Tu sei la mia vita, la mia fede e la mia miscredenza.
Cambia la mia pietra senza valore in un gioiello,
Trasforma dunque la mia miscredenza in fede!
Dona un’anima al mio corpo e guarisci la mia malattia,
Perché Tu sei la mia malattia e la sua guarigione.
Quando mi guardi, donami una luce eterna,
Così ch’io possa cantare senza posa: “Io sono in Te e Tu sei in me”.
Cambia il mio ferro in oro e dona nuova vita alla mia carne.
Sei un oceano illimitato; colma dunque l’oceano di gioielli!
Sei così ricco di attributi che io ne resto stupito.
Quand’anche Tu mi donassi del veleno
io sarei certo in grado di mutarlo in dolcezza.
Jalaluddin Rumi
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Leggo Rumi e mi commuovo… ormai sono solo un vecchio laido emotivo… poiché in me non esiste la forza del Poeta che trasforma i suoni in azioni. Ancora oggi i miei parenti hanno umiliato un sessantenne ormai in balia di chi vuole accudire a lui. Ma nessuno lo vuole veramente… Cmq grazie per i verbi sfavillanti e supremamente dolci… fonte per tanti di sicurezza ed amore! Grazie, Salvo
Prof. sa che amo così tanto questa poesia da averla messa all’inizio del mio romanzo!
Credo nella unitarietà della SOPHIA. Non gradisco le specializzazioni e i compartimenti stagni. Apprezzo l’osmosi e la fluidità.
Se “un” sapere non trova il modo di interagire con “un altro” sapere, allora non erano sapienza né l’uno né l’altro.
Lascio volentieri ai puntigliosi i loro recinti e fili spinati.
Preferisco sognare l’Uno emanante. E avvertire il creato come “ricolmo di gioia” (Marsilio Ficino).
Io la intitolerei “SOLE-LUNA IN-SIEME, IN SEME”…
“Scivoli tra il cuore e il suo involucro come le lacrime
scivolano sulla palpebra.
Abiti nel mio più intimo, nelle profondità del mio cuore,
come le anime abitano nei corpi.
Nulla passa dalla quiete al moto senza che tu ne sia la causa
per vie nascoste.
O luna nuova.”
Al-Hallaj
Buongiorno carissimo Salvo
Mi fa piacere, caro Andrea 🙂
X Salvo
Ciao Salvo ho letto quanto hai scritto, vorrei regalarti una poesia, è come un cestino di frutti prendi quello che più ti piace spero che cancelli un po’ della tua tristezza. Ciao…
Anna.
Il regalo che vorrei …
Se vuoi regalarmi qualcosa che mi renda felice
regalami una rosa o un fiore qualsiasi
soltanto col pensiero
senza strapparlo alla vita.
Regalami un sorriso
che m’illumini più del sole
così
saprò che in te c’è gioia.
Regalami la noia
le inventerò un gioco
la inviterò a rincorrermi
perché mi prenda
tanto
so già che non ci riuscirà.
Regalami la tristezza e ne farò una nicchia
in cui nasconderò tutte le lacrime
per non rattristare chi accanto a me gioisce.
Donami una carezza
sarà la mia coperta
in cui mi avvolgerò quando sarò sola.
Regalami un airone e un pezzo di cielo azzurro
dove
potrà volare senza che gli si spari.
Offrimi l’alba coi suoi colori
sarà la sorpresa e la ragione d’essere
per i miei occhi.
Donami un’ape che vola di fiore in fiore
saggia
m’insegnerà ad amare il lavoro.
Regalami una pietra
sarà la mia cattedrale
quando la terrò in mano per pregare.
Sarà la pietra che non sarà mai scagliata.
Regalami un cestino di frutti dolci e gustosi
da fare assaggiare a chi
ha il gusto amaro della vita in bocca.
Regalami un pugno di sabbia
che terrò stretto, stretto
ne lascerò sfuggire un granello per volta
prezioso come gli anni da vivere ancora.
Donami la miseria
perché possa a mia volta
offrirla a chi non sa che esiste
perché non resti indifferente a chi soffre.
Regalami una striscia di mare
in cui bagnerò il mio sguardo
per navigare oltre l’orizzonte
restando a riva
oppure
un po’ di deserto
per sentirmi quiete nella quiete.
Regalami quel che vorrai
proverò a trarne sempre quello che cerco
una ragione di vita
per dare un senso alla mia.
Regalami il niente e penserò a chi
dal nulla
fece che
oggi
fossimo qui
ancora a parlarne.
Ciao Salvo