I miei pensieri sono qualcosa che la mia anima teme.
Fremo per la mia allegria.
A volte mi sento invadere da
una vaga, fredda, triste, implacabile
quasi-concupiscente spiritualità.
Mi fa tutt’uno con l’erba.
La mia vita sottrae colore a tutti i fiori.
La brezza che sembra restia a passare
scrolla dalle mie ore rossi petali
e il mio cuore arde senza pioggia.
Poi Dio diventa un mio vizio
e i divini sentimenti un abbraccio
che annega i miei sensi nel suo vino
e non lascia contorni nei miei modi
di vedere Dio fiorire, crescere e splendere.
I miei pensieri e sentimenti si confondono e formano
una vaga e tiepida anima-unità.
Come il mare che prevede una tempesta,
un pigro dolore e un’inquietudine fanno di me
il mormorio di un incalzante stormo.
I miei inariditi pensieri si mescolano e occupano
le loro interpresenze, e usurpano
gli uni il posto degli altri. Non distinguo
nulla in me tranne l’impossibile
amalgama delle molte cose che sono.
Sono un bevitore dei miei pensieri
l’essenza dei miei sentimenti inonda la mia anima…
La mia volontà vi si impregna.
Poi la vita ferma un sogno e fa sfiorire
la bellezza nel dolore dei miei versi.
Fernando Pessoa
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Felicità e bellezza, inseparabili nel silenzio in cui si ascolta “scorrere”, “fluire” un Dio che ha perso forma perchè libero in tutti e da tutti e che, nel frastuono di un sogno che si ferma, si aggrappa come il dolore al verso di una poesia.
Pothos !
Pessoa ha un’incredibile capacità di scavare nel suo animo… e di descrivere le sue emozioni… i suoi pensieri… i suoi dolori ed i suoi sogni infranti…
Per fortuna aveva per compagna la poesia… che però gli ha dato le sue gioie solo dopo la morte…
Dicono che l’animo dei Portoghesi… forse per la vicinanza con l’Oceano… sia un pò chiuso e malinconico…
Certo il Prof. potrebbe illuminarci su questo affascinante grande poeta… introspettivo.
A volte le mie emozioni e miei sentimenti mi fanno paura, mi inquietano, possono addirittura risultare “estranei” alla mia persona come fossero di qualcun’ altro..ma tutto ciò rimane solo fittizio. Basta fidarsi di sè per sciogliere le proprie diffedenze, basta una pacca sulla spalla o una carezza a se stessi per snodare tutti i dubbi, è molto semplice in realtà. Proprio come avviene in questa poesia all’ inizio il poeta è titubante, mapoi tutto si fonde e diviene armonioso..A volte basta davvero poco, basta un passettino oltre quello che noi consideriamo come il nostro limite per sorprendersi piacevolmente e ricevere molto più di quello che uno si aspetta..Perchè no anche una poesia può smuovere le fondamenta dell’ anima, ma sopratutto del cuore, visto che a mio modesto parere quello che realmente serve nella vita è Saper Amare e altrettanto importante ed equivalente, da non sottovalutare, è LASCIARSI AMARE, come si dice nel film il Moulin Rouge alla fine:
LA COSA PIù GRANDE CHE TU POSSA IMPARARE è AMaRE E LASCIARTI AMARE
e forse ancora più profonde suonano queste parole tratte da:
una canzone del musical Notre Dame de Paris di Cocciante:
VIVERE PER AMARE
AMARE QUASI DA MORIRE
MORIRE DALLA VOGLIA DI VIVERE
bellissima
…Anima in Versi….
…sogni solo sognati…
….un vita nel sogno…
….dolore, paura di vivere….
…poesia intimo rifugio dell’Anima….e unico modo di svelare se stesso…..
Mel, grazie!
Ogni parola che scrive Pessoa apre un solco nell’anima. Io non so commentare,le sue poesie.Tutto mi appare così vero,così profondo..come se ad ogni verso raccontasse una vita. Nulla è umano in lui,tutto è trasfigurato dalla poesia.E’ come se la Poesia avesse immaginato un uomo chiamato Pessoa.
Malì…a me Pessoa tocca l’anima e la fa vibrare….mesà che io gli somiglio un pò!!!
Nooo Bea…ha avuto una vita con tanta,ma tanta solitudine..e senza amore…. 😦
Ma sai dove abitava? In
Rua Coelho da Rocha, 16, 1º. Dto. Lisboa…
Coelho…. 😀
Per Vale 😉
…Malì è proprio la grande sensibilità di Pessoa, quel suo amore profondo, straordinario ma nello stesso tempo segreto, passionale che tocca dentro.
Quel sognare ad occhi aperti, vedere realtà paradiasiache….e poi…metterle in versi….
dentro di lui non era solo…aveva tanto da dare, tanto da offrire, sognava, aveva emozioni straordinarie…
ma aveva paura di rivelarsi, di svelarsi….alla su amata ……
sai secondo me, non è soltanto la vita che si vive a darci l’ispirazione, perchè l’ispirazione viene da dentro e lui dentro era molto molto ricco….che poi sognava ma non voleva toccare il sogno perchè nel momento in cui il sogno si ragguingeva, a suo giudizio, lo perdeva, ok è un’opinione sindacabile.
Però a volte, sarò pessimista, ma certi sogni se li tocchi muoiono….anche se io sono una sognatrice e vorrei poterli vivere tutti i miei sogni..
ma a me Pessoa piace da impazzire…
Cara Valeria, dolce Amica,
mi hai fatto un dono strepitoso…grazie….ora riascolto tutto per l’ennesima volta!!! Credo che oggi soggiornerò su questa pagina!!!
Un abbraccio pessoato!!!
Vale..grazie.. ! Solo grazie!
Bea ,credo che le nostre divergenze di vedute,mostrino la grandezza di un simile UOMO..pensa che io lo percepisco come un freddo diamante,di una lucidità mentale che mi affascina e mi dà i brividi..e mai potrei accostare a lui l’aggettivo paradisiaco.,spesso i suoi sogni sono abissi neri,vuoti e disperati.Aveva tante anime in sè..io sono probabilmente rimasta più colpita da quella realistica,cinica e pessimista..