Amore e immaginazione

L’amore rende molto importante l’immaginazione: è questa l’attitudine dell’amore. È il grande attivatore di Psiche: la fa levare dal sonno, con fantasie di gelosia, fantasie di poesia, fantasie di sessualità. Fantasie. L’ispirazione d’amore è più importante dei sentimenti d’amore. A volte penso che le persone si innamorino quando la loro immaginazione è morta, allo scopo di risvegliare l’immaginazione, e non a causa dell’altra persona. non sanno neppure chi sia l’altra persona. È per questo che l’amore è cieco, no? Ma la loro immaginazione improvvisamente è piena d’amore.

James Hillman

Pubblicità

Qui e ora significa non-mente

Non-mente vuol dire assenza di pensiero. E tu lo sai! Spesso ti accade: ci sono momenti, attimi brevissimi, che comunque esistono, in cui tu all’improvviso vedi che in te non si agita alcun pensiero, non affiora alcuna increspatura – quelli sono momenti in cui sei un Buddha! Devi semplicemente sintonizzarti di più con quei momenti, devi semplicemente scendere più in profondità in quei momenti, devi semplicemente cambiare la tua enfasi.

Osho

Il mito come terapia (2)

 Secondo passo, ciò fa sì che la nostra sofferenza e la nostra psiche stessa divengano un problema generalmente culturale – c’è anche questo! Noi tutti siamo oppressi da una tirannia, causata da Era, che concerne la società. Non è solo questione del mio o del tuo matrimonio: il matrimonio è un archetipo e nell’archetipo sono insiti un dio o una dea, che causeranno sempre turbamenti. Così, si acquisisce una visione più ampia di che cosa sia il turbamento. E poi si apprendono gli schemi di questi turbamenti – il loro disegno, la traccia secondo cui i miti operano nella vita umana.

James Hillman

Il mito come terapia

Il mito può avere un effetto terapeutico se riusciamo, intendo, a pensare miticamente. Diciamo così: se abbiamo una grande inquietudine, quello che gli psicologi chiamano “un problema”, il primo passo per uscire dal problema in oggetto c’è un mito. Allora comprendiamo che in questione non siamo solo noi come individui, non siamo noi personalmente e integralmente causa di quell’inquietudine. La mia non è una pura e semplice malattia personale: c’è anche un paradigma infinitamente più grande. È una faccenda mitica a operare in me. Ecco uno dei vantaggi del pensare in termini di mito. Rende meno individuale la psiche.

James Hillman

Vento del Nord

Vento del Nord, non mi vedi

stremato e vaneggiante d’amore?

Donami un soffio di Bathna,

spira su di me

e dille: “Piccola Bathna, alla mia anima

basta poco di te, o più ancora

del poco”.

Giami

Piangete, donne, e con voi pianga Amore

Piangete, donne, e con voi pianga Amore,

poi che non piange lui, che m’ha ferita

sì, che l’alma farà tosto partita

da questo corpo tormentato furore.

E, se mai da pietoso e gentil core

l’estrema voce altrui fu essaudita,

dapoi ch’io sarò morta e sepelita,

scrivere la cagion del mio dolore:

“Per amar molto ed esser poco amata

visse e morì infelice, ed or qui giace

la più fidel amante che sia stata.

Pregale, viator, riposo e pace,

ed impara da lei, sì mal trattata,

a non seguir un cor crudo e  fugace”.

Gaspara Stampa

A un’attesa così lunga

A un’attesa così lunga

preferirei

essere morta,

posare la testa

su fredda roccia.

 La nebbia d’autunno

che all’alba

nasconde le risaie,

svanisce presto.

Ma la mia ansia quando finirà?

Iwano Hime

MONDI A CONFRONTO – IL BAMBINO E IL CANE: LA MAGIA DI UN MONDO COMUNE

Il mondo immaginario del bambino è popolato da animali-amici e crescere con uno di loro nella realtà li responsabilizza e ne aumenta la socialità.
Progetto “Il bambino e il cane: la magia di un mondo in comune”
A cura di Maria Vittoria Tolazzi
A partire da gennaio 2011, una nuova proposta didattica arricchirà il programma della Casina di Raffaello con un ciclo di incontri che, si svolgeranno con cadenza mensile ogni ultimo sabato del mese, a partire dal 29 gennaio 2011. Il progetto metterà in prima piano il rapporto tra i bambini e i cani, e sarà indirizzato ai bambini compresi nella fascia d’età dai 6 agli 11 anni.
Momento della crescita particolarmente importante e ricco per motivazioni e stimoli offre l’opportunità di fornire ai bambini delle situazioni nuove in cui sperimentare le proprie capacità e delle opportunità di ampliare il numero delle variabili di risposta a seconda delle diverse situazioni.
Riappropriarsi del rapporto uomo-animale (che vede quest’ultimo come referenziale nei nostri confronti) costituisce la fase iniziale del recupero dell’empatia con gli altri animali e della sintonia con l’ambiente in cui viviamo, rientrare cioè nel nostro universo vitale.
Ha inoltre un grande valore educativo perchè insegna, attraverso l’accettazione dell’alterità dell’animale, a rispettare gli altri esseri umani, quale che sia la loro nazionalità, religione o appartenenza sociale.
Il cane, da sempre prezioso collaboratore e amico dell’uomo e portatore di un forte messaggio simbolico, catalizza facilmente l’attenzione dei bambini che sono aperti anche alla comunicazione non verbale. La loro propensione a toccare per “sentire” facilita il superamento di paure e timidezze di fronte a un essere diverso, e la disponibilità del cane a farsi accarezzare li asseconda .
Imparare a capire e farsi capire dal cane, animale così diffuso nel nostro territorio urbano e non, avrà quindi il duplice valore sociale di prevenire incidenti fra bambini e cani e imparare il rispetto per gli altri. Cominciare fin da ora a gestire il rapporto uomo-animale potrà avere importanti ripercussioni nelle future strategie sociali, per questo diviene estremamente importante un impegno in tal senso prima possibile, proprio a partire da questa fascia di età.
Esercitarsi nelle operazioni di accudimento del cane, quali spazzolarlo, dargli da bere, portarlo a spasso e farlo giocare, sviluppa nel bambino il senso di responsabilità e il rispetto dell’altro e delle regole sociali.
Le nuove capacità di relazionarsi influiranno positivamente sia in ambito scolastico che familiare.

Ogni incontro è strutturato in due parti:

1)approccio e osservazioni sui cani
La didattica, la cui metodologia varierà a seconda delle situazioni che si creeranno lavorando con i bambini avvalendosi della proiezione di filmati o diapositive, di materiale didattico (figure di cartone, disegni, fotografie) portato dagli esecutori del progetto o costruito sul posto insieme ai ragazzi, sarà imperniata sull’ osservazione dei comportamenti del cane, sulla ricerca di un giusto modo di comunicare con lui, sul confronto fra quello che si pensa prima e dopo aver conosciuto un “altro” (uomo o animale) o aver provato una esperienza nuova.

2)riflessione sulle proprie emozioni
La riflessione su quanto appreso durante l’incontro e l’espressione di quello che si è sentito nel contatto con il cane sarà introdotta da una breve storia o da una favola, il cui argomento varierà a seconda del tema della giornata. Il “maestro” che guiderà le riflessioni dei bambini in questa loro veste di piccoli filosofi, cambierà a seconda dell’incontro. Potrà appartenere a diversi settori professionali, dalla cinofilia alla pedagogia, dalla filosofia, al mondo dell’arte, dello spettacolo, e della letteratura, per trattare l’argomento dell’ alterità da più visuali possibili.
Questa è la parte innovativa del progetto: un nuovo approccio verso gli animali, il cane in particolare, proposto da persone provenienti da ambiti culturali che finora non si sono confrontati sull’argomento.

Informazioni

Ludoteca di Villa Borghese Casina di Raffaello in Piazza di Siena

Ogni ultimo sabato del mese

Dal 29 gennaio 2011 ore 16.00 presso la Casina di Raffaello

Prenotazione sul posto

Biglietto 5 euro

Durata dell’attività un’ora e mezza circa

Attività dai 6 anni compiuti in poi
per questa attività è prevista la presenza di 2 cani

Info 06.85.58.334

Patrocinio del Comune di Roma, Assessorato alle Politiche Culturali e della Comunicazione, CISI.

Lunga è la notte d’inverno

Lunga è la notte d’inverno, il sole tramonta fra

le Pleiadi e io sono là, bagnato, alla sua porta,

colpito dal desiderio dell’ingannatrice. No, non è amore

questo che mi ha mandato Afrodite, ma una freccia

angosciosa di fuoco.

Asclepiade di Samo

Niente è piu dolce dell’amore

Niente è più dolce dell’amore; ogni altra felicità viene dopo

al suo confronto perfino il miele sputo di bocca.

Così dice Nosside: ma chi da Afrodite non viene amato

non può sapere quali rose siano i suoi fiori.

Nosside di Locri

Domani

Mi ha lasciata

dicendo

che domani sarebbe

ritornato.

A casa sul pavimento

ho scritto tante volte: domani.

E all’alba i vicini

mi hanno chiesto: “Amica,

quando verrà il tuo domani?”

Domani, domani: ho perso

ogni speranza,

il mio amore

non tornerà.

Vidyapati

Dalle “Memorie di Adriano”

Tutta la vita, ero vissuto d’amore e d’accordo col mio corpo; avevo implicitamente contato sulla sua docilità, sulla sua forza. Quest’intima alleanza cominciava ad allentarsi; il mio corpo cessava d’operare d’accordo con la mia volontà, col mio spirito, con quella che bisogna  pure ch’io chiami, goffamente la mia anima; il compagno intelligente d’un tempo, ormai non era più che uno schiavo riluttante alla fatica. Il mio corpo aveva paura di me: sentivo continuamente nel petto la presenza oscura della paura, una morsa che non era ancora dolore, ma il primo passo in quel senso.

Marguerite Yourcenar

La vita ci bacia

La vita ci bacia su tutt’edue le guance

giorno e mattina,

ma ride delle nostre opere

la sera e all’alba.

Kahlil Gibran

“Addio”, stavo per dirti

“Addio”, stavo per dirti, ma poi torno indietro

e ritiro la mia parola e ti resto accanto.

Temo non meno la lontananza angosciosa

da te che la notte amara dell’Acheronte.

La tua luce è come quella del giorno, ma il giorno è muto

e tu invece mi rechi una parola più dolce del

canto delle Sirene; ad essa sono sospese

tutte quante le speranze della mia anima.

Paolo Silenziario

Sei venuta insperata

Sei venuta insperata al mio desiderio, hai stupito

e scosso l’immaginazione dentro il mio animo.

Tremo, e nel profondo il mio cuore è sconvolto

dall’assillo, il respiro soffocato dall’onde d’amore.

Salvami tu da questo naufragio in terraferma,

ti prego, salvami, e accoglimi dentro il tuo porto.

Macedonio

Se ami

Se ami, non mostrare mai un animo abbandonato,

distrutto, pieno di suppliche, fragile;

al contrario sii dignitoso, tieni alta la fronte,

e guarda con occhi avari. Così sono le donne:

fuggono gli uomini troppo superbi, ma si fanno beffe

di quelli che ispirano pena. L’amante perfetto

è chi sa mescolare entrambe le cose,

e nelle sue pene mette un po’ di fierezza.

Agazia Scolastico

L’uomo ed il ‘900: la riscoperta di Anima

Carissimi, oggi, 27 gennaio alle ore 18.00, vi aspetto al Palazzo della Rovere – Hotel Columbus, via della Conciliazione, 33 a Roma

Parlerò de “L’uomo ed il ‘900: la riscoperta di Anima”

L’incontro è organizzato dall’Accademia Angelica Costantiniana

INVITO 27 1 11

Quale gioia può mai avvincere

Quale gioia può mai avvincere

chi, incatenata da Amore,

 tutto il campo d’Amore vuol correre

e libera godere?

Più delle stelle nel cielo

sono i lutti che soffre l’amore.

Non li si può numerare:

quei pesi restano smisurati

non c’è nulla che possa avvicinarli:

meglio tacere.

La mia parte è piccola ma oh, se ne ho passate!

La vita mi fa orrore.

Hadewijch d’Anversa

Alla notte

Celebrerò la Notte madre degli dei e degli uomini,

la Notte, origine di tutto, che diremo anche Kypris.

Ascolta, o dea beata, che nell’ombra risplendi con

scintillio di stelle

e della quiete ti compiaci e dei placidi sonni profondi,

o gioioso piacere, o madre dei sogni, che di

vegliar ti diletti,

tu fai cessare gli affanni e porti la dolce fine dei mali,

tu doni il sonno, o amica di tutti, che nella notte

conduci i tuoi brillanti cavalli;

o incompiuta, che sei terrena e pur anche celeste

e danzando di nuovo ritorni alle tue aeree sedi,

tu mandi sotterra la luce e riprendi a fuggire

nell’Ade, ché la terribile Necessità tutto governa.

Ora, o Notte beata e felice, da tutti bramata,

o generosa, che delle nostre preghiere il suono

supplice ascolti,

benevola vieni e i notturni allontana.

Da “Inni Orfici”

Dalle “Memorie di Adriano”

Era giunto in quella fase dell’esistenza, variabile per ciascuno,  in cui l’essere umano si abbandona al suo demone o al suo genio, segue una legge misteriosa che gli ingiunge di distruggere o superare se stesso.

Marguerite Yourcenar

Partenza

Ho abbastanza visto. Ho incontrato ovunque la visione.

Ho abbastanza avuto. Frastuono di città, la sera, e sotto il sole, e sempre.

Ho abbastanza conosciuto. Le fermate della vita. – O Frastuoni e Visioni!

Parto per affetti e rumori nuovi!

Arthur Rimbaud

Sul potere delle donne

Il potere dell’uomo si è logorato non tanto per i processi dell’emancipazione femminile, ma soprattutto per il progressivo svuotamento del mito della potenza maschile. Inoltre, nel nostro mondo occidentale la società e le famiglie iperprotettive hanno decisamente favorito una dolce castrazione del maschio tradizionale, il quale felicemente delega alla donna responsabilità e ruoli da lui un tempo detenuti. La donna moderna, d’altra parte, è stata forse anche felice di impossessarsi di tale potere, ma spesso accade che un successo, se reiterato, si ritorce contro lo stesso vincitore. La trappola relazionale è ancora rappresentata dal fatto che dapprima la donna è gratificata da questa accentuata responsabilità decisionale, per poi nel tempo trovarsi a esserne profondamente disillusa e in difficoltà. 

Giorgio Nardone

Saluto all’alba

Guarda il giorno che nasce!

Poiché è la vita, la vera vita della vita.

Nel suo breve corso

Posano tutte le verità

e le ricchezze della sua esistenza:

La gioia della crescita,

La gloria dell’azione,

Lo splendore del compimento,

poiché ieri non è che un sogno,

E il domani soltanto una visione,

Ma il vivere bene oggi rende

Ogni giorno trascorso un sogno

di felicità

E ogni domani una visione di speranza.

Guarda perciò attentamente il giorno che nasce!

Questo è il saluto all’alba.

Kalidasa

L’idea di sicurezza

L’idea di sicurezza porta la morte nella vita. Per paura di influenzarti, non cammini sotto la pioggia. Per paura di farti male, non giochi o non fai alcuno sport. Per paura di cadere, non ti arrampichi su un albero. Per paura di morire, non scali una montagna. Per paura, paura, paura… continui a ritirarti i fronte alla vita.

Osho

Preghiera

La preghiera è un atto di concreta fluidificazione della volontà. Formulare l’idea e desiderarne la realizzazione è una preghiera.

Giuliano Kremmerz

Dio

Quando scegliamo il nostro dio, scegliamo

un modo di vedere l’universo.

Ci sono tante divinità.

Scegliamo la nostra.

Il dio che adoriamo

è il dio che ci meritiamo.

Joseph Campbell

Passione come delirio

La passione amorosa è delirio; ma il delirio non è poi così straordinario; tutti ne parlano e ormai non fa più paura. Enigmatica è semmai la perdita di delirio: dove porta?

Roland Barthes

L’amore ai tempi del colera

Fu l’anno dell’innamoramento accanito. Né lui né lei avevano vita per niente che non fosse pensare all’altro, per sognare l’altro, per aspettare le lettere con tanta ansia quanta ne avevano nel rispondere.

Gabriel Garcia Márquez

Amore e lussuria

Se ciò che chiamate Amore è solo lussuria, quello è soltanto uno stato, che può estinguersi. L’Amore, invece, non muore.

Joseph Campbell

Paura e amore

Paura e amore. – La paura ha contribuito più dell’amore al progresso della conoscenza generale relativa all’uomo: la paura infatti vuole indovinare chi è l’altro, che cosa può, che cosa vuole: ingannarsi in proposito sarebbe pericoloso e dannoso. Viceversa nell’amore c’è un segreto impulso a vedere nell’altro quante più bellezze possibili, e ad innalzarlo il più possibile: ingannarsi al riguardo sarebbe per l’amore un piacere e un vantaggio; e così fa.

Friedrich Nietzsche

Ombra

Tra il desiderio e lo spasimo

Tra la potenza e l’esistenza

Tra l’essenza e la rovina

Cade l’Ombra.

Thomas Stearns Eliot

Un desiderio nel cuore

“Da dove sono venuto, dove mi hai preso?”, chiese il piccolo a sua madre.

E lei, fra il pianto e il riso, stringendo il bambino al petto, rispose: “Amore mio, eri un desiderio nascosto nel mio cuore”.

Rabindranath Tagore

Poesia d’amore (1)

Matilda, nome di pianta o di pietra o di vino,

 di ciò che nasce dalla terra e dura,

parola nel cui aumento albeggia,

nella cui estate scoppia la luce dei limoni.

In questo nome crescon navigli di legno

circondati da sciami di fuoco azzurro marino,

e quelle lettere sono l’acqua di un fiume

che sfocia nel mio cuore calcinato.

Oh nome scoperto sotto un rampicante

come la porta d’una galleria sconosciuta

che comunica con la fragranza del mondo!

Oh invadimi con la tua bocca bruciante,

indagami, se vuoi, coi tuoi occhi notturni,

ma lasciami nel tuo nome navigare e dormire.

Pablo Neruda

Il mistero

Il mistero è la cosa più bella che possiamo sperimentare. E’ la fonte di ogni forma di arte e scienza. Chi non riesce a provare questa emozione e non sa stupirsi di niente, è come se fosse morto: i suoi occhi sono chiusi.

Albert Einstein

L’attenzione

L’attenzione è il sentiero conducente all’immortalità, la disattenzione è il sentiero della morte; gli attenti non muoiono, i disattenti sono già come morti.

Buddha

Anima dell’amato

Allo specchio che è l’anima dell’amato non apparirà il volto dell’amante, ma il simulacro del Dio che lo possiede e lo costituisce:  il suo volto e quello dell’amato ne saranno illuminati, come per un lampo venuto d’altrove, da un altro mondo, oltreumano. Amante e amato saranno così ricongiunti, non l’uno nell’altro, ma ciascuno nel suo luogo d’origine, verso il quale li ha incamminati la nostalgia.

Francesco Donfrancesco

Matrimonio

Se entri nel matrimonio con un programma,

scoprirai che non funziona.

Un matrimonio felice

consiste nel vivere insieme

con spirito innovativo,

nell’essere aperti,  nel non avere programmi.

E’ una caduta libera: tutto sta nel gestire

le novità man mano che arrivano.

Dovete galleggiare

come una goccia d’olio nel mare,

cavalcando le onde

con intelligenza e compassione.

Joseph Campbell

Unità perfetta

Il matrimonio è la ricostituzione

dell’androgino.

Se ti sposi soltanto per l’innamoramento

non durerà.

Devi sposarti anche a un altro livello

per la ricostituzione dell’androgino,

per costituire l’unità perfetta,

 maschio e femmina.

Joseph Campbell

Morbo della follia

Ci sono situazioni di gelosia che portano a una distruzione totale. […] Mi chiedo se questo tipo di gelosia non sia semplicemente la copertura, o il contenitore, di una follia più grande.

Rafael López-Pedraza

Risveglio

Quelli che non sentono questo Amore

trascinarli come un fiume,

quelli che non bevono l’alba

come una tazza di acqua sorgiva

o non fanno provvista di tramonto,

quelli che non vogliono cambiare

lasciateli dormire.

Jalal’uddin Rumi