Sono una persona “normale”…

Prof Gabriele, l’umanità si strugge nelle guerre, nella miseria, o per converso, nell’arricchimento.
Sono una persona normale che vive la quotidianità nella normalità, ma riconosco, e mi struggo anche io dal desiderio, di catturare un attimo di felicità nel sognare nel pensare ad un mondo vivente parallelo al mio che possa darmi ciò che nessun potrà darmi, perchè , forse, non ne sono capace

Seppur nella sua sofferenza che ammanta ma non nasconde la speranza, questo messaggio di Alfredo 1930, l’ho trovato così intenso che ho voluto condividerlo con voi, dandogli il risalto che merita. Quello di un post tutto per lui

Gabriele

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Ancora mi struggo

Ancora mi struggo per l’angoscia dei desideri,

Ancora l’anima mia ti desidera,

E nella tenebra dei ricordi

Ancora io rivedo il tuo volto…

Il tuo caro, indimenticabile volto,

Che è sempre, e ovunque, davanti a me,

Così inafferrabile, così immutato

Come una stella nel cielo notturno…

Fëdor I. Tjutcev

Della preghiera

Voi pregate nelle angustie e nel bisogno; ma io vorrei che pregaste anche nella gioia piena e nei giorni dell’abbondanza.  Poiché che altro è la preghiera se non l’espansione di voi stessi nell’etere vivente?

 Kahlil Gibran

Leeza Hooper

Io cerco di rappresentare cose vicino allo zero, parto da elementi semplici e poi strutturo la complessità. Sicuramente la parola arricchisce, e all’interno della composizione rappresenta il logos. Io concedo poco al pubblico e dubito di chi fornisce soluzioni preconfezionate. In un momento dominato dall’iperinformazione, dal molto contesto e dal poco senso, da una sintassi di potere o, peggio, dalla mancanza di sintassi, credo ci sia bisogno di concentrazione. La mia arte richiede sforzo e impegno e vorrei che spingesse a una riflessione epistemologica, a riconsiderare il rapporto con il vero.

Leeza Hooper