Allegria di naufraghi

E subito riprende
il viaggio
come
dopo il naufragio
un superstite
lupo di mare.
Giuseppe Ungaretti

Dio in terra…

Se Dio è sceso in terra, certo non è venuto per starci vicino.

Plotino

Anima: terapia

La terapia, o l’analisi, non è solo qualcosa che gli analisti fanno ai pazienti, essa è un processo che si svolge in modo intermittente nella nostra individuale esplorazione dell’anima, negli sforzi per capire le nostre complessità, negli attacchi critici, nelle prescrizioni e negli incoraggiamenti che rivolgiamo a noi stessi. Nella misura in cui siamo impegnati a fare anima, siamo tutti, ininterrottamente, in terapia.

James Hillman

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Anima Animae 12

Amiche e amici,

in questa puntata di Anima Animae, la mia trasmissione in onda su Cinquestelle tv tutti i giorni alle ore 20:45 circa tranne il martedì, sfoglieremo i baluginii di un’agenda settimanale straordinaria, che può a tutti gli effetti essere considerata un libro. Si tratta di “Riflessi dell’Anima – Agenda 2011”, ed. Self-Realization Fellowship, uno scrigno di sorprendenti e universali riflessioni di Paramahansa Yogananda, uno dei più grandi maestri spirituali dei nostri tempi, abbinate a delle meravigliose  immagini di grandi fotografi. Un’opera che permette di potersi “fermare”, magari solo per un attimo, nella nostra quotidianità e poter colloquiare con Psiche.

Una sera d’inverno

La tempesta copre il cielo di tenebra,
Sollevando vortici di neve;
Ora ulula come una belva,
Ora piange come un bambino,
Ora sul tetto decrepito
A un tratto fa rumoreggiare la paglia,
Ora, come un viandante in ritardo,
Bussa alla nostra finestra.

La nostra vecchia capanna
E’ triste e buia.
Perchè tu, mia vecchietta,
Te ne stai zitta presso la finestra ?
O forse dall’ululato della bufera
Amica mia, tu sei oppressa,
Oppure sonnecchi al ronzio
Del tuo fuso ?

Beviamo, amica mia buona
Della mia povera giovinezza,
Beviamo per il dolore; dov’è la coppa ?
Il cuore sarà più lieto.
Cantami la canzone della cincia
Che viveva cheta oltre il mare;
Cantami la canzone della fanciulla
Che al mattino andava a prendere l’acqua.

La tempesta copre il cielo di tenebra,
Sollevando vortici di neve;
Ora ulula come una belva,
Ora piange come un bambino.
Beviamo, amica mia buona
Della mia povera giovinezza,
Beviamo per il dolore; dov’è la coppa ?
Il cuore sarà più lieto

Aleksandr Puskin