La vita imita l’arte

La vita imita l’arte più che l’arte non imiti la vita… I Greci indovinarono questa verità con quel loro meraviglioso istinto artistico, e nella camera della sposa ergevano le statue di Ermete o di Apollo, affinché essa partorisse figli belli quanto le opere d’arte che fissava nei momenti di estasi e nei momenti d’angoscia. Essi sapevano che la vita non soltanto acquista dall’arte la spiritualità, la profondità del pensiero e del sentimento, il travaglio o la serenità dello spirito, ma ancora che può modellarsi perfino sulle linee e sui colori dell’arte e rispecchiare la dignità di Fidia o la grazia di Prassitele. Da ciò l’ostilità dei Greci contro il realismo. Essi erano avversi al realismo per ragioni puramente sociali. Sentivano che il realismo rende brutta la razza, e avevano perfettamente ragione.

Oscar Wilde

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Una Risposta

  1. L’Arte con la A maiuscola educa alla vita. E rende l’esistenza più profonda facendoci assaporare sfaccettature dell’esistere che altrimenti rimarrebbero estranee alla nostra percezione…

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