l mio corpo si perde,
da vivo, nella mia anima,
come il raggio dell’ultimo sole
nel primo raggio della luna.
Juan Ramòn Jiménez
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Il mio corpo si perde
Posted on 23 ottobre, 2010 by Gabriele La Porta
Clara Martinelli 
Egidio Senatore
Massimo Lanzaro
l'unico Blog ufficiale di Gabriele La Porta 
Mi riesce difficile commentare questi versi. Non so, a me sono venuti in mente, leggendo questi versi, concetti del libro di Bachofen “Il matriarcato”.. la luna come principio femminile e il sole come principio femminile tellurico, le affinità di anima con questo e i legami della razionalità apollinea con l’altro…
Non so se la cosa ha pertinenza…e fino a che punto sia passabile questo mio collegamento…
lapsus : la luna principio tellurico femminile e il sole come principio maschile
…A me quello che in questi meravigliosi veri ha toccato dentro è quell’inciso “da vivo”.
Sottolinenado questo stato, è come se l’autore avesse voluto mandare un messaggio da decodificare, da intuire…tra le righe egli non intende “da vivo” nel senso letterale del termine, cioè del verbo viver contrariamente ad essere morto in senso corporare: cioè non è da intendere finchè il corpo è vivo o non muor.. Egli intende “vivo”insenso figurato e soprattutto “mistico, spirituale”: cioè finchè sarò “vivo” nel mio cuore potrò percepire Anima.
Quindi “vivo” nel senso che saprà emozionarsi, commuoversi, innamorasi e quanti altri snetimenti, anche tra loro contrastanti, può provare un cuore che batte e palpita…allora sarà “vivo”….
bacioni
Corpo-Sole-Coscieza-Lui
Anima-Luna-Inconscio-Lei
Armonia tra Corpo e Anima, compenetrazione: entrare dentro il Sè. E’ questo ciò che succede superata la soglia, oltre la maschera…
La trasfigurazione di Sofhia nell’Uomo Mago!
l mio corpo si perde,
da vivo, nella mia anima,
come il raggio dell’ultimo sole
nel primo raggio della luna.
Juan Ramòn Jiménez
Meravigliosi versi… che contemplo ed ho una sesnazione d’indefinibile pacata dolcezza… fino a perdermi in essi…
Una simbiosi tra l’anima e il corpo espressa nell’abbraccio cosmico del sole e la luna… un abbraccio nel quale si fonde la luce e l’oscurità, oscurità che brilla comunque grazie alla stessa luce.
La Luna…. al Sole
Un giorno, la luna disse al sole:
illuminami
perché io possa rischiarare quegli amori
che sulla terra al volgere del giorno,
diventano cercatori ciechi
di cuori solitari.
Voglio dar luce ai loro occhi per farli
incontrare.
Voglio essere loro testimone quando si
troveranno,
voglio far sì che essi nel guardarmi,
trovino in me l’idillio dei loro cuori.
Oh! Sole
fa’ch’ io possa avere la tua luce
anche se pur non sempre
di essa splenderò,
fa’ che del tuo riflesso io brilli
e porti in me,di te,
quel tuo sorriso che il cuore mio ha preso.
Voglio essere l’esempio di un eterno amore
che si rinnova e che non può morire;
poiché tu sole,
per me sei fonte di vita
ed io per te,
la ragione del tuo brillare.
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Io Sole … tu Luna
Dolce e diafana luna,
che i cuori degli innamorati,
nel contemplarti,
porti sublimemente ad amarsi .
Io astro,
ardo e dei miei raggi illumino il creato,
donandoti lo sprazzo di luce che mi chiedi.
È nullità quel che ti cedo,
in confronto a quanto vorrei donarti.
Vorrei abbracciarti,
per darti tutto il mio splendore,
ma la natura ci permette d’essere che
dei dirimpettai,
ardenti di un amore che
il cuore fa’ pulsare,
e poi mia cara luna,
come potrei di me darti di più?
Sarei un incosciente,
poiché ti brucerei
con i miei raggi ardenti .
Non voglio un tal errore,
allora mi contento
come gli innamorati,
di contemplarti
perché tu viva in eterno
del mio amore
e splendi del mio chiarore,
io sole …tu luna.
Un astro e la sua aureola,
che splendono nel cielo
e irradiano il creato,
col caldo loro amore.
Anna