Questo animale che chiamiamo Amore, per il più suole assalire colui ch’ha poco da pensare e manco da fare.
Giordano Bruno
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Questo animale che chiamiamo Amore, per il più suole assalire colui ch’ha poco da pensare e manco da fare.
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Per te, caro Gabriele…
L’impronta (sull’anima)
Se mi lasciassi ancora,
come facevi,
guardarti l’anima mentre si monda,
credimi,
nemmeno in Paradiso ti perderei.
Che su quella,
la mia,
lasciò di sé il segno,
come un’impronta
che per quanto mi sforzi ricordare non posso
né lavare tu puoi.
(Luigi Roscigno)
L’amore “colpisce” solo quelle persone che sono aperte all’amore stesso. Ecco il senso delle parole di Bruno. Bisogna essere disponibili, coglierlo, accoglierlo, accettarlo, abbracciarlo…
Chi è viceversa preso dal proprio “ego”, dal carrierismo o da chissà cos’altro dall’amore non viene neppure scalfito…perché Eros sa già che in questa tipologia di individui il suo seme non potrà né crescere né germogliare perché, anche se fosse piantato, non verrebbe comunque annacquato.
Poi il suo lato distruttivo “animale”, bhè, si sa: l’amore porta anche sofferenza.
Ma per fortuna non solo quella!
…Assalimento, come Estasi, esperienza nella quale il Sè divino si ricongiunge con l’Io spogliato di ogni orpello, vanità, di ogni sapere e bene materiale da amministrare. L’uomo Hermes è pronto ad … Innamorarsi!
(E’ proprio vero, d’altra parte, che quell’animale assale nei periodi in cui siamo più deboli… e meno ce lo aspettiamo! 😀 Sia benedetto il suo nome!)
Grazie, carissimo Luigi 🙂
Direi che questo pensiero del grande filosofo nolano mi sorprende non poco… conoscendo la sua “frequentazione” con … l’animale… in questione… eh eh…
t.k.
da questo si evince che i migliori amanti sono gli uomini disoccupati …quindi in Italia ci sarà un boom delle nascite…
Questo animale che chiamiamo Amore, per il più suole assalire colui ch’ha poco da pensare e manco da fare.
Giordano Bruno
Non ch’io sia d’accordo con quanto dice Bruno, perché a mio avviso, sembra che in questa sua definizione, svilisca il sentimento Amore inquadrandolo solo nel contesto di chi non sa cosa fare e né pensare, facendolo diventare un optional da utilizzare per passare il tempo, e non un sentimento importante qual è. Sbaglio nell’avere interpretato così il pensiero di Bruno?
Anna
Carissimo tonykospan21, sai anch’io rido unendomi alle tue belle veritiere parole.
Al di fuori del vero significato che si nasconde dietro queste belle riflessive parole che innalzano l’essere oltre la sua attrattiva necessaria ignorante/amorevole natura, mi viene in mente lo Lo Spaccio Della Bestia Trionfante, che parla già da sola. Che bella allegorica veritiera storia, che innalza l’essere oltre la memoria e lo spoglia da tutta quell’ignoranza secolare. Ignoranza che per mascherarsi in ogni tempo si è vestita di nero. Ma perché proprio di nero che guarda caso che caso non è, simboleggia l’oscurità dell’anima? Perché come poveri peccatori dovevano piangere in ogni tempo quell’essere immenso appeso ad una fantomatica inesistente croce su un muro, quando invece ha sempre RISO E PIANTO E SI E’ MANIFESTATO IN OGNI TEMPO cos’ come disse e così come si manifestò anche nel Nolano. Lo stesso messaggio che Gesù volle tramandarci, con le sue sante parole: “io sono la via, la mia via è l’insegnamento nascosto”. E quando indossò quel ROSSO REGALE MANTELLO per entrare a Gerusalemme, scelse apposta di cavalcare un povero asinello, come per dirci come fosse ignorante quella falsa morale che si nascondeva dietro quella dottrina di quel tempo rispetto alla sua immensa luce interiore. Un messaggio assai necessario da capire per elevarci oltre l’ignoranza indotta e se si vuole anche e soprattutto fare vibrare il cuore con grande consapevole passione e vero amore anche da quella faticosa e tortuosa raggiunta maggiore consapevolezza.
Tutto è proporzionale o inversamente proporzionale, dipende sempre dal proprio punto di vista.