Sarò da te
ma tu
non ci saraiVerrò a trovarti
ma tu
sarai partitaScalerò le rocce dei tuoi monti…
ma tu
starai cogliendo fiori nelle valliTi cercherò nel freddo della sera
ma tu
giocherai col fuoco d’un caminoCancellerai con la gomma della luna
i ricordi colorati del tuo amore
ma io
sarò da te… oltre te stessaTony Kospan
io, io io IO IOOOO
mi sentivo strillarti quando dicevo di amarti..
io io io IO IOOOOOOOO
quando l’impeto del mio amare te mi trascinava fuori da me
ora sento solo l’eco di un temporale tra i monti,
e il bagliore del fulmine nel grigio orizzonte di un mare di inverno
e mi sento così, svuotata
e così ricca
mt
Essere sempre altrove
Terra promessa, Paradiso smarrito
agli antipodi di un altro me:
come il nord e il sud
e l’est con l’ovest
il freddo e il caldo
la luna dimentica
mentre il sole sorge nell’altro emisfero…
Tony, in questo “sogno”, la PERSONA che “giunge a destinazione” e quella che non può trovarsi lì perchè è “già partita” sei sempre tu… ?
Grazieeeeeeeeeeeee Prof…
Mi ha fatto davvero felice aver la Sua attenzione per i miei modesti versi…
t.k.
No Valeria non sono io… è (era… sarà?) la persona oggetto dell’amore così vicina.. così lontana… così presente così assente…
Grazie per l’attenzione ed anche per la suggestiva interpretazione…
t.k.
Non devi ringraziarmi di nulla, caro t.k.
🙂
la luce di questa tua poesia, Tonyk, la reazione immediata avuta (mi hai fatto scriver di getto, tale impulsività mi è propria quando seguo la mia animuccia), mi ha fatto vedere così chiaro il mio ultimo innamoramento naufragato (?) eppure … eppure amor non smette, no, e anzi.. va oltre, e cosa serve??
in nuova ottica ci vedo il mito di Narciso.. così ben dipinto dal Merisi, questo IO dal sopra si affascina e si perde e si immege nel Sè sottostante, il passaggio di stato esige la morte apparente, e Narciso non muore (diviene fiore, in effetti) perchè cercare di innamorarsi di altri, senza prima esserlo di se stessi, esser pieni e completi.. e capaci di andare anche oltre, dove sei stato tu, anche se come un Eco il mio io reclamava vita e attenzione..
Eco poveretta non aveva compreso, struggendosi per altro si disperde e distrugge.. resta una Parola vuota di senso di Sè!
molte grazie, Tonyk, per avermi dato in pasto cibo così ricco.. torna la ricchezza, come vedi, nutri e pasci e mi vengon pure i brividi..
Ma quel cartone animato che avevi messo tempo fa come post con l’omino che portava il suo cuoricino in vetta alla montagna mi sembra adatto a questa poesia non lo trovo però…
Capperi Micaela… Grazie…
In effetti ritengo che una poesia… un dipinto… una musica… etc… una volta nati… non siano più di proprietà escluisiva dell’autore ma vivano di luce propria nella misura in cui siano capaci di dare emozioni…
Emozioni che saranno poi diverse a seconda della cultura… dello stato d’animo… della personalità di chi legge… vede… ascolta…
Le tue parole miu inducono a pubblicar qualche altra mia poesia…
Ciaoooooooo
complimenti …di cuore è bella la tua poesia….inconsueta…grazie tony…..cri
complimenti vivissimi… tony,,,,,cri
Complimenti Tony per questa bella poesia costruita sull’eco di emozioni alla ricerca di un amore apparentemente irraggiungibile poiché solo la forza dell’amore può sconfiggere qualsiasi ostacolo.
Grazie, ciao!
Anna