Sono morto come minerale e come pianta sorto.
Sono morto come pianta e ancora risorto come animale.
Sono morto come animale e risorto come uomo.
Perché temere allora di divenire meno morendo?
Ancora una volta morirò come uomo.
Per risorgere come un angelo perfetto dalla testa
alla punta dei piedi.
Ed ancora quando da angelo soffrirò la dissoluzione
Io muterò in ciò che supera l’umano concetto.
Mevlana Jalaluddin Rumi
Filed under: Poesia, Sophia | Tagged: Angelo, animale, dissoluzione, Mevlana Jalaluddin Rumi, minerale, morto, Mutazione, pianta, risorgere, Uomo |
Professore, qualche giorno fa ho postato sul mio blog http://andrewdistefano.blogspot.com/
alcune frasi di Alessandro Bausani, che hanno per tema gli scritti di Rumi, che sembrano accordarsi con l’argomento!
“ …un’altra ragione spiega perché tanto ci commuovono e ci piacciono le cose del mondo e i fiori di primavera, le rocce lucenti e gli animali che pascolano nei prati. È l’evoluzione, l’antico concetto di evoluzione mistica spesso ripetuto da Gialal ad-Din anche nel Canzoniere. L’uomo è stato un tempo minerale, pianta, animale, e, quindi ragiona il mistico, è destinato a continuare tale evoluzione, dopo la sua morte come uomo, su piani sempre più alti”
Alessandro Bausani
La “siderurgia” dell’Uomo Hermes: da ferro congiunto al minerale, a Uomo Alato Saggio che trascende le categorie del mondo minerale, il mondo vegetale e il mondo degli umani per poter cogliere l’Idea…
Questo processo è importante per raggiungere l’interezza, la conoscenza del sè, che è armonia tra sè interiore e sè esteriore attraverso la partecipazione con il Cosmo intero: fino al raggiungimento dell’Essenza, del Divino!
Il reale non muore l’irreale non è mai esistito. Immagina un grande palazzo che crolla, alcune stanze sono in rovina altre intatte. Ma è possibile parlare dello spazio come in rovina o intatto?
E’ solo la struttura e la gente che ci viveva che hanno sofferto. Nulla è successo allo spazio stesso. Similmente, nulla succede alla vita quando le forme scompaiono ed i nomi sono cancellati.
Il gioielliere fonde vecchi gioielli per farne dei nuovi. Una volta che sai che la morte accade al corpo e non a te, puoi osservare il tuo corpo che se ne va come un indumento smesso. Il tuo vero se è senza tempo al di là di nascita e morte. Il corpo sopravviverà sino a che è necessario, non è importante che viva a lungo…
Maharaji
”Quello che il bruco chiama fine del mondo,
il resto del mondo lo chiama farfalla”.
Lao Tzu
Carissimo Alessandra,
il resto del mondo lo chiama “farfalla” perchè ha scordato e vuole scordare che attraverso la santa sorella morte anche la farfalla sarà di nuovo bruco, finchè non si risveglia con la consapevolezza della sua unitaria divina natura.
Scusami Carissima Alessandra se ho mischiato erroneamente l’eterno maschile con l’eterno femminile, perché penso che nell’immenso eterno amore, ogni attrattiva affine divina polare duale manifestazione prima o poi viene elevata alla sua vera divina unità.
Carissima Valeria,
oltre a quella santa trasformazione mercuriale dal piombo all’oro fino alla luce diamantina, la vera storia evolutiva di ogni espansa manifestazione dell’UNO CREATORE che cristallizza in suo divino pensiero in una infinita armonia di suonim c’è tantissima verità dietro queste poche parole. E’ la danza cosmica della vita biologica (ci sono altri universi in cui il ciclo vitale si esprime e passa per altri stadi e per altre forme) che passa per l’evoluzione della forma, dalla più grossolana alla più sempre raffinata fino a diventare luce coscienza cosmica.
In questa nostra densità di universo tutto passa per questa evoluzione embrionale che dal minerale, dal vegetale, dall’animale all’uomo, all’super uomo agli dei arriva alla fine a ri-fondersi con il tutto da cui fu generato come coscienza individualizzata co-creante.
Non pensare che la madre Terra sia solo terra, ma un’entità vibrazionale viva che ha una sua propria coscienza evolutiva, certo raportabile solo ad un livello planetario. Lo stesso simbolismo archetipico di quando spesso parliamo di Logos Solare e lo identifichiamo con il Cristo.
Tantissimi sono i piani di coscienza immersi negli elementi della natura… perché in ogni particella di energia informata (cristallizzata c’è la divina coscienza cosmica) questa è l’alchimia di tantissimi saggi ricercatori, che conoscevano quel processo trasformativo che può essere attivato attraverso il pensiero creativo. Certo da fuori, agli occhio dei profani e de non coniscitori, sembrava magia, ma tutto ha una sua celata legge che risponde al richiamo del pensiero consapevole o inconsapevole……
Credimi , siamo veramente passati per quell’esperienza evolutiva espressa attraverso queste poche sante sagge veritiere parole di Mevlana Jalaluddin Rumi.
caro raffarfalla …
con questa storia stai andando di fiore in fiore…Alessandra, Valeria, modeschtamente Io.., Malì (dov’è tornava martedì?!), enzomma più che astronauta tu sei un fiorinauta di pulzelle ..eppoi sfotti…sfarfallatore!!!!!!!!!(Totò-docet)
Caro Raffaele,
sono ancora dell’Idea presuntuosa che potrei, immergendomi in quel mare degli archetipi che ci domina, impare la loro lingua e anche a loro trasmettere l’unica verità essenziale per cui valga la pena di vivere e morire in questo come in altri mondi dell’universo: tutto cambia! Lo sa anche la polvere!
Carissima Map,
Grazie per avermi identificato come una farfalla, anche se un po’ sbullonata. Perché quello strano volo armonico o distonico, che da fuori viene visto come sfarfallio, non ricerca solo antiche affini profumati rari fiori, ma anche antichi immortali amici del cuore. Anche se individualizzato in una forma appropriata, la mia, in qualche modo è quell’impersonale ricerca interiore armonica/intuitiva che si basa sulle affini vibrazioni interiori e non sulle sole apparenze.
Ultima Voce (Arturo Tafuri)
E’ questa la tua voce ultima, il canto
breve del cigno che s’abbatte e muore,
anima che provasti ogni dolore,
cuor che cadesti da’ suoi colpi affranto.
Speravi tu nell’età tua migliore
il dolce riso della gioia, e intanto
su te scese una larga onda di pianto
che offuscò di quel riso ogni bagliore.
Or poserai nell’ombra, oscuro vate;
e ripensando al tuo tempo trascorso,
senti che il sogno del tuo cor fu vano:
Senti che vane furon le sudate
carte, e dell’opra tua provi rimorso,
come d’un fallo puerile e insano.
(… Segue la dissoluzione e il mutamento in ciò che supera l’umano concetto di fallo!)
per il mio grandioso Cigno….
ORAZIO che ci ha lasciato tanti segni, tanti simbolismi, tante sfumature tante cose che il mio essere doveva percepire per capire.
ORAZIO che con un semplice ma profondo sorriso, ha riacceso quel fuoco nell’anima e nel cuore. Quel cuore che a volte sa intuire e ogni tanto frammenti d’atavica memoria passata, arrivano alla mente risvegliano la coscienza e molte cose diventano più chiare, più intuibili, più percettibili meno soprasensibili e quasi visibili come confortanti e appaganti risposte che illuminano quel sentiero oscuro e meraviglioso che è la vita.
ORAZIO che ho ritrovato, che ho riscoperto sotto altre sembianze, di luce d’amore e d’immensa saggezza, che erano celate, impensabili inimmaginabili al mio essere che lo aveva visto nascere quel Meraviglioso Cigno di 4.5 kg.
ORAZIO che cresceva in bellezza fino ai suoi gloriosi e possenti 20 anni quel meraviglioso sorridente, scherzoso, burlone e Macistone, amato e cercato da tanti, forte come un toro, coraggioso come un leone, dal cuore d’oro che mostrava apertamente in tante occasioni.
ORAZIO che con un semplice ma profondo sorriso, come un sole penetrava e riscaldava in cuore di tanti.
ORAZIO che sapeva già il suo destino, da, quando aveva 10 anni. Sapeva già di quelle mani disattende, negligenti ed incompetenti che si credono luminari e che sono stati la causa maggiore del suo viaggio finale. ORAZIO che volutamente anche soffrendo nel silenzio, si era celato a tutti compreso ai suoi cari.
ORAZIO che come un assai grandioso forte nobile guerriero, prima che il suo cuore ri-volasse, prima che il suo grandioso cuore si spezzasse e ci lasciasse, raccolse le sue ultime necessarie forze, per pronunciare una sola parola, un solo suono, una sola melodia, l’indefinibile canto del cigno prima di morire “MAMMA DI VOGLIO BENE.”
A Raffaele e a Mister T.(… ringraziandovi per le emozioni che avete resuscitato in me : sull’orlo della furia e nel cerchio della pace! Mi fermo per un po’ di giorni!)
Innocenza (Salvatore Toma)
La morte ghermisce
ma forse è innocente
si muove senza malizia
perciò di innocenti
a volte si nutre
come di premure un malato.
Forse la morte è innocente
la sbandiera senza malizia
la sua falce beffarda e dolorosa
e da noi esala già forse concepita
quest’ossessione bellissima
che è vita.
Forse la morte è già in noi
quando senza malizia
una sera si annuncia da lontano
coi suoi sonagli d’oro.
La vita per innocenza
va goduta dormendo
e lui si è solo girato di fianco.
Sì meglio dare il fianco
alla morte
insegnarle il perdono
che darle le spalle per viltà
o il petto per arroganza.
Caro Raffaele, le tue parole per ORAZIO, sono state le espressioni più commoventi che il tuo cuore abbia pronunciato e scritto su questo blog.
Il tuo amore per questo EROE è sempre vivo, presente e continuo.
ORAZIO rappresenta il mistero della vita e dell’ immortalità; qualsiasi essere dotato di sensibilità umana e metafisica, non può che provare amore.
La sua Storia, per coloro che lo amano, sarà sempre la celebrazione della vita, mai della tragedia, perchè gli
INNOCENTI, COME ORAZIO ZACCA NON POTRANNO MAI MORIRE, MA TRIONFARE.
IL SUO RICORDO, LA SUA GLORIA E LA SUA FORZA SOLARE SARANNO PRESENTI, ANCHE FRA COLORO CHE NON L’ HANNO CONOSCIUTO, PERCHE’ SENTONO CHE SI E’ AL COSPETTO DI UN VERO FIGLIO DI DIO, DEL COSMO E DELL’ AMORE.
Caro amico mio, non posso continuare… , un bacio ad Orazio.
Grazie all’infinito, di Vero Sentito Reciproco Affine Cuore Carissimo Luigi.
Nel cuore risiede la sacra fiamma diamantina che nel continuum tempo, prima o poi trasmuta ogni cosa in Vera Luce Cristica.
Orazio oltre che in questo nostro spazio/tempo (la realtà visibile, in cui è ancora deframmentato ed operante in diverse personalità incarnate) è un grandioso indefinibile immenso Essere Cosmico nell’altro multiveso tempo/spazio (l’invisibile interdimensionale) Un Grandioso Guardiano proveniente da una Ottava Superiore alla nostra sfera, che opera insieme alla Gerarchia Spirituale di quinto, sesto e Settimo raggio che presiede questo nostro piano di terza densità)
Non pensare che il mio sia solo un elogio per esaltare la memoria che mi rapporta nel ruolo di un padre e di un figlio, ma PURA E SEMPLICE VERITA’ (incapibile da questo nostro piano di coscienza)