Secondo passo, ciò fa sì che la nostra sofferenza e la nostra psiche stessa divengano un problema generalmente culturale – c’è anche questo! Noi tutti siamo oppressi da una tirannia, causata da Era, che concerne la società. Non è solo questione del mio o del tuo matrimonio: il matrimonio è un archetipo e nell’archetipo sono insiti un dio o una dea, che causeranno sempre turbamenti. Così, si acquisisce una visione più ampia di che cosa sia il turbamento. E poi si apprendono gli schemi di questi turbamenti – il loro disegno, la traccia secondo cui i miti operano nella vita umana.
James Hillman
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…ed un passo a destra, caro Hillman, sul quale chiudere con la punta del piede sinistro che si trascina fino a raggiungere il destro, appresso un voilà e uno scuotimento di testa… dinanzi all’evidenza! 🙂
Le assicuro che “turbamento” è parola caduta in disgrazia all’esterno del cerchio, mentre è in disuso all’interno del medesimo, dove marito e moglie sono i contrari che non comunicano. Qualora comunicassero, previe minacce da parte di un Dio, lo farebbero seguendo lo schema 1 1 8, il quale prevede che uno dei due si dichiari incapace di intendere e di volere al fine di poter iniziare il processo di individuazione dell’altro dei due. E palla al centro, nello stesso punto in cui convergono frecce, saette, scarpe, piatti e altri suppellettili o armi bianche che dir si voglia, spuntate per quante volte sono state lanciate a vuoto.
Caro Hillman, decisamente e sinceramente è meglio ballare: che il matrimonio debba diventare un problema culturale per poter essere risolto, mi lascia basita come il mito del Kamasutra. Le assicuro che imparare a fare il caschè (!) allarga gli orizzonti molto di più!
Ma sì, sì, è vero… : che chiaccherona che sono! Suvvia, mio caro Hillman, concentriamoci…un due tre, un due tre, un due tre…