A te

Mai ci siamo abbracciati, perché
eravamo per noi stessi un labirinto:
io non sapevo che fare accanto a te,
tu pure accanto a me eri smarrita
e non potevi andare avanti o indietro,
piangevi sommessa e io
ero più scontento di prima.
Da allora son passati dieci anni.
Resistendo a ogni cosa che passa
– al sogno, al tempo, all’ira – mi trovo
ancora dove mi sono perso allora.

Kikuo Takano

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9 Risposte

  1. E’ ora di andare Zanna! Alzati e cammina con noi, la strada è ancora lunga.

  2. Poesia fantastica…
    Grazie…

  3. Mi spiacerebbe molto che tu fossi matta
    perché non potrei più dirti sozza e immonda
    come davvero sei e rimarresti
    anche in galera in miseria o al manicomio.
    Se tu ti ammalassi e tu chiedessi pietà:
    …che orrore dovertela concedere, che orrore!
    Non ti ammalare, ti prego, non ti rinsavire
    non diventare santa, non ti riscattare!
    Sarebbe veramente schifoso doverti perdonare.
    La mia vendetta che domando per te è questa:
    come sei e fosti, stronza resta!

    Antonio Delfini

  4. Si è perso all’interno del suo cuore prigioniero dell’amore.
    Che meraviglia perdersi ma ancor più meraviglia non ritrovare la strada.

    Buon inizio settimana prof

  5. Caro Antonio, grazie a te. Baci baci

  6. Cara Calliope, ti auguro una splendida settimana. Baci baci

  7. A me è piaciuta la poesia postata da Rossano..Grazie per avermela fatta conoscere.

  8. Ciao, Stefano, Luigi, Rossano, Dessy M, Marco, …. ! Ovunque voi siate: Grazie!

  9. Meravigliosa poesia!

    Il tempo nell’amore può lenire il dolore, ma non cancellarlo. Lui è rimasto là, dove si è perso, dove tutto si è fermato, là dove la sua anima e il suo cuore si sono smarriti.

    Anna

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