Forse la domanda da cui dovremmo partire è questa: “Quanto di me stesso metto in ciò che scrivo?” E la mia risposta è: “Metto la mia ragione, la cultura a cui appartengo, ma al contempo non posso, per così dire, controllare la mia nevrosi o ciò che potremmo definire delirio”.
Italo Calvino
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Buon pomeriggio, Gabriele caro. Resto in attesa di tue nuove. Con immenso affetto… bacissimi!
…non so quanto ci riesco , ma quando scrivo lascio aperta la porta del cuore e lascio “fluire” quello che da quella porta desidera vedere la luce e desidera dirmi chi sono in quel momento ……lascio l’uscio aperto a tutte le mie emozioni, alle mie amletiche domande, alle mie fragilità, ai miei sogni, alle mie trsistezze….e poi all’amore, che sia gioia o qualco’altro….ma mi piace parlare dell’amore per come lo vedo e lo vivo io!
Caro Luigi, scusa per la lunga attesa. Baci
Scusami tu, Gabriele caro ma se sono un po’ pressante è perché dovrei inviare tutto il materiale (compresa la tua prefazione) per la bozza. Spero tu possa capire…
Ti auguro una serata stellata. Baci.
In generale non scrivo, ma quando lo faccio, penso che da me riesca a evadere un buon 4 per certo, il resto è assolutamente:
INVIOLABILE E
SOPRATUTTO
MIO!!!
Perchè scrivere?
Scrivere è uno slancio dello spirito,uno spasmo dell’anima che chiede d’ essere ascoltata,
un desiderio di chiarezza all’interno d’una realtà tragica che tradisce il respiro del nostro esistere
Scrivere per illuminarela nudità d’un varco senza luce
baci baci baci
M.Allo