Mi fanno male le costole.
Il silenzio immenso
devasta le pareti del mio addome
e la paura di non vederti
squarcia il cuore.
Avara la luce
mi guarda le pupille…
Quando la vita sparirà
dalla mia casa
ricordati di chiudere la porta
poi getta la chiave
in una pozzanghera dopo la tempesta
….nel mare la ritroverei.(Teresa Marino)
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Struggenti versi! Questa poesia raggiunge l’ apice della sofferenza amorosa.
Grazie Prof . per il post.
Mi auguro che il potere della poesia possa contribuire a lavorare le tante “pietre grezze” che dure e immobili hanno difficoltà ad ascoltare il rumore della vita. Un abbraccio col cuore.
Cara Teresa, ricambio profondamente. Baci
E’ l’ultimo verso che infonde la speranza che niente è perduto: il mare – lo interpreto come Memoria Collettiva, Anima del mondo – conserva tutto!
Un abbraccio
(Provo a riscrivere il commento a questa lirica, prof…
Spero sia nelle sue mani il potere di moderare i post: sono bersaglio da tempo di “pirati”!)
E’ l’ultimo verso che mi infonde la speranza che niente è perduto: se è il mare – che interpreto come Memoria Collettiva, Anima del mondo – a custodire le chiavi…