Eh sì hai ragione cara Maria, discutiamone…
Senza amore non c’è vita!
Cari, carissimi,
HO PAURA DELL’AMORE Quando si configura come pura alterità , pura esistenza per l’altro, grazie al quale soltanto può esprimersi ,simile all’amore del mito di Eco e Narciso . Narciso è pura identità , pura esistenza di sè, aspetto che è alla base del narcisismo, atteggiamento psicologico odioso.
Discutiamone ….un abbraccio
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Io penso che quando l’amore diventa una pura esistenza per l’altro sia un presagio di sciagura. Come se non sia più un sentimento libero. Diventa una prigione dove tutto ciò che importa è il compiacimento dell’altro e di lì a poco si diventa ciechi, intrappolati in una grande passione che sfiora l’assoluto (del sentimento) ma porta verso una fine distruttiva. L’amore invece dovrebbe essere libero da condizioni.
Non esiste frase più vera di questa!!!
Il senso di una vita senza aver amato mai realmente e profondamente qualcuno ed essersi lasciato amare realmente e profondamente da qualcun’ altro, quale può essere? Questa forza così tenace in noi ha la potenza di costruire le cose più meravigliose su questa Terra. E non solo l’ amore esclusivo fra due persone(che per rimane uno degli amori più forti se non il primo)
ma parlo anche di quell ‘ amore che ti induce a fare con passione il tuo lavoro, con slancio e vero interesse le cose che ti piacciono siano esse attività umanitarie o piccole cose….
DOVE SAREBBE ORA L’ UMANITà SENZA AMORE?
DOVE SAREMMO TUTTI NOI SENZA UNA BRICIOLA DI AMORE?
Ma dov’ è finito il post che segnalava l’ incontro di inconscio e magia a Roma del 16 giugno credo?
E’ sparito!!!
: (
Eh si, caro Mirko, da una parte masce il bisogno di “essere”, così violento nella passione che sgorga improvvisa e perentoria , dall’altra l’inclinazione di voler “scegliere” per sentirsi liberi. un abbraccio , grazie Gabriele !
Eh si, caro Mirko, da una parte nasce il bisogno di “essere”, così violento nella passione che sgorga improvvisa e perentoria , dall’altra l’inclinazione di voler “scegliere” per sentirsi liberi. un abbraccio , grazie Gabriele !
Marina grazie per questa riflessione che ti hai proposto.
Come voi penso che l’amore sia l’essenza del nostro cammino, sia amore per noi stessi, per il nostro partner, per il prossimo …insomma amore a 360 gradi.
Inoltre ha ragione Mirko: l’amore non è un plasmarsi all’altro, un identificarsi aprioristico con l’altro perdendo volutamente la propria individualità ed unicità. Credo che l’amore sia condividere con l’altro tutto quanto accade al singolo o alla coppia ed anche accettare quelle differenze umane o caratteriale insiete in ogni rapporto. L’amore è rimanere se stessi pur nella compenetrazione che la vita di coppia porta cone se. Chi si plasma, chi cambia per diventare il “prototipo” che l’altro cerca…allora non ha capito nulla dell’amore. Questo non è amore, bensì un sentimento illusorio, falso e ingannevole per chi lo pone in essere più che per chi ne rimane vittima.
L’amore è spontaneità, libertà di essere se stessi ed essere accettati per quello che si offrire, senza finzioni!
Tanti bacii
ma non è che per caso ci innamoriamo di noi stessi?
quanto di noi siamo disposti a rinunciare per l’altro?
e quando rinunciamo a noi stessi stiamo ancora amando o già è finita? O è diventato qualcos’altro ?
E questo qualcos’altro diventa un noi “meglio” o diventa un privarci di noi di una parte che poi all’improvviso si vendica di esser stata trascurata ..quale sarebbe il campanello d’allarme?
…il discorso su Narciso è complesso, Maria! …lo specchio….
Hai ragione tu , cara Beatrice , aggiungo solo che AMORE-COMPLICITA’ è capirsi solo guardandosi e prima di ogni cosa deve risiedere in noi, altrimenti saremo condannati a vivere senza AMORE…… Baci, Maria
Chi si plasma per diventare come piace all’altro,a volte,Beatrice,ha solo una terribile,angosciante paura di restare solo.O peggio,di non piacere per come è. E’ importante,secondo me,amarsi prima di amare proprio per questo motivo,per non dipendere dal legame.Amore è crescere e arricchirsi insieme,e i rapporti che si basano sulla paura di perdersi,si congelano e diventano delle prigioni per entrambi.
Amiche, penso che plasmarsi per piacere all’altro sia il più grande errore che si possa fare. Prima o poi quello che si per natura e per carattere si è, deve in qualche modo palesarsi, venire fuori..ed allora che succede? L’latro aveva un’idea del proprio partner che, con il tempo e la frequentazione, scopre invece non rispondere alle sue aspettative, scopre essere un’altra persona, magari completamente diversa da quella che inialmente aveva consciuto. Così credo che alla fine le ferite e le sofferenze colpiscano non solo chi si plasma per piacere ma anche chi è stato vittima di tale inganno. L’amore non può e non deve essere inganno…lo ripeterò all’infinito.
Map per rispondere ai tuoi quesiti penso che prima di amare l’atro, qualunque sia il rapporto, dobbiamo amare noi stessi ed accettarci per quello che siamo con i nostri limiti, le nostre imperfezioni e quanto anche di buono abbiamo. Solo accettando noi stessi in toto allora possiamo amare l’altro….
Inoltre chi si innamora di se stesso è un essere arido che in questo viaggio sta solo pensando di vivere, invece sopra-vvive; quando arriviamo a rinuciare a noi stessi allora penso che quello sia l’amore più vero e profondo che esiste: non “annientare” noi stessi, ma “rinunciare”…sono due cose assai diverse…
Bacii
ps. scusate l’intervento sopra mi era partito erroneamente e non avevo rincontrollato gli errori!!! questo è quello giusto!!!
Per un uomo? Bea,rinunciare a se stessi per un uomo? Posso comprendere chi si annienta in Dio nell’Assoluto,ma in un uomo? Un uomo! Emily si era sposata con la Poesia!!!..cerco di riprendermi perchè questa cosa mi ha scioccato..cioè aspetta,mio diamante..aspetta: ti lascio un fine settimana per farmi inquadrare bene la questione..
La tua anima,così bella così pura..ahha,non c’è Banderas,non c’è Pirata dei Caraibi che valga la tua rinuncia..tup sono crollata con la testa sul tavolo,dallo sconforto!!
è bello quando ci si rende conto di essere amati nonostante sembri tutto a favore del contrario, l’amore ama anche quando la logica anzi sopratutto quando la logica lo riterrebbe inopportuno ed è bello quando succede, è bello sapere che l’amore è imprevedibile e ..invisibile alla razionalità…
Credo che il peggior nemico dell’amore sia il ragionamento,e tutti gli sforzi fatti dalla ratio per trovare la ricetta giusta in una sorta di finta saggezza e’ inutile se non deleterio.Ricordate il mito di EROS e Psiche tutta la magia dell’incanto svanisce quando psiche decide di guardare in faccia l’amato…allora cara maria abbandoniamoci con occhi pieni dimeraviglia all’amore che viene per curarci come un farmaco miracoloso anche da quel sentimento di rancore che proviamo verso noi stessi…allora prima ci abbandoniamo alla passione dell’amore senza domande e poi esso ci donera’ la cura per amare noi stessi.
Cara Amalia,
non intendevo rinunciare in toto a se stessi per un uomo…intendevo che l’amore è anche rinuncia…l’amore secondo me è anche compremesso e, per l’appunto, ogni tanto anche rinuncia per la felicità dell’altro. Non annientare la propria identità per l’altro, ma fare delel rinuncie per amore credo sia possibile e anche un segno tangibile del profondo legame che può unire due persone….L’amore è anche altruismo, questo era quello che volevo dire…non sopraffazione o abnegazione per l’altro, ma assolutammnete condivisione, complicità e altrusimo
Scusa forse sopra mi sono spiegata male…
Tnati baci
Carissimi ,un dono per voi con tutto il mio affetto e grazie a te grande Gabriele!
Ti ritrovo così stranamente mio
nonostante i naufragi
così misteriosamente sereno
mentre più m’addentro
là dove il largo regna
quasi confine
senza orizzonti
dove andare
Invadi i miei occhi
in un baleno
mentre azzurri
i tuoi palpiti
s’infrangono
su viscidi scogli
e i cardi in fiore
avvertono sentori
misteriosi
Ebbra di te
annegherò
nelle profondità straripanti
di silenzio
dai cento colori
nella parola
dei tuoi accenti
canori
troverò rifugio
Come talismano
il tuo sguardo resiste
anche al vulcano rovente
M.Allo
PARDON, IL TITOLO !
COME TALISMANO IL MARE
Maria
Mi ha colpito l’amore di Kierkegaard raccontato da Gyorgy Lukacs. Dice quest’ultimo che per lui amare significa “agire in modo da non avere mai ragione.” … ” Stabilità e unicità esistono solamente quando gli amanti sono di qualità differenti, quando l’uno è così superiore all’altro che il problema della ragione e del torto (usati nel senso più esteso) non può mai sorgere come tale.” Ed ancora “…Il mio amore è sicuro ed incrollabile solo quando non ho mai ragione e solo Dio può dare questa quiete. Scrive Kierkegaard “Tu ami una persona e desideri essere sempre dalla parte del torto, ma ahimè, essa ti fu infedele e, per quanto tu ne soffra, sei pur sempre dalla parte della ragione: avevi torto ad amarla così teneramente”.
Ho pensato a lungo su questa definizione dell’amore e credo che nei grandi amori lo si riesca a vivere, almeno temporaneamente, o così potrebbe essere il fine dell’amore cui si desidera tendere. Così vedevo l’amore tra i miei genitori. Non c’era “… L’eterna relatività di tutti i rapporti umani, il loro ondeggiare e la loro miseria…”. O forse era un rapporto umano come tutti, ma a me rimane solo quell’espressione profonda, solo quell’aspetto preponderante del loro amore.
Però è anche l’amore che leggo nei vostri desideri, voi che scrivete, Anna, Maria, Mappina, Marina, Giovanna… Ma forse non Mirco, Beatrice, Amalia…
…che strano, io dico che sempre che vorrei esser seempre nel torto. Per poter fare di più e meglio!
Ciao Pietro.
Marina, probabilmente tu cerci l’amore profondo, incrollabile… allora sai amare in questo modo…
Ciao Marina
Pietro
Pietro,
sento affinità con te.
Caro Pietro mi dispiace se ti ho dato l’impressione di essere una cinica,assicuro che non è così.la vita di una coppia è una danza dove entrambi devono imparare a ballare.Si balla non per sè e nemmeno per l’altro,si dovrebbe ballare per l’armonia della coppia,per tessere insieme l’amore.E’ un fare amore..Non esiste nè ragione e nè torto,perchè sia il torto che la ragione esistono in relazione all’individuo,ma se ragioni in termini di coppia,ci sono fasi di danza differenti.Quel che penso è che i passi debbano essere all’unisono,capisci?
Avevo inteso male il post di Bea..
Diceva Pallada:
“Non è che commedia la vita e gioco.
O lasci la saggezza e impari il gioco,
o sopporti i dolori.”
Ma forse l’unica via d’uscita è crearsi delle illusioni perchè ogni giorno la vita supera il limite che pone.
un caro saluto, cari!
Maria
Amalia, forse quell’unisono che intendi tu è quella che Kierkegaard intende come generato da due opposti che descrive come “gli amanti sono di qualità differenti”.
Forse…
Comunque non ti ho visto come una cinica. Io spesse volte nella vita mi sono chiesto se l’amore debba essere per forza una passione così esclusiva da assomigliare ad un annientarsi. Però le parole di Kierkegaard mi hanno colpito.
Un caro saluto
Mi piacerebbe avere un tuo sincero commento ad una poesia sono una delle tue ascoltatrici notturne (ora ho dei problemi con il decoder ed è un poco che non ti posso seguire, ma presto tornerò a interessarmi ancora delle trasmizzioni notturne e se ti troverò sicuramente rimarrò ad ascoltare le tue interessanti chiacchierate con i tuoi ospiti)Io scrivo poesie prevalentemente in vernacolo romanesco e per queste sono stata premiata in luoghi prestigiosi della capitale.Ho però una raccolta consistente di poesie in lingua e vorrei affidarle ad un editore così come gli altri quattro volumi ma non mi decido perché sono sempre scontenta di me e per questo vorrei un autorevole parere di un personaggio quale tu sei(Scusa il tu) ma ti sento come una persona cara.Ho paura che il mio stile crepuscolare in metrica sia fuori moda… ecco la poesia
QUEL MARE NERO
Là,dove il Creatore generoso,
pose il lembo di terra
tra cielo, mare, palme dondolanti
e sabbia di farina,
là,dove accanto ad ogni palafitta
c’era un fili di pesci ad essiccare
come bucato al sole
tra donne a seno nudo
dal sorriso di perla
e bambini felici,
comparve all’improvviso
un mostro all’orizzone
che tuonò,s’arrossò, si pense e spinse
l’enorme macchia nera:
e quella pece distruggendo
ogni forma di vita
nel mare dai fondali senza uguali,
penetrando gli anfratti più remoti,
vestì a lutto quell’isola in eterno:
Laggiù, quel Paradiso ,adesso è Inferno.