Ho più pena di coloro che sognano il probabile, il legittimo e la cosa vicina di quanta non ne abbia di quelli che vaneggiano sul distante e sulle cose estranee. Quelli che sognano in grande, o sono pazzi e credono in quello che sognano e sono felici, o sono semplici vaneggiatori, per i quali il vaneggiamento è una musica dell anima che li culla senza dir loro niente. Ma per colui che sogna il possibile esiste la possibilità reale di una vera e propria disillusione. Può non pesarmi molto aver smesso di essere imperatore romano, ma mi può far male non avere mai parlato alla sartina che verso le nove, svolta sempre l’angolo sulla destra. Il sogno che ci promette l’impossibile già per se stesso ci priva di se, ma il sogno che ci promette il possibile si intromette nella vita stessa e ad essa delega la propria soluzione. L’uno vive esclusivo e indipendente; l’altro sottomesso alle contingenze di ciò che accade.
Fernando Pessoa
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Quando si sogna, bisogna sognare in grande!
Carissimo Prof.Gabriele,
penso che bastano queste sole parole :
Può non pesarmi molto aver smesso di essere imperatore romano, ma mi può far male non avere mai parlato alla sartina che verso le nove, svolta sempre l’angolo sulla destra.
Non bisogna mai smettere di sognare…anche ad occhi aperti! I sogni sono lo stimolo necessario l’Anima e….le mete del cuore.
Anche nella disperazione, non bisogna smettere di credere nei nostri sogni…
Siamo “pazzi” ma siamo felici…
Andrea, fammi capire !
Ci sono due tipi di sogno : quelli nel sonno e quelli da svegli.
Tu a quale ti referisci ? Penso a quello da ” Vivo “, però visti i tempi, non si sa mai….. Ahahahah !.
Con affetto, Luigi Innominato.
Bea condivido pienamente il tuo pensiero. Il sogno è ossigeno per la vita…è la nostra “polvere magica” che permette di oltrepassare muri troppo alti; di aprire cancelli serrati dalla ruggune e dal tempo; di riscoprire in una goccia di lacrima il sole.
Il sogno è per la realtà come la terra per il seme, come il lavoro del contadino per la raccolta: aiuta a far nascere cose reali più belle, più colorate e saporite.
Carissimo Luigggggione, sommandomi ai tui pensieri, aggiungo: Se poi si considera che siamo dentro un sogno che da qui chiamiamo realtà, (virtuale) è ancora peggio. 😉
Mi riferisco soprattutto a quelli da vivo, caro innominato! Ma anche quando si sogna nel sonno è bene sognare in grande!
Anche io condivido il pensiero di Beatrice, senza i sogni, senza obiettivi è impossibile oltrepassare gli ostacoli che incontriamo quotidianamente lungo il nostro percorso! Chi non sogna, chi non ha sogni, chi non nutre e combatte per i propri sogni è un uomo morto!
Socrate era assai povero, non combatteva per nessun sogno e per nessuna gloria, ma era più vivo e più sveglio degli altri, cercava solo di risvegliare la coscienza nei giovani futuri uomini.
Se poi pensiamo alla semplice nuda e povera sorella morte allora tutti i sogni di questo mondo svaniscono e si dissolvono nel nulla. Non è tanto realizzare i propri sogni quanto invece un mezzo, un catalizzatore che attraverso l’immaginario cristallizzante risvegli la propria coscienza interiore che dorme anche di giorno.
Amici e Amiche,
è bello sapere che non sono la sola “folle” che crede ancora nei sogni e nel loro potere “salvifico”..
un abbraccio a tutti
Carissimo Andrea
chi riesce a controllare nel sonno i propri sogni è patrone sia della sua vita che della sua morte (che morte non è) ma a condizione che il sogno sia CONSAPEVOLE. (lucido). Ma quando il sogno diventa consapevole; non è un sogno, ma un vero VOLO COSCIENTE NEI SACRI REAMI DEI VERI REALI MONDI SUPERIORI O SPRASENSIBILI. Più questa indefinibile/inesprimibile esperienza (che non è solo onirica) si manifesta e si sperimenta con sempre maggiore consapevolezza, più da quella più grande radiale prospettiva questa nostra realtà diventa da sogno e si percepisce appunto come VIRTUALE, ILLUSORIA, TRANSITORIA, DI PASSAGGIO ANCHE SE E’ ASSAI NECESSARIA per ogni crescita esperenziale che prima o poi conduce la coscienza al risveglio della celata divina natura esserica/spirituale dell’essere.
Beatrice sono d’accordo per le mete del cuore ed anche per gli altri desideri e sognare aiuta a superare la disperazione e i momenti tristi, di depressione , di difficoltà… aiuta a guarire dalle malattie, anche quelle fisiche…
Un abbraccio
Credo di non sapere ancora il perchè leggo i post del professore Gabriele a due a due: in uno cerco la chiave dell’altro, che fa da ispirazione… Anche questa volta Hillman apre Pessoa, che mi ispira… Stanotte mi prolungo, prof, ti avviso!
Ho avuto tre buone ragioni per dimenticare come si sta al mondo… dei sogni. La prima si chiama F., la seconda V., la terza G.
La prima buona ragione per dimenticare come si sogna, F. , mi ha insegnato che è davvero insensato immaginare le stelle piccole e lontane. Se avessi messo più entusiasmo nella mia vita, sarebbe bastato quello secondo lei, le avrei viste come lei le vede: a misura di bambina e per giunta parlanti.
La seconda buona ragione, per cui mi sono sentita una dilettante in materia di sogni, si chiama V. , la quale un bel giorno, quello stesso in cui mi ha coinvolta mio malgrado in una “caccia al bimbo-sapiens”, mi ha fatto conoscere il mondo immaginifico che prospera all’insaputa degli umani sotto il tavolo di una pizzeria… Non mi ha fatto sentire all’altezza di quel sogno nemmeno ripassare tutti i versi degli animali. Quello che quel giorno V. è riuscita a far fare ad una tartaruga indigena è davvero impossibile per me scimmiottarlo qui, su due misere e insufficienti gambe.
V. è stata, tra le altre cose, quando “non erano ancora distinte da lei”, una Signora gatta con i baffi, le fusa tipiche e tipiche arrampicate libere sugli alberi. Tra parentesi, lo è ancora – una gatta – quando non me ne accorgo: infatti si disegna sotto le mentite spoglie di un gatto. Suppongo…
Non vedevo più, da molto tempo ormai, un arcobaleno dopo un temporale che è arrivata G. , la terza ragione per cui ho definitivamente rinunciato a fare i castelli di carta, nel senso letterale del termine.
G. , che ha una manualità fuori dal comune a rendere possibili i suoi pensieri con carta, forbici e colla, mi ha fatto desistere dalla tentazione di darle consigli su cosa appiccicare al muro.
Ora mi limito a seguirle e ad osservarle, quelle 3 buone ragioni per non sognare. Le uniche cose che sono riuscita a copiare da loro le ho racchiuse in 3 libri. Le tre parti di me che non sono riuscita ad armonizzare dentro di me, ora vivono all’esterno di me e rendono la mia vita un sogno vero e perpetuo, che non vuole cambiare il mondo perchè vorrebbe prima capirlo. E’ solo che i sogni riescono ad avere vita propria soltanto in un cassetto e so già che il giorno in cui usciranno da lì morirò di solitudine.
Ma ho avuto tre buone ragioni per dimenticare come si fa a sognare a questa latitudine e ne ho altrettante per ricordarmene.
Anch’io in un post cerco una connessione con l’altro.
Stupende le tue ragioni per dimenticare… stupendi reali sogni Valeria.
Buonanotte e buon giorno
Caro Raffaele, proprio ieri, mi sono ritrovato CASUALMENTE tra le mani, un libro di Jodorowsky, ed ho riletto alcuni pensieri riguardanti il sogno lucido nelle tecniche di Castaneda e di un francese che per cognome aveva Saint-Denis!
Leggo dunque il tuo post come una splendida sincronicità!
Prendo e porto a casa… , Pietro! 🙂 Grazie!
Ciao
Un bacio a Bea e a quanti credono nei sogni ad occhi aperti. Quindi so che ti piacerà questo scorcio di …Coelho: Tutto l’universo cospira affinché chi lo desidera con tutto sé stesso possa riuscire a realizzare i propri sogni.
E’ proprio così Carissimo Andrea, nulla accade per caso, e nulla è lasciato al mero caso, neanche una foglia, un capello che cade o una mosca che ci gironzola attorno. Più acutizziamo le nostre attenzioni, più capiamo i nessi ed i coinvolgimenti che le sincronicità ci proiettano come un libro aperto, ma che è scritto con un linguaggio simbolico che solo l’intuitivo cuore può leggere.
In quando alle OOBE è stata praticata in ogni tempo, così come nelle antiche scuole misteriche fino ad i nostri tempi. Durante la guerra fredda celatamente queste ricerche sono state massimizzate ed ancora ci sono delle scuole (finanziate dal connubio governo – militari) dove si cerca di sviluppare su certi individui sia LA TELEOSSERVAZIONI A DISTANZA SIA LA PROIEZIONE DEL PENSIERO A DISTANZA, sia lo SDOPPIAMENTO CONTROLLATO, SIA LA BILOCAZIONE, SIA ALTRE COSETTE…… (tipo la proiezione olografica delle apparizione Mariane)
Sognare non costa nulla, ma ti può dare tanto…
Per rendere reale un sogno basta la volontà…
Sognare è come vivere una realtà ancora da realizzare…
Una vita senza sogni è una vita senza speranze…
I sogni sono l’anima della nostra vita… privarsene sarebbe come non amarla…
Ciao
Anna
Valeria dolcissima amica un grosso grosso bacio anche a te……
ormai mi conosci bene……ma ne sono davvero felice!!!!
Grazie anche perchè il libro da cui è tratto è forse il mio preferito tra quelli di Paulo.
Ci sono sogni potenti come quelli che possono avere i bambini, ma per sognare così ci vuole un rigore che solo i bambini possiedono. Tutto il resto è aria.
mi scuso per il precedente commento inappropriato in quanto tuttalpiù potevo farlo a titolo d’opinione personale