di morte.
Che saprai dire ora, davanti al nostro consesso?
Giurerai per un dio? Quale dio?
Salterai nel sepolcro allegramente?
O ti dorrai come in ultimo l’uomo operoso si duole,
cui fu la vita breve per l’arte sua troppo lunga,
dell’opera tua trista non compiuta,
dei tredici milioni ancora vivi?

O figlio della morte, non ti auguriamo la morte.
Possa tu vivere a lungo quanto nessuno mai visse:
possa tu vivere insonne cinque milioni di notti,
e visitarti ogni notte la doglia di ognuno che vide
rinserrarsi la porta che tolse la via del ritorno,
intorno a sé farsi buio, l’aria gremirsi di morte

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C’è un paio di scarpette rosse

Inviato da Melusina.

C’ è un paio di scarpette rosse

C’è un paio di scarpette rosse
numero ventiquattro
quasi nuove:
sulla suola interna si vede ancora la marca di fabbrica
Schulze Monaco
c’è un paio di scarpette rosse
in cima a un mucchio di scarpette infantili
a Buchenwald

più in là c’è un mucchio di riccioli biondi
di ciocche nere e castane
a Buchenwald
servivano a far coperte per i soldati
non si sprecava nulla
e i bimbi li spogliavano e li radevano
prima di spingerli nelle camere a gas
c’è un paio di scarpette rosse
di scarpette rosse per la domenica
erano di un bimbo di tre anni
forse di tre anni e mezzo
chi sa di che colore erano gli occhi
bruciati nei forni
ma il suo pianto lo possiamo immaginare
si sa come piangono i bambini

anche i suoi piedini
li possiamo immaginare
scarpa numero ventiquattro
per l’eternità
perché i piedini dei bambini morti non crescono
c’è un paio di scarpette rosse
a Buchenwald
quasi nuove
perché i piedini dei bambini morti
non consumano le suole…

Joyce Lussu

Chi sono io

Inviato dall’Innominato.

CHI  SONO  IO.

Quando ti chiederai chi sono io,

allora il mio corpo ti avvolgerà

e tu non avrai più freddo.

Le mie mani …la tua coperta,

il mio sguardo …la tua luce,

il mio cuore …il tuo battito,

poiché nella mia anima

tu ci vivi dentro.

E non si può amare senza donare,

sognare senza guardare,

nascondersi,

senza trovarsi abbracciati

sotto i raggi della luna

gridando il tuo nome

nell’azzurro infinito del cuore di  Dio.

Perché non si può amare

chi non c’è nel proprio cuore,

ed io respiro ancora di te

Naida Santacruz

Non voglio che ti allontani

Inviato da Beatrice.

Non voglio che ti allontani,
dolore, ultima forma
di amare. Io mi sento vivere
quando tu mi fai male
non in te, né qui, più oltre:
sulla terra, nell’anno
da dove vieni
nell’amore con lei
e tutto ciò che fu.
In quella realtà
sommersa che nega se stessa
ed ostinatamente afferma
di non essere esistita mai,
d’essere stata nient’altro
che un mio pretesto per vivere.
Se tu non mi restassi,
dolore, irrefutabile,
io potrei anche crederlo;
ma mi rimani tu.
La tua verità mi assicura
che niente fu menzogna.
E fino a quando ti potrò sentire,
sarai per me, dolore,
la prova di un’altra vita
in cui non mi dolevi.
La grande prova, lontano,
che è esistita, che esiste,
che mi ha amato, sì,
che la sto amando ancora.

Pedro Salinas

Il giardino

Inviato da Melusina.

Il giardino

Mille anni e poi mille
Non possono bastare
Per dire
La microeternita’
Di quando m’ hai baciato
Di quando t’ ho baciata
Un mattino nella luce dell’ inverno
Al Parc Montsouris a Parigi
A Parigi
Sulla terra
Sulla terra che e’ un astro.
Jacques Prevert

Invito a riflettere

Vi propongo una lirica di Juan Ramon Jimenez per sapere che emozioni avvertite:

Col nuovo mattino,

il mondo mi bacia

sulla tua bocca, donna.

Un abbraccio, Gabriele.

A te si arriva

Inviato da Beatrice:

A te si arriva
A te si arriva solo attraverso te.
Ti aspetto.
Io sì che so dove mi trovo,
la mia città, la via, il nome
con cui tutto mi chiamano.
Però non so dove sono stato con te.
Là mi hai portato tu.
Come avrei imparato la strada
se non guardavo nient’altro che te,
se la strada era dove tu andavi,
e la fine fu quando ti sei fermata?
Che altro poteva esserci
più di te che ti offrivi, guardandomi?
Però adesso che esilio,
che mancanza,
e lo stare dove si sta.
Aspetto, passano i treni,
i destini, gli sguardi.
Mi porterebbero dove non sono stato mai.
Ma io non cerco nuovi cieli.
Io voglio stare dove sono stato.
Con te, ritornarci.
Che intensa novità,
ritornare un’altra volta,
ripetere mai uguale
quello stupore infinito.
E fino a quando non verrai tu
io resterò sulla sponda
dei voli, dei sogni,
delle stelle, immobile.
Perché so che dove sono stato
non portano né ali, né ruote, né vele.
Esse vagano smarrite.
Perché so che dove sono stato con te
si va solo con te, attraverso te.

Pedro Salinas

Stupidità

Tutto ciò che si avvicina al libero gioco della vita ci è praticamente ignoto. Si grida contro il peccatore, eppure non sono i colpevoli, ma gli stupidi che costituiscono la nostra vergogna. Non vi è peccato al di fuori della stupidità.

Oscar Wilde

Sentimento del tempo

E per la luce giusta,

Cadendo solo un’ombra viola,

Sopra il giogo meno alto,

La lontananza aperta alla misura,

Ogni mio palpito, come usa il cuore,

Ma ora l’ascolto,

T’affretta, tempo, a pormi sulle labbra

Le tue labbra ultime.

Giuseppe Ungaretti

Hospes comesque

Inviato da Valeria D. A.:

Il punto di vista del Femminile:

Hospes comesque

Corpo, facchino dell’anima, in cui sperare forse
sarebbe vano, amato corpo, più che non amarti;
cuore in un vivente ciborio trasmutato;
bocca senza fine tesa alle più nuove esche.

Mari dove si può vogare, sorgenti dove si può bere;
frumento e vino misti al banchetto rituale;
alibi del sonno, dolce cavità nera;
inseparabile terra offerta a tutti i nostri passi.

Aria che mi colmi di spazio e di equilibrio;
brividi lungo i nervi; spasmi di fibra in fibra;
occhi sull’immenso vuoto per poco tempo aperti.

Corpo, vecchio mio compagno, noi moriremo insieme.
Come non amarti, forma a cui io somiglio,
se è nelle tue braccia che stringo l’universo?

Marguerite Yourcenar

Longevità

Che cos’è la longevità?

È l’orrore di essere in un corpo umano le cui facoltà declinano, è una insonnia che si misura in decenni e non con lancette di acciaio, è il peso di mari e di piramidi, di antiche biblioteche e dinastie, delle aurore che vide Adamo, è non ignorare che sono condannato alla mia carne, alla mia detestata voce, al mio nome, a una ripetizione di ricordi, allo spagnolo che non so maneggiare, alla nostalgia del latino che non so, al volermi affondare nella morte e non potermi affondare nella morte, a esistere e a continuare a esistere.

Jorges Luis Borges

Anima Animae 35

Gentilissimi amici,

nuova puntata di Anima Animae, la mia trasmissione in onda su Cinquestelle tv tutti i giorni alle ore 20:45 circa tranne il martedì. Vi ringraziamo per la partecipazione che ci mostrate con la quantità e la qualità delle opere che ci state spedendo alla redazione di Cinquestelle TV. Spediteci, è importante, insieme alle vostre opere una liberatoria che ci autorizzi a presentarle a titolo gratuito. In apertura di puntata leggeremo le liriche di Giulio Marchetti, per poi passare al romanzo “A morte lo shogun” di Dale Furutani, ed. Marco y Marcos. Chiuderemo con un e-book, l’utilissimo manuale di filosofia di Angelo Conforti “Percorsi della Filosofia”, vol. 2. Buona giornata!

CONTATTI

Indirizzo: Anima Animae – Cinquestelle Tv, via Alberto Cadlolo, 90 – 00136 – Roma

Invito a riflettere: un mio parere

Secondo voi, da un punto di vista psichico, cosa vuol dire risorgere? Sul vero significato, a parer mio, vi passo quanto mi ha scritto la nostra amica Antonietta: “Resurrezione è liberarsi dalle catene (psichiche) e vivere senza blocchi (interiori)”.

Grazie per i tanti e interessanti commenti che mi sono arrivati. Un abbraccio.

Gabriele

Il vero amore

Il vero amore non è solo un sentimento positivo, è anche una forza fantastica per elevarsi, e per permettere al partner di crescere ed evolversi verso il meglio di se stesso. Un amore degno di questo nome consente all’altro di realizzarsi, non di distruggersi. Conduce verso la gioia, la conoscenza di sé, l’apertura al mondo e a quella sensazione di essere in grado di godere della felicità. Certo, la felicità non si conquista solo nell’ambito di una relazione, per fortuna. Ma non possiamo non considerare l’aspetto aberrante di una relazione che in pochi mesi ci provoca mortificazione, perdita di fiducia in noi stessi, contrasti e annullamento dell’Io.

Isabelle Nazare-Aga

Auguri!

Buongiorno e serena Pasqua da tutti noi.

Un abbraccio, Gabriele.

Anima Animae 34

Gentilissimi amici,

nuova puntata di Anima Animae, la mia trasmissione in onda su Cinquestelle tv tutti i giorni alle ore 20:45 circa tranne il martedì. Vi ringraziamo per la partecipazione che ci mostrate con la quantità e la qualità delle opere che ci state spedendo alla redazione di Cinquestelle TV. Spediteci, è importante, insieme alle vostre opere una liberatoria che ci autorizzi a presentarle a titolo gratuito. In questa puntata leggeremo ancora un libro meraviglioso, arrivato alla seconda edizione, di Ginette Paris, “La rinascita di Afrodite”, ed. Moretti & Vitali, e passeremo, poi, a “Cortigiane” di Giuseppe Scaraffia, ed. Mondadori. Presentemo, quindi, un testo su cui torneremo, “Gesù di Nazaret” di Benedetto XVI (Joseph Ratzinger), ed. Libreria Editrice Vaticana. Chiudendo la puntata vi proporremo la raccolta di saggi “Scuola e televisione: il declino dell’Italia” di  Angelo Conforti. A presto!

CONTATTI

Indirizzo: Anima Animae – Cinquestelle Tv, via Alberto Cadlolo, 90 – 00136 – Roma

Anima Animae 33

Gentilissimi amici,

nuova puntata di Anima Animae, la mia trasmissione in onda su Cinquestelle tv tutti i giorni alle ore 20:45 circa tranne il martedì. Vi ringraziamo per la partecipazione che ci mostrate con la quantità e la qualità delle opere che ci state spedendo alla redazione di Cinquestelle TV. Spediteci, è importante, insieme alle vostre opere una liberatoria che ci autorizzi a presentarle a titolo gratuito. In questa puntata leggeremo e presenteremo i testi che abbiamo ricevuto da Giulio Marchetti e Diego Pignatelli. Sfoglieremo, poi, “Il viaggio immaginario di Hugo Pratt”, ed. Rizzoli Lizard, con prefazione di Vincenzo Mollica. A presto!

CONTATTI

Indirizzo: Anima Animae – Cinquestelle Tv, via Alberto Cadlolo, 90 – 00136 – Roma

“Un angelo”

Carissime amiche e carissimi amici,

vi propongo uno delle “immagini” che sento interiormente di più. Si tratta di  “Un angelo” di Fernand Khnopff del 1889. Cosa “apre” dentro di voi?

Il vero amore non lascia tracce

Inviata da Beatrice:

Il vero amore non lascia tracce
Come la bruma non lascia sfregi
Sul verde cupo della collina
Così il mio corpo non lascia sfregi
Su di te e non lo farà mai.

Oltre le finestre nel buio
I bambini vengono, i bambini vanno
Come frecce senza bersaglio
Come manette fatte di neve.

Il vero amore non lascia tracce
Se tu e io siamo una cosa sola
Si perde nei nostri abbracci
Come stelle contro il sole
Come una foglia cadente può restare
Un momento nell’aria
Così come la tua testa sul mio petto
Così la mia mano sui tuoi capelli.

E molte notti resistono
Senza una luna, senza una stella
Così resisteremo noi
Quando uno dei due sarà via, lontano

(Leonard Cohen)

I bambini imparano ciò che vivono

Inviato da Melusina:

I bambini imparano ciò che vivono
di Doretj Law Nolte
 

Se il bambino vive nella critica,
impara a condannare.

Se vive nell’ostilità,
impara ad aggredire.

Se vive nell’ironia,
impara la timidezza.

Se vive nella vergogna
impara a sentirsi colpevole.

Se vive nella tolleranza
impara ad essere paziente.

Se vive nell’incoraggiamento,
impara la fiducia.

Se vive nella lealtà,
impara la giustizia.

Se vive nella disponibilità,
impara ad avere fede.

Se vive nell’approvazione,
impara ad accettarsi.

Se vive nell’accettazione e nell’amicizia,
impara a trovare l’amore nel mondo.

La sofferenza

La sofferenza – per quanto strano ti possa suonare – è il mezzo tramite cui esistiamo, in quanto è l’unico che ci rende consapevoli di esistere; e il ricordo della sofferenza nel passato ci è necessario come garanzia, come prova, che la nostra identità continua.

Oscar Wilde

La Crudeltà ha Cuore Umano

Questa poesia l’ha inviata Valeria D. A.:

La Crudeltà ha Cuore Umano
E Volto Umano la Gelosia
Il Terrore, l’Umana Forma Divina
E Veste Umana la Segretezza
La Veste Umana,
è Ferro forgiato
La Forma Umana,
un’incandescente Forgia
Il Volto Umano,
una Fornace sigillata
Il Cuore Umano,
la sua Gola famelica.

 William Blake

La freddezza razionale

Ha luogo quando il cuore , un tempo tumultuoso e invocante, si fa piatto, non reattivo, pronto a declinare ora nella depressione ora nella noia. E quando la tempesta emotiva si abbatte sul cuore, ormai arido perché mai irrigato, si comprime tutto con le difese impenetrabili approntate dalla buona educazione, dalle buone maniere, dal buon allenamento nella palestra gelida della razionalità.

Umberto Galimberti

Non chiederci la parola

Non chiederci la parola che squadri da ogni lato

l’animo nostro informe, e a lettere di fuoco

lo dichiari e risplenda come un croco

perduto in mezzo a un polveroso prato.

Ah l’uomo che se ne va sicuro,

agli altri ed a se stesso amico,

e l’ombra sua non cura che la canicola

stampa sopra  uno scalcinato muro!

Non domandarci la formula che mondi possa aprirti,

sì qualche storta sillaba e  secca come un ramo.

Codesto solo oggi possiamo dirti,

ciò che non siamo, ciò che non vogliamo.

Eugenio Montale

Sonetto XXXII

Lungo molti anni

A grande prezzo,

Viaggiando attraverso molti paesi,

Andai a vedere alte montagne

Andai a vedere oceani.

Soltanto non vidi

Dallo scalino della mia porta

La goccia di rugiada scintillante

Sulla spiga di grano.

Rabindranath Tagore

Spesso il male di vivere ho incontrato

Spesso il male di vivere ho incontrato:

era il rivo strozzato che gorgoglia,

era l’incartorciarsi della foglia

riarsa, era il cavallo stramazzato.

Bene non seppi, fuori del prodigio

che schiude la divina Indifferenza:

era la statua nella sonnolenza

del meriggio, e la nuvola, e il falco alto levato.

Eugenio Montale

L’Angelo

L’uomo non sia indegno dell’Angelo

la cui spada lo protegge

da quando lo generò quell’Amore

che muove il sole e le stelle

fino all’Ultimo Giorno in cui rimbomba

il tuono nella tromba.

Non lo trascini ai rossi lupanari

né ai palazzi che eresse la superbia

né alle taverne insensate.

Non si abbassi alla supplica

né all’obbrobrio del pianto

né all’illusoria speranza

né alle misere magie della paura

né al simulacro dell’istrione;

l’Altro lo osserva.

Ricordi che non sarà mai solo.

Nel clamore del giorno e nella notte

quell’incessante specchio è testimonio;

non ne incrini una lacrima il cristallo.

Signore, alla fine dei miei giorni sulla Terra

non abbia offeso l’Angelo.

Jorge Luis Borges

Il Male

Molto di quello che chiamiamo Male… può spesso essere convertito in bene modificando semplicemente la nostra intima sofferta attitudine da una di paura a una di lotta.

William James

Dioniso

Gli adulti che sono stati bambini non amati dovrebbero quanto prima seguire l’esempio di Dioniso il quale, secondo una versine della sua storia, non attese di essere abbandonato, ma fuggì dai suoi persecutori, si gettò in mare e, in una grotta sull’isola di Creta, trovò la protezione necessaria per il proprio sviluppo. Con questo intendo dire che non dovrebbero più permettere ai genitori di respingerli, ma dovrebbero compiere di propria iniziativa il primo passo verso l’indipendenza.

Peter Schellenbaum

Sul Femminile

Il Femminile però non appartiene solo alle donne, ma attraversa tutti. È l’accettazione del diverso, dello straniero, dell’umile, dell’abbandonato, del malato, del reprobo. È la capacità immaginativa, del lasciarsi andare, dell’accogliere e del perdere la posizione acquisita per lanciarsi in altro, del tuffarsi in un diverso mondo e modo di vivere. È anche l’intrigante, il bugiardo, lo svenevole e il malinconico che ci portiamo dentro. Tutte qualità che appartengono a quella parte essenziale del nostro inconscio che Jung ha definito Anima.

Gabriele La Porta

Amore e lussuria

Se ciò che chiamate amore è solo lussuria, quello è soltanto uno stato, che può estinguersi. L’amore, invece, non muore.

Joseph Campbell

Educazione emotiva

Oggi l’educazione emotiva è lasciata al caso e tutte le statistiche concordano nel segnalare la tendenza, nell’attuale generazione, ad avere un maggior numero di problemi emozionali rispetto a quelle precedenti. E questo perché oggi i giovanissimi sono più soli e più depressi, più rabbiosi e ribelli, più nervosi e impulsivi, più aggressivi e quindi impreparati alla vita, perché privi di quegli strumenti emotivi indispensabili per dare avvio a quei comportamenti quali l’autoconsapevolezza, l’autocontrollo, l’empatia, senza i quali saremo sì capaci di parlare, ma non di ascoltare, di risolvere i conflitti, di cooperare.

Umberto Galimberti

Depressione

Il senso di una depressione sta nel superamento di antichi progetti di vita che ci sono di ostacolo. Possiamo cadere nella depressione quando l’impulso verso la trasformazione si rende evidente e, al tempo stesso, gli antichi fardelli ci paralizzano. La depressione mira ad una nuova creazione. Non è forse vero che proprio le persone creative soffrono di fasi depressive quando l’energia vitale ristagna ed esse si sentono spente, tormentate, piene d’inquietudine e sensi di colpa.

Peter Schellenbaum

Anima Animae 32

Gentilissimi amici,

nuova puntata di Anima Animae, la mia trasmissione in onda su Cinquestelle tv tutti i giorni alle ore 20:45 circa tranne il martedì. Vi ringraziamo per la partecipazione che ci mostrate con la quantità e la qualità delle opere che ci state spedendo alla redazione di Cinquestelle TV. Spediteci, è importante, insieme alle vostre opere una liberatoria che ci autorizzi a presentarle a titolo gratuito. In questa puntata leggeremo e presenteremo il testo che abbiamo ricevuto da Nicolò Sorriga. Passeremo, poi, a “Cortigiane” di Giuseppe Scaraffia, ed. Mondadori,  Centauri. Mito e violenza maschile, di Luigi Zoja, ed. Laterza e “La bicicletta di mio padre” di Pierfranco Bruni, Pellegrini Editori.

Buona giornata!

CONTATTI

Indirizzo: Anima Animae – Cinquestelle Tv, via Alberto Cadlolo, 90 – 00136 – Roma

Anima Animae 31

Eccoci con una nuova puntata di Anima Animae, la mia trasmissione in onda su Cinquestelle tv tutti i giorni alle ore 20:45 circa tranne il martedì. Vi ringraziamo per la partecipazione che ci mostrate con la quantità e la qualità delle opere che ci state spedendo alla redazione di Cinquestelle TV. Spediteci, è importante, insieme alle vostre opere una liberatoria che ci autorizzi a presentarle a titolo gratuito. In questa puntata leggeremo e presenteremo i testi che abbiamo ricevuto da Francesca Rita Rombolà e da Sebastian Montero. Passeremo, poi, all’ultimo romanzo di Federico Moccia, “L’uomo che non voleva amare”, ed. Rizzoli. Concluderemo con le parole di Ginette Paris e del suo “La rinascita di Afrodite”, ed. Moretti & Vitali e con il testo di Antoine Fratini, Psicoanalisi sotto tiro. «Nuove streghe per nuovi inquisitori?»”. Buona giornata!

CONTATTI

Indirizzo: Anima Animae – Cinquestelle Tv, via Alberto Cadlolo, 90 – 00136 – Roma

Veniamo solo per sognare

Ascoltate, ascoltate, amiche e amici, il “forgiatore di canti”, Tochihuitzin Coyolchiuhqui (XIV-XV sec.), poeta azteco nato verso la fine del XIV secolo e morto verso la metà del secolo seguente, che cito da “La poesia del mondo. Lirica d’Occidente e d’Oriente”, a cura del grandissimo Giuseppe Conte, Parma, Ugo Guanda Editore, 2003. I nostri cuori divengono “fiori” con le sue parole sorprendenti…

Non è vero, non è vero,
che veniamo sulla terra per vivere!
Veniamo solo per dormire.
Veniamo solo per sognare.

Il nostro corpo è un fiore.
L’erba diventa verde in primavera,
così i nostri cuori si aprono
e sbocciano come fiori.

Alcuni aprono la corolla,
poi appassiscono.

Anima

Ciò che crea è Anima.

Plotino

Legami fusionali

È proprio l’insufficienza dei legami fusionali madre-bambino che spinge alcuni uomini alla ricerca di rapporti fusionali e simbiotici con le donne. I problemi inerenti alla relazione madre-bambino comportano una rappresentazione di sé vissuta come una sostituzione, un simulacro deludente del legame fusionale io-altro. E questo spiega perché i talenti non consolano Orfeo. La coscienza di questo inganno lo assegna all’ostinata ricerca dei legami fusionali quali unici e autentici.

Henry Thomas

Non amati

C’è un sentimento che i genitori non dovrebbero trascurare se si manifesta nei loro figli: la vergogna. La vergogna scaturisce laddove vi sono punti di conflitto tra individuo e società. Non amiamo ciò che ci fa vergognare: lo nascondiamo. Temiamo di essere disonorati, disprezzati e respinti. Ciò che è socialmente proibito suscita vergogna nell’individuo. Questa vergogna socialmente determinata  nonva confusa con il naturale pudore, la riservatezza  di cui talvolta abbiamo bisogno, la ricerca dell’intimità. Le persone che si vergognano spesso quando sono in presenza degli altri non sono libere, non si amano, tendono a identificarsi con figure di riferimento idealizzate, sono inclini alla depressione. La loro ferita è quella dei non amati.

Peter Schellenbaum

Persone

Quanto mi sento distante dalle persone quando sono con loro, e come le sento vicine quando sono lontane.

Kahlil Gibran