Le parole, al pari degli angeli, sono forze dotate di poteri occulti su di noi. Sono presenze personali corredate da intere mitologie… e dei loro effetti monitori, blasfemi, creativi e distruttivi.
James Hillman
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Pensiero sulla parola.
La parola,
può essere l’arma più sofisticata,
la più atroce, la più feroce,
la più tagliente ed affilata,
se usata per far male.
Può uccidere una persona in pochi minuti,
ferisce nel profondo, là dove
nessuna arma esistente può arrivare
lasciando d’ella indelebili ferite.
Annienta popoli se a loro viene tolta.
Invece se la usi per il bene
diventa l’antidoto del male.
Può fare germogliare semi sterili
nei più aridi e gelidi cuori e
far sbocciare fiori dai sassi.
Essa può far nascere la speranza
nel dar conforto a chi ne ha bisogno
può unire popoli nemici.
Può dare fiducia a chi non crede più nella vita
nel bene e nel male esprime l’anima.
Se poi si prova a non volerla usare
ti ronza in mente e giunge fino in bocca
sta per uscire “eccola”, ma tu la blocchi
e la rimandi indietro, ma…
se la sua strada passa per il cuore
non potrai più fermarla.
Nella sua forza esplode
e libera da te quei sentimenti
che per paura o altro
volevi sotterrare nel tuo inconscio.
Allora dico che…
la parola?
Che bella cosa ancora che
Dio ci ha regalato!
Armonie meravigliose
Parole
armonie meravigliose.
Riempiono di suoni il vuoto
lasciano parlare il cuore
col sentimento dei sogni.
Veleggiano nell’oceano dei pensieri …
avvolte dal silenzio dell’immenso.
Navigano nell’infinità di frasi
e fan ch’io resti in enfasi
sospesa
tra il cielo e il mare della mia anima…
ancora più in là
oltre il mondo
là
dove le parole prendono corpo
e diventano carezze.
Caro Gabriele,
ti lascio due frasi che fanno riferimento all’uso delle parole nel parlare e nello scrivere. Mi hanno colpito:
“Stilo d’abile scriba sia la mia lingua.” (La Sacra Bibbia)
“Scriba del destino è l’aspirazione suprema dello scrivere.” (Marcello veneziani, AMOR FATI)
Un bacio.
CARO GABRIELE,
un amico mi ha fatto leggere un brano di un libro che citava:
“[…]si chiese come dovesse essere la vita di un bambino la cui lingua non funziona bene.” (Parole giuste e che giungono tempestivamente, sebbene trafiggano il cuore d’una madre, la quale non si pone troppe domande sul destino crudele toccato al proprio figlio, per le ragioni di una madre facilmente intuibili ai più).
A tal riguardo, mi colpisce e sembra attinente, se non sincronica, la soprascritta frase di Hillman che inizia, appunto, dicendo:
“Le parole, al pari degli angeli, sono forze dotate di potere occulto su di noi […]”
Pensa che un certo bambino, la cui lingua non funziona bene e che spesso ha crisi di nervi, prende un “rimedio” a base di fiori australiani di nome Angel’s Words traendone grande beneficio; ma ancor più efficacia pare avere su di lui la formula ABRACADABRA in caso di crisi ed improvvise alterazioni dell’umore e del comportamento… Che dire? Vibrazioni? Chi lo sa! …certe magie dell’inconscio bisogna viverle per poterle credere.
Ciao, ciao.
Beh sì ma, in fondo …in fondo…c’è sempre un cuore di panna!!! O___O 🙂 🙂 🙂
Saluti dal passato che non passa mai, Prof.!!! 😉
Mi tornano in mente, a proposito, le parole di Giuliano Kremmerz sul potere della parola cosciente, tratto dal libro ” Il Mondo Secreto, Iniziazione alle Scienze dei Magi”. — Il mistero delle parole e dei suoni in magia e’ profondo. Le vibrazioni che mettono in movimento l’ etere nel mondo della materia sottilissima, sono ritmiche per loro natura, e, ancora. . . Queste parole potenti sono canti ed emissioni di articolazioni di Volonta’. Animate o no da idee concrete, queste parole sono tanto piu’ potenti quanto hanno di magnetismo fissatovi dagli altri operatori e per quanto rispondono coi suoni alle idee che si vogliono risvegliare.— Infatti il suono e’ potentissimo, maggiormente se la dirige un soggetto pratico e profondo conoscitore della forza che possono emanare i vari riti.– Rapportato tra persone, le frasi taglienti e offensive possono ferire profondamente e rovinare qualsiasi relazione.—Bellissimi i versi di Anna Giordano. Bravissima. Serena e lucente domenica a tutti, in particolare al “nostro” professore.
Serenissima e lucente anche per te
Fatti e misfatti. Verba volant (et volunt). Sì, il linguaggio che si fa parola, la parola che si fa atto: “nessuna cosa è dove la parola manca” (Heidegger, permeato, con ‘cura’, dal ‘Das Wort’ di Stefan George, lingua vergine, ‘virgo mater’). La parola che ‘nomina’ le cose, le contrassegna, le crea. “Basta la parola…”
Parola coessenziale all’azione. Parola in movimento, in divenire, in estasi. ‘Versi intessuti’, ‘carmi circolari’, parola in cammino. Parola ‘attiva’. Più che ‘parola’, ‘verbo’, azione che si attende una re-azione.
Action now. Parola ‘dinamica’, scoppiettante. Parola che grida quando più tace. Parola che canta, sussurra, piange. Nella parola balugina la spiritualità dell’anima. E questa si fa corpo. Per accoppiarsi e poi scoppiare. È la parola che dà sostanza, essere, alla ‘res’.
Logos lex: la parola è legge. Logos rex: la parola è re, anzi ‘regina’. Madre matrona. Eppur figlia (dei fiori). ‘Fiore nero’, alla Stefan George, versus ‘fiore azzurro’, alla Novalis. Parole ‘suonate’, sviolinate, arpeggiate, flautate (anche suoni di tromba).
Fa-sol-la-si… parole snocciolate o diluviate, talvolta maneggiate con cura, distillate… “non gettare le perle ai porci”. Se però il caso lo richiede, da usare come una spada a due tagli…
le parole degli angeli sono i cuori degli umani
…………..
Voi che sapete
Che cosa è amor
Donne vedete
S’io l’ho nel cor
Quello ch’io provo
Vi ri diro
E per me nuovo
Capir nol so
Sento un affetto
Pien di desir
Ch’ora è diletto
Ch’ora è martir
Gelo e poi sento
L’alma avvampar
E in un momento
Torno a gelar
Ricerco un bene
Fuori di me
Non so chi il tiene
Non so cos’è
Sospiro e gemo senza voler
Palpito e tremo senza saper
Non trovo pace notte nè di
Ma pur mi piace languir cosi
Voi che sapete
Che cosa è amor
Donne vedete
S’io l’ho nel cor
le parole degli angeli sono i cuori degli umani
…………..
Voi che sapete
Che cosa è amor
Donne vedete
S’io l’ho nel cor
Quello ch’io provo
Vi ri diro
E per me nuovo
Capir nol so
Sento un affetto
Pien di desir
Ch’ora è diletto
Ch’ora è martir
Gelo e poi sento
L’alma avvampar
E in un momento
Torno a gelar
Ricerco un bene
Fuori di me
Non so chi il tiene
Non so cos’è
Sospiro e gemo senza voler
Palpito e tremo senza saper
Non trovo pace notte nè di
Ma pur mi piace languir cosi
Voi che sapete
Che cosa è amor
Donne vedete
S’io l’ho nel cor
———————————————-
Grazie, dopo tante scintille che mi hai dato, questo pezzo d’ arte di ” poesia e musica ” è ciò che il mio cuore avrebbe desiderato..
Mi sai leggere dentro ? Brava !
Però, ancora penso, al mio scritto ed hai creduto fosse diretto a te.
Roba da chiodi ! Sei un cucciolo, amore.
La tenerezza è l’ arma dei forti. Tu, mi regali un video, io invece ti ” spedisco ” i miei pensieri.
Dovresti capire che è imbarazzante, parlare di certe cose davanti a tutti. Mandami la tua email. Te lo giuro, sarai libera di chiacchierare con tutti e sarò felice.
Invece di scriverti sul blog, scrivo sulla tua mail. Così ti mando il numero di cellulare e ci sentiamo, no ?
Mappaccia, non ti va bene ? Mica mi dai l’ indirizzo di casa tua ? Vista la tua sensibilità di grande donna, non ti chiederò nulla.
Io ti dirò tutto, di me ! Adesso sono in pensione, però ho una attività per conto mio a Firenze. I clienti mi dicono : ” Sei un numero uno, nessuno ti batte a Firenze “.
Map. sai come rispondo ?: ” Certo il mio prodotto è come 007, Sean Connery, l’ originale. Gli altri sono imitazioni “. Tutti a ridere. E io incasso. Un bacione, me lo mandi ? Grazie !
L’ amore è il vero animus del Mondo.
Tutti cerchiamo soldi, lavoro, giustamente, case, vacanze, cultura, libri, divertimenti, successo, amicizie, vittoria, pace, benessere, amici, ecc. ecc.
Ma senza l’ amore tutto ciò è nullo.
Gli uomini cercano l’ amore perchè e l’ unica forza cosmica che possiede il Mondo e li rende liberi, umani e fuori dal Mondo.
La vita senza amore è un soffrire il percorso terreno senza significato. L’ amore vince il male e incorona l’ uomo figlio degli Dei.
Adesso vado a mangiare sopressata calabrese nel sugo, patate fritte, mezzo bicchiero di vino rosso, pesche prima dei pasti, una coppa di gelato e un caffè.
Se vieni ti aspetto, non dire sempre, nò. Cacchio.
Cara Marina, per viverle occorre avere sgombre tutte le frontiere dell’ego, senza razional-soldati a fare la guardia. Baci baci.
Cara Marina, Veneziani è bravo e condivido (almeno in gran parte). Baci baci.
UN VOLO
HO NUOTATO A LUNGO
NELL’INCHIOSTRO DELLA NOTTE,
INTORNO ALL’ISOLA DEL MIO DURO
SILENZIO,LE PAROLE,ERANO LONTANE,
PRIVE DI ME.
E COME MUTI PESCI,GUIZZAVANO INTORNO
LAMBIVANO LA MIA ANIMA,CERCAVANO UN SUONO,
UN CONTENUTO,UN VOLO.
———————GINA TOTA.26-10-88
HO CINQUANT’ANNI,
IL MONDO,HA LEVIGATO
LA MIA ANIMA.
IL TEMPO HA STROPICCIATO
IL MIO CORPO,SOLO LA MIA
LINGUA ANARCHICA,
COME LAMA D’ACCIAIO,
FERISCE L’AVVIZZITO CULO
DELLA SOCIETA’.
——————————-31-1-96. GINA TOTA
E’ MUTA,LA SIBILLA CUMANA,
INVANO,NOI, NOVELLI ALCHIMISTI,
CERCHIAMO DI CARPIRE IL MISTERO
DALLE SUE PAROLE DI PIETRA.
IL TEMPO MAGGIORE
HA IVORATO I SUOI OCCHI ASTRAL,
LO SCORPIONE,HA MORSO LA SUA
LINGUA DI NEBBIA.
TUTTI GLI DEI DEI VIZI,E DELLE VIRTU’,
SON MORTI,A CAUSA DELLA NOSTRA OTTUSITA’,
NON CI RESTA CHE SCRUTARE IL CIELO.
E LEGGERE NEL SUO INFINITO MISTERO,
LE AZZURRE PARABOLE DI VERITA’.
———————16-4-96.GINA TOTA
IL TEMPO E’ UN CORVO,
UN BECCHINO CHE SCAVA
ABISSI,INTORNO ALLE NOSTRE
ILLUSORIE FORTEZZE.
E NOI,FLACCIDI BALLERINIL UNARI,
PROFUMATI DI VANITA’ SCENDIAMO
GIU’,SEMPRE PIU’ GIU’
CON ADDOSSO,UN’APPARENTE VITA
————————-GINA TOTA 1997.
CHISSA’
CHISSA’ QUANTE VOLTE,M’ INCONTRO
CHISSA’ QUANTE VOLTE MI RINCORRO.
SPESSO,MOLTO SPESSO,DUBITO CHE VI SIA
QUALCUNO OLTRE L’UMANA NATURA.
MI GUARDO DENTRO ATTENTAMENTE,
E VEDO,UN’IMPRONTA DI LUCE,
CHISSA’ CHE, NON SIA PASSATO DALLE MIE
PARTI,DENTRO QUESTA MIA CONFUSIONE,
IN UN MOMENTO DI PAC!! CHISSA’!!’
—————————–GINA TOTA 9-2-97.