Quando prego per ottenere qualche cosa non sto pregando. Quando prego per niente, quella è la vera preghiera.
Meister Eckhart
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eh già, spesso confondiamo la preghiera con una sorta di richiesta di elemosina e ci dimentichiamo di dire grazie soprattutto quando non ve ne sono motivi apparenti—
poveri coloro che si ricordano di Dio solo nel momento del bisogno e non in quiello dell’abbondanza—
Attenti alla preghiera! Emerson ci mette in guardia: “le preghiere degli uomini sono una malattia della volontà e i credi una malattia dell’intelletto.”
Ma io, con Eckhart e, prima di lui, Paolo, credo (anzi, so… – alla Jung) che, quella della preghiera, è una ‘stimmung’, un’atmosfera che respiriamo (anche senza accorgercene) e che ci avvolge compenetrandoci.
Diciamo pure, quantisticamente: delle onde che cavalchiamo e che si sintonizzano ‘coerentemente’ con le nostre ‘onde’.
Nicola Perchiazzi
…poichè le stesse cose sono care agli dei ed odiose agli dei…
PREGHIERA
Greve nell’aria turgida di pianto
scandisco le note dell’Ave Maria
e come per un prodigioso incanto
si spegne in petto la malinconia.
“Ave Maria” il cuor dice sereno
e l’anima si scioglie alla preghiera,
“Benedetto il Frutto del Tuo Seno”
sussurra chi nella sua fede spera.
Quanta pace in semplici parole
quale valore lo spirito acquisisce
ed anche se non risplende il sole
l’anima tutta traluce e intenerisce.
E’ come se gli astri con le stelle
ti risplendessero nel profondo cuore
e, simili a tremule fiammelle,
ti sciogliessero dentro ogni dolore.
Preghiera, dolcissima preghiera,
di chi crede in tutto ciò che dice
che vede Iddio nell’ombra della sera
che segna con la mano e benedice.
Santoro Salvatore Armando
Novara (Ospedale Militare) 16.2.1966 – h. 21,30