La solitudine è come una lente d’ingrandimento se sei solo e stai bene stai benissimo, se sei solo e stai male stai malissimo.
Giacomo Leopardi
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La solitudine è come una lente d’ingrandimento se sei solo e stai bene stai benissimo, se sei solo e stai male stai malissimo.
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in certi momenti vorrei essere l’unico umano sulla terra… poi non so come… non accontentandomi della mia… mi manca la stupidità degli altri.
SGUARDO
Vederti è un mondo che si apre in ciò che vibra dentro appena lo sguardo s’insinua nelle pieghe della tua pelle e afferra l’intenso gestire della profondità, che travolge spazi estesi dove ti spingi per rendere viva l’esistenza che riflette la tua luce!
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INSIEME
Immagino il tuo essere vicino mentre sono a guardare una scena che sempre si coglie in questa nostra vita, per quei momenti di noi che non riusciamo ad afferrare le sensazioni allacciate ai nostri corpi, che rendono vivo quel contatto custodito nel cuore che lo alimenta assorbendo il tempo nel suo rincorrerci per accorciare le distanze che separano!
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GUARDARE
Non lascio andare il pensiero senza proteggere il mio tenermi vicino alla fonte della vita, che si libera delle temute rapide immerse nel buio delle attese che rendono inespresso il libero scorrere del tempo!
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PERDERSI
Non si guardano i tramonti senza abbandonare la lontananza che trasporta il sentire fino a un punto sognato, lasciato ammantare da perdute ricerche che ti raggiungono impetuose, nell’ascolto del bisogno di afferrare contatti sommersi della vita!
Fiorella
Prof. un forte abbraccio. Baci! 🙂 🙂
ADORO…..Giacomo Leopardi!!!!
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ALLA LUNA (1820)
O graziosa luna, io mi rammento
Che, or volge l’anno, sovra questo colle
Io venia pien d’angoscia a rimirarti:
E tu pendevi allor su quella selva
Siccome or fai, che tutta la rischiari.
Ma nebuloso e tremulo dal pianto
Che mi sorgea sul ciglio, alle mie luci
Il tuo volto apparia, che travagliosa
Era mia vita: ed è, né cangia stile,
O mia diletta luna. E pur mi giova
La ricordanza, e il noverar l’etate
Del mio dolore. Oh come grato occorre
Nel tempo giovanil, quando ancor lungo
La speme e breve ha la memoria il corso,
Il rimembrar delle passate cose,
Ancor che triste, e che l’affanno duri!
G. Leopardi
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Molto bello questo aforisma di Leopardi. Afo anche il tuo è molto bello e testimonia che l’uomo è nato per vivere con i suoi simili… anche se di tanto in tanto la solitudine non fa male…
Fantastico pensiero… del sublime Giacomo…
Grazieeeeeeeeee
t.k.
(Prof, spero mi perdonerà se per una volta non svelo il perchè chi sa leggere va sempre in compagnia di chi sa scrivere… )
Questo è un antico appunto dell’ Innominato, il segreto dell’ uomo è vincere,ciò che ci insidia fra nascita e morte. Il resto è menzogna, che vuole apparire come realtà
Questo è il nocciolo, il tema dell’ appunto.
BISOGNA VINCERE ANCHE SE L’ OSTACOLO E’ L’ INELUTTABILE. CIO’ CHE IMPOSSIBILE ALL’ UOMO E’ POSSIBILE A DIO.
La sua storia, non finisce in questo SPAZIO di contenuto, proseguirà, ma non in questa notte…
Ecco l’ appunto !
I disperati sono coloro che veramente possono salvarsi, vincere, risorgere e fare della loro vita una creazione novella, un olocausto,conoscendo la legge promessa dal Paracleto, la legge del miracolo.
Essi non cercano alibi al proprio male, non vogliono codificazioni della loro caduta: sono disperati perchè incapaci di ingannare se stessi, o drogare se stessi.
In realtà essi ancora dispongono di un pensiero sano, che cerca la propria luce nell’ oscurità: cercano la fonte salvatrice del pensiero che pensa.
Perchè vi è un pensiero che non pensa, è il pensiero dominato dall’ ego razionale, anche se razionale e scentifico: il fomite vero della disperazione.
Fine. 1° tempo.
Ciao Beaaaa, sei forte, fragile e luminosa. Nel firmamento ci sono le stelle, in terra ci sei tu e i tuoi soavi fiori.
Non ci fare caso, sono un pescatore di pensieri sconosciuti…vecchi che non si addicono all’ uomo, cosiddetto moderno ed emancipato… .
Valerionaaa, sappi la tua poesia che hai scritto l’ ho infiltrata tra i miei appunti, perchè è stata scritta da te, e tu sei una donna splendida, solare e di alto rango.
Con te non si scherza ! Sei magica e il male non può nulla, un giorno mi confesserai dei miei peccati, grazie e ti mando un bacio.
Al contenuto di cui sopra, vorrei associare una preghiera, un mantra da meditare. PER CHI CREDE…. .:
SE LA FERITA TI DUOLE, LUI E’ IL MEDICO.
SE LA FEBBRE TI BRUCIA, LUI E’ LA FONTE
SE L’ INIQUITA’ TI PERSEGUITA, LUI E’ LA GIUSTIZIA.
SE LA DEBOLEZZA TI ESTENUA, LUI E’ LA FORZA.
SE LA MORTE TI SPAVENTA, LUI E’ LA VITA.
SE IL CIELO TI ATTRAE, LUI E’ LA VIA.
SE IL BUIO TI SOMMERGE, LUI E’ LA LUCE.
SE LA FAME TI CONSUMA, LUI E’ IL CIBO.
SANTO- AMBROGIO.
SE LA VITA E’ DOLORE, LUI E’ L’ AMORE
SE LA MALATTIA TI INDEBOLISCE, LUI E’ LA GUARIGIONE.
SE L’ OZIO TI AFFLIGGE, LUI E’ L’ AZIONE.
SE LA LUSSURIA TI DOMINA, LUI E’ LA LIBERAZIONE,
SE LA PAURA TI TORMENTA, LUI E’ IL CORAGGIO.
SE LA DISPERAZIONE TI TRAVOLGE, LUI E’ LA SPERANZA
SE LA TRISTEZZA TI SCHIACCIA , LUI E’ LA GIOIA.
SE IL TUO DESTINO E’ DIFFICILE, LUI E’ LA VITTORIA.
Questo pezzo è dell’ Innominato. Valeriona, come si scrive ? M. T. I
Rafeluzzu, innominato sarebbe luiggggione, faccio l’ appunto, sennò, non lo capisci. Rido !
Radiosa giornata!
Fiorella :
🙂
Prof. se a lei piace Zucchero……buon ascolto!
Abbracci circolari magici! =^:^=
Fiorella
🙂 🙂
Magnifico Leopardi! Stupenda la solitudine quando e’ costruttiva. Puo’ essere deleteria quando per vari motivi si e’ isolati o abbandonati oppure quando non si riescono a superare i periodi difficili e critici della vita.
Non so la provenienza del detto: “Anche la regina ha bisogno della vicina”. Lo sentii dire da una saggia e simpatica signora quando ero giovanissima. Mi sembra che non faccia una grinza.
Caro Mister T. ,
ti ricopio anche io questa volta tra i miei appunti! Se ti scrivo poche righe è perchè mi hai lasciato ben poco da dire se non un grazie sentito. Ricordati di salutarmi Zanna! 😀
Un abbraccio
Carissimo Luiggggione del mio saracino ribelle guerriero cuore, forse solo io riesco a penetrare nei meandri della tua bellissima amorevole/erudita/poetica bell’anima….
San Raffaele Arcangelo
SE CERCHI E SCOPRI DIO DENTRO TE STESSO SAPPI CHE TU STESSO SEI DIO
Carissimo Luiggggione, non credere che quelle mie precedenti parole siano fesserie, ti prego solo di non fatti ingannare da quello che le apparenze ti induce a pensare, perché mi furono rivelate personalmente
2000 anni fa, direttamente dalla maestosa entità nota come il V.M Gesù che accolse in un frammento l’indefinibile entità, il Logos Solare che da qui chiamiamo Cristo.
” ….. Gesù che accolse in un frammento l’indefinibile entità, il Logos Solare che da qui chiamiamo Cristo”.
Caro Raf, sono d’ accordo e condivido, ciò che hai scritto, su Gesù.
PERO’ NON DIRMI CHE. SE SCOPRO…, DENTRO … , SONO DIO.
ATTENZIONE !
GLI INIZIATI, I SANTI, I CONSACRATI AL LOGOS, I VERI ASCETI D’ ORIENTE E D’ OCCIDENTE HANNO TROVATO, DENTRO LA LORO INTERIORITA’, – UN SEGRETO CHE ESSI SOLI CONOSCO – L’ IMMAGINE E LA REALTA’ DEL DIVINO, MA NON ERANO IL DIVINO.
A ME INTERESSA, CARO RAFFAELE, ESSERE SANO E FORTE COL PENSIERO.
SE NOI DICIAMO CHE SIAMO DIO, CI APRIAMO A FANTASIE, PER NON DIRE ALTRO…. .NOI SIAMO GENERATI DA LUI.
SE LO CONOSCI, E’ IL SOGNO PIU’ DIFFICILE, MA TANTO CERCATO E MAI RAGGIUNTO. E’ UN’ ESPERIENZA SUPERIORE DELL’ ANIMA.. NEI TUOI SCRITTI LO HAI DETTO.
COL PENSIERO ATTUALE, CONOSCIAMO LA CADUTA DEL NOSTRO IO SPIRITUALE, LA MORTE E IL DOLORE CONTINUO, PER MANCANZA DI LUCE NELL’ ANIMA.
VADO A FARE LA SPESA…. . UN ABBRACCIO. LUIGGGGGIIIIIOOOONE.
Carissimo Luiggione del mio cuore,
scusandomi con la tua preziosa persona, forse, solo per un momento hai dimenticato un piccolo ma grandioso celato particolare, L’ASPETTO UNITARIO DI TUTTE LE COSE
Poi, come ho sempre detto, non pensare che questo cercare e questo riscoprire che conduce a quella più grandiosa divina indefinibile consapevolezza avvenga dall’oggi al domani, ma solo dopo MILIARDI DI ESISTENZE SU QUESTO E SU ALTRI UNIVERSI. Il terreno deve essere ben preparato per accogliere la divina sementa che farà nascere quell’albero della conoscenza, come anche del bene e del male, della vita e della morte. E’ la via della Pistis Sophia, della sapienza tanto decantata ricercata e ritrovata in ogni tempo.
Caro Raffffele, adesso mi hai acceso il cuore e il fuoco. Un abbraccio e meriti un regalo per Natale.
Stai zitto, non dirmi nulla, nemmeno grazie.
Il grazie come il saluto è sempre doverosso Carissimo Luigggione del mio cuore…