Come ti amo?

Come ti amo? – Come ti amo? Lascia che ti annoveri i modi.
Ti amo fino agli estremi di profondità,
di altura e di estensione che l’anima mia
può raggiungere, quando al di là del corporeo
tocco i confini dell’Essere e della Grazia Ideale.
Ti amo entro la sfera delle necessità quotidiane,
alla luce del giorno e al lume di candela.
Ti amo liberamente, come gli uomini che lottano per la Giustizia;
Ti amo con la stessa purezza con cui essi
rifuggono dalla lode;
Ti amo con la passione delle trascorse sofferenze
e quella che fanciulla mettevo nella fede;
Ti amo con quell’amore che credevo aver smarrito
coi miei santi perduti, – ti amo col respiro,
i sorrisi, le lacrime dell’intera mia vita! – e,
se Dio vuole, ancor meglio t’amerò dopo la morte.

Elizabeth Barrett Browning

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9 Risposte

  1. Splendida questa poesia!
    Mi risuona un amore struggente perchè non corrisposto. Spesso l’amore fa paura, e l’ultimo verso
    “se Dio vuole, ancor meglio t’amerò dopo la morte”, fa riflettere…

    Sarah

  2. Non mi sembra un amore non corrisposto. E’ piuttosto un amore puro, che non chiede altro se non di poter esistere… di poter morire, di trasformarsi in lui.

  3. Ciao Prof. Un caro saluto Teresa

    Ama come hai amato

    T i a m o…
    Accostai cinque lettere dell’alfabeto
    per parlarti del mio cuore;
    tu pensavi fosse un gioco
    e quel cuore
    s’ammalò.
    Iniziò a non respirare bene Lui
    che sino ad allora vantava una voce tracotante
    e chiara.
    La Sua vista cominciò a
    non discernere il sole dalla notte
    e la tua sagoma dinanzi ai Suoi occhi
    appariva priva di contorni, sfumata
    come appare l’aria al sopraggiungere dell’afa estiva
    Neppure il suono della tua voce
    le Sue orecchie riuscivano a discernere;
    le tue parole arrivavano
    echeggianti al Suo udito
    e il loro senso se lo inghiottiva l’aria.
    Mille volte il sole passò per il cielo
    e con la luna mille volte si guardarono,
    e mille volte tristi si rincorsero nel vento
    sperando di trovare, ad ogni alba, quel Cuore guarito.
    Un giorno sorrisi
    al pensiero di come ti amai.
    Quel Cuore era fiero
    per l’amore che ti aveva donato
    e per la cura con cui ti aveva accolto dentro di se.
    Fu allora che lo interpellai
    per la prima volta in una vita
    e piano, a bassa voce per paura di
    procurargli fastidio gli dissi:
    “Tu che stai in vita solo per amor della mia vita
    torna a respirare,
    a vedere,
    ad ascoltare,
    come facevi un tempo…
    torna ad amare
    con la stessa forza
    con cui gia hai amato”.

  4. Potessi postare la voce del mio cuore…

    Teresa, ti piace la musica di Giovanni Allevi? Quando leggo le tue poesie è questo che penso:

  5. Si cara Valeria, l’Allevi lo ascolto sempre con grande piacere. Un caro saluto Teresa

  6. Come io amo?
    come Elizabeth.

  7. Come posso amare se sono un marinaio.
    Come posso amare se amo tutto del creato.
    Come posso amare se non ho un cuore umano.
    Come posso amare se sono un viaggiatore interstellare.
    AMO PIU’ DELL’AMORE perché sono intriso dell’AMORE COSMICO

  8. Questa poesia è famosissima e l’ avrete già letta un sacco di volte, ma nonostante tutto ogni volta che la rileggo mi emoziono tantissimo e ho i brividi,
    quindi ve la ripropongo (io non mi stanco mai di leggerla)

    titolo: Farò della mia anima uno scrigno per la tua anima

    Farò della mia anima uno scrigno
    per la tua anima,
    del mio cuore una dimora
    per la tua bellezza,
    del mio petto un sepolcro
    per le tue pene.
    Ti amerò come le praterie amano la primavera,
    e vivrò in te la vita di un fiore
    sotto i raggi del sole.
    Canterò il tuo nome come la valle
    canta l’eco delle campane;
    ascolterò il linguaggio della tua anima
    come la spiaggia ascolta
    la storia delle onde.

    Kahlil Gibran

  9. Dopo la poesia che ho postato prima non può mancare neanche questa:

    Quando l’amore

    Quando l’amore vi chiama, seguitelo, benché le sue vie siano faticose e ripide.
    E quando le sue ali vi avvolgono, abbandonatevi a esso, quantunque la spada nascosta tra le sue piume vi possa ferire.
    E quand’esso vi parla, credetegli, sebbene la sua voce possa frantumare i vostri sogni come il vento del nord devasta il giardino.

    Poiché proprio come l’amore vi incorona, così vi crocifiggerà.
    Come è per la vostra crescita, così favorisce la vostra potatura.
    Proprio come sale fino alla vostra altezza per accarezzare i vostri più teneri rami che tremano nel sole, così esso scenderà alle vostre radici per scuoterle dov’esse sono più fortemente attaccate alla terra.

    Come covoni di grano vi raccoglie a sé.
    Vi trebbia per mettervi a nudo.
    Vi setaccia per liberarvi dalle vostre pellicole.
    Vi macina sino a rendervi candidi
    Vi impasta sino a quando non sarete flessibili, e poi vi cede al suo sacro fuoco, affinché voi possiate diventare pane sacro per la santa mensa di Dio.

    Tutte queste cose farà a voi l’amore affinché possiate conoscere i segreti del vostro cuore, e in quella conoscenza diventare così un frammento del cuore della Vita.

    Ma se per paura cercherete dell’amore soltanto la pace e il piacere, meglio sarebbe allora per voi coprire la vostra nudità, uscire dall’aia dell’amore, ed entrare nel mondo senza stagioni dove voi riderete, però non tutto il vostro riso, e piangerete, ma non tutte le vostre lacrime.

    L’amore non dà nient’altro che se stesso e non prende nulla se non da se stesso.
    L’amore non possiede, né vorrebbe essere posseduto, perché l’amore basta all’amore.

    Quando amate non dovreste dire:
    “Dio è nel mio cuore”, ma piuttosto “Sono nel cuore di Dio”.
    E non pensiate di poter dirigere il corso dell’amore, perché è l’amore, se vi trova degni, a dirigere il vostro corso.

    L’amore non ha nessun altro desiderio che quello di adempiersi.

    Ma se nel vostro amore non potete fare a meno di desiderare, fate che questi siano i vostri desideri:

    Sciogliersi ed essere come un ruscello che canta la sua melodia alla notte.
    Conoscere la pena di troppa tenerezza.
    Essere feriti dalla comprensione stessa dell’amore.
    E sanguinare volentieri e con gioia.
    Destarsi all’alba con un cuore alato e render grazie per un altro giorno d’amore.
    Riposare nell’ora del meriggio e meditare l’estasi dell’amore.
    Rincasare la sera con gratitudine,e addormentarsi con una preghiera in cuore per l’amato e un canto di lode sulle labbra.

    Gibran

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