Non vivere su questa terra
come un estraneo
o come un sognatore vagabondo.
Vivi in questo mondo
come nella casa di tuo padre
credi al grano, alla terra, al mare,
ma prima di tutto credi all’uomo.
Ama le nuvole, le macchine, i libri,
ma prima di tutto ama l’uomo.
Senti la tristezza del ramo che secca,
dell’astro che si spegne,
dell’animale ferito che rantola,
ma prima di tutto senti la tristezza
e il dolore dell’uomo.
Ti diano gioia tutti i beni della terra;
l’ombra e la luce ti diano gioia,
ma soprattutto, a piene mani,
ti dia gioia l’uomo!
Nazim Hikmet
Filed under: Amore, Poesia | Tagged: animale, astro, gioia, grano, libri, Luce, macchine, mare, Nazim Hikmet, Nuvole, Ombra, padre, ramo, Terra, Uomo, vagabondo |
Caro Gabriele,
ti ringraziamo per queste poesie come quella di Hikmet.
Una poesia dal linguaggio universale, che pone al centro di tutto ” l’Amore fraterno”. Per un mondo migliore… questo è l’obiettivo che ogni essere umano deve prefiggersi. Dal singolo deve partire il CAMBIAMENTO! Per questo scopo siamo stati EMANATI dall’ALTISSIMO. Fino a quando l’essere umano fonderà il mondo sulla cultura del profitto tutto questo non potrà avvenire.
UN ABBRACCIO
Ignazio
Abbracci circolari per te, caro Ignazio!
Bellissima e profondissma…
Grazie…
t.k.