10 Risposte

  1. Caro Gabriele,
    io ti capisco, ti capisco veramente…prendere coscienza della presenza della guida interiore del daimon è prendere coscienza del Sé, “della essenza che noi incarniamo ed in virtù della quale siamo qui”, per parafrasare Jung, quindi, chiedere al daimon e imparare a seguire le sue indicazioni, “ci aiuterebbe a realizzare l’essenza pienamente…”, detto in altre parole a rispondere alla chiamata a “la vocazione”; è un po’ come dire:
    “Caspita, ho vissuto la mia vita ma non l’ho subita, anzi, accettando il mio fato, “Amor Fati” (difficilissimo), ne ho capito l’intreccio, la morale, la lezione da imparare, insomma, sono riusciuto a scorgere la trama nella trama: ho percepito il mio destino e l’ho realizzato! Ma il bello viene adesso: la mia interpretazione da Oscar della mia vita ha contribuito ad accrescere la coscienza dell’Universo!”
    E’ mooolto importante “l’interpretazione dello script originale” (destino)…ecco perché veniamo qui con un “carattere” e con una “Necessità” e, poiché siamo passati attraverso il fiume dell’oblio, con “un daimon” che dalla sua buca ci suggerisce ciò che abbiamo dimenticato…ma ci vuole sempre un atto di volontà.
    Basta…non si può dire tutto tutto…i sigilli delle porte vanno aperti in maniera soggettiva. Apri la porta, rompi il sigillo e attenzione alle folgori che inceneriscono sul colpo!
    Sbaciuck! Aiut!
    Bimbola.

  2. Professore,non so se fosse la voce del daimon..ma io mi ricordo che avevo 5 anni,e stavo da sola in piedi su di uno scoglio,nulla sapevo di Anima,nè di daimon,ma conoscevo gli dei,d’istinto parlavo al mare,e a lui giurai “Voglio essere io,a modo mio” Una frase strana come se fosse possibile essere un io a modo degli altri..Ora so che è possibile farsi condizionare ,ma allora no,ma quello che mi ha colpito è stata la serietà di quel mio giuramento,seria come solo i bambini riescono ad essere..La cosa meravigliosa,è che se leggessi tutte le mie scelte ponendo quella frase al centro,beh il disegno diverrebbe coerente,come una impronta..ecco la parola giusta,una impronta..che ne pensa,Prof?

  3. Marina, solo un commento:

    per Zeus!
    per Toutatis!

    speriamo che il cielo non ci cada sulla testa..

    oppure sì?

    grazie, i tuoi commenti aggiunti ai “lanci” del Professore sono miniere profonde..

  4. Tutto, quindi, sarebbe Fato, anche perché a noi sognatori così ci parrebbe…eppure, il mondo nel quale siamo chiamati a vivere il nostro Destino in conformità all’Ordine di Necessità e della Giustizia, sembrerebbe inconsapevole di ciò se poi s’adopera con ogni mezzo per intrigare e tramare orditi terreni…
    Bontà, infinita bontà!, ma chi la pratica se, invece, anche chi ci vive accanto, in nome di un ipotetico bene che fatidico non è, si prende la libertà di intrufolarsi nelle nostra vita? In fondo, nella mia vita avrei voluto fare qualcosa che potesse essere veramente inequivocabile, per amore del Fato, di quel demone che mi è toccato in sorte e che spesso mi tiene sveglia di notte solo per averlo percepito ma non è stato possibile: sembrerebbe allo stato attuale della mia esperienza che non esista per gli esseri umani una erità assoluta condivisibile.
    Fato, ma quanto sei duro da accettare?, quando poi ci tradiscono tutti a questo mondo, soprattutto coloro che amiamo di più lo fanno con la scusante di proteggerci, comunque alle nostre spalle: ecco l’autoinganno, ecco l’ipocrisia… Forse l’amore? Ma dov’è Amore?
    Eppure, colui che abbia sviluppato, suo malgrado, la vista altra, colui che guarda da una profondità diversa, “sen-te” pur non vedendo. Attenzione quindi: le cose si “vedono” in un certo senso…i sotterfugi si “sen-tono”…
    Guardiamoci dentro, con sincerità, con lealtà: così comincia la via che porta verso l’interno, la via che conduce al linguaggio di Anima. Anima non prolifera nella menzogna: neanche in quella inconsapevole. Accettare il Fato, Amor Fati, significa abbandonare la via dell’egoismo, della ipocrisia, dell’autoinganno, della finta affettività, quella che ci fa sentire costantemente insicuri ed in pericolo perché non è veramente disinteressata. Amor Fati è rispetto / ri-spetto: guardo meglio, bene…me stesso e chi ho davanti come in uno specchio.

    Marina Arianna Chiara

  5. caro prof. Gabriele La Porta…….
    Comprendo.

    comprendi
    sai, ti vedi, ti perdoni
    ti scuoti le croste
    di banale mignotteria
    tuttampochista
    e ti ricordi,

    ricordi le morti,
    ricordi gli sguardi,
    ricordi e di ciò
    che è stato ne
    fai insegnamento
    ne fai strada
    ne fai
    come tu dici
    ricamo
    ti rimangono
    sempre
    quesiti
    ma quelli
    sono solo cenere
    sotto c’è fuoco
    e lenta ruota del tempo
    che sotto la “terra”
    gira
    gira
    e macina
    le ossa
    macina i sogni
    gira
    ma tu lo
    sai
    e ti perdoni
    e piangi
    e ti chiedi
    dov’è ora
    la mia piccola?
    Dov’è ora quel sole
    sulle canne e sui papiri
    dov’è quella piccola
    e quella troppo malata
    in quell’altro luogo
    lì dove non c’è che
    miseria ed attesa della morte
    per me inebetita
    dolore
    dov’è quello sguardo
    dov’è……
    dov’è la mia guerra?
    ah dov’è la sabbia rossa
    di sangue che le narici
    dilata dov’è la mia guerra
    andata , perduta, persa
    in un inutile massacro…
    siamo vinti anche noi
    i vincitori..
    dov’è la sapienza
    degli antichi riti magici
    che ancor oggi rimbombano
    in me con forza inaudita
    quando li chiamo alla memoria
    Dov’è il maestro
    a noi adunati ad ascoltare
    in segreto?
    Che cosa è il dolore
    sono io, solo io
    che ricordo e
    l’oblio riconoscente
    mi disseta..

    non si può mi perdoni, professore non comprendere tutto questo e quanto sia doloroso, non si può essere snob o sordi, veramente prof…..come si fa….
    La abbraccio, lei è così comprensivo con tutti che veramente non ho neanche le parole adatte.

  6. GUERRA!

  7. Sì è possibile, cara Amalia

  8. Lei immagina,vero ..che è una vita che aspetto questo “Sì è possibile.”.ed è scivolato su di me come una carezza..sull’Anima..Io le auguro che qualcuno un giorno le regali un istante simile a questo che lei ha donato a me.. purtroppo,prof ..non so spiegarmi meglio di così..

  9. Ti sei spiegata BENISSIMO cara Amalia, è va bene così. Un abbraccio, Gabriele

  10. Per Map pina: per la verità mi sembra di fare così poco.

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