Le immagini dell’incoscio

Se non capiamo le immagini dell’inconscio, o rifiutiamo la responsabilità morale che abbiamo nei loro confronti, vivremo una vita dolorosa.

Carl Gustav Jung

11 Risposte

  1. SU QUESTO ARGOMENTO, MI PIACEREBBE DISCUTERNE,DI PERSONA,…! TROPPA GRANDE È LA VERITÀ DI QUESTO CHE JUNG, CI RIVELA!!! PURTROPPO TROVARNE, DI jUNGHIANI??? PIÙ FACILE TROVARE L’INFERNO VERO È PROPRIO, CHE JUNGHIANI, AGGIUNGO VERI A CUI RIVOLGERSI!!???

  2. Sa prof, mi deve scusare ma stavolta non concordo al 100% con Jung … (se naturalmente ho capito il senso della frase).

    Penso che anche quando capiamo le immagini dell’inconscio e ne accettiamo la responsabilità morale a volte possiamo vivere una vita dolorosa e trascorrerla nella consapevolezza di essa. Ma un rimedio forse c’è ed è quello di trovare l’equilibrio tra la responsabilità e l’accettazione, senza fare prevaricare ora l’uno o l’altro.
    Si può sempre e comunque vivere al pieno del proprio inconscio reale.

    ciao prof.

  3. dovresti innanzi tutto rivolgerti a te stesso.

  4. quando il tuo mondo sarà compiuto,
    esso sarà un luogo abitabile,
    così come nella genesi,
    il processo avrà termine infinito

  5. non v’è peggior inferno
    che il proprio
    da noi creato

    ………………….

    esso ti quadra dal suo abisso
    lontano da quegli occhi
    caro amico , che non guardano

    ………………….

    non esecrare
    il detto
    che fu mai detto

    ………………….

    non osservare l’acqua al suo termine
    ma sempre al suo inizio
    la dove zampilla
    il tuo cuore

  6. (“quadra” non è un errore)

  7. Cara Calliope, perdonami ma propendo per Jung… Un sorriso a te, Gabriele

  8. Prof,è da ieri che rimugino su questa frase..e se non fossimo in grado di capire le immagini dell’inconscio?

  9. Cara Amalia, infatti, in grandissima parte, non ne siamo capaci ed i simboli hanno molte stratificazioni di significato.

  10. Prof,e se ,più che capirle le immagini,fosse importante avere per loro quel rispetto che si ha verso ciò che è sacro?L’inconscio è vasto,immenso ed insondabile,ci trascende..La mia parte razionale non può “giocarsela alla pari”ma potrebbe comportarsi come un antico sacerdote..cercando di decifrare qualcuno dei suoi oracoli.Il mio “Io allora si troverebbe collocato in un contesto immaginale,che gli riconoscerebbe un ruolo,un senso..che ne pensa?

  11. Cara Amalia, con le immagini ci vuole anche rispetto. Credo, però, che tentare una acquisizione conoscitiva sia sempre corretto

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