… studiate il germe: educate voi stessi a pescare nel mare ignoto del vostro spirito il soffio che deve compiere la trasformazione – e la Luce vi appare
Giuliano Kremmerz
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Tra l’uno e l’altro.
Il Magghid di Mesritsch diceva: “Nessuna cosa al mondo può passare da una realtà a un’altra realtà se prima non è passata per il nulla, cioè per la realtà dello stato intermedio.Là essa è nulla, e nessuno può afferrarla; poiché è giunta al gradino del nulla come prima della creazione. E allora essa viene traformata in una nuova creatura, dall’uovo al pulcino. Nell’attimo dopo che è terminata la distruzione dell’uovo e prima che sia incominciato il divenire del pulcino, è il nulla. In filosofia questo viene chiamato lo stato originario, che nessuno può afferrare; poiché è una forza che è prima della creazione e si chiama caos. Lo stesso vale per il seme che germoglia: esso non comincia a germogliare prima che sia disfatto nel terreno e la sua natura di seme non venga distrutta, affinché arrivi al nulla, che è lo stadio prima della creazione. E questa viene chiamata sapienza, cioè un pensiero che non ha manifestazione. Subito dopo si crea da essa, come è scritto: “Tu hai fatto tutti con sapienza” –
Perdona Map-pina la mia ignoranza,ma ciò che hai scritto potrebbe essere assimilato allo stadio della nigredo?
Per me , carissimo prof, lo spazio sacro è la poesia è il soffio dell’anima, qualcosa di interno, vivo,nel nostro animo e rivela ,quando percepiremo noi stessi, dentro, in un mondo dove l’essere stesso sembra annullato ,la vitalità che riafferma i propri diritti, improvvisamente nel dolore e sembra riaccenedere la fratellanza, il coraggio e il senso di appartenenza alla specie umana, trasformando la poesia in veicolo di salvezza, in arma contro la sofferenza, che nasce nella chiara volontà di vivere nonostante tutto.
Un abbraccio , Maria
Ahimè, refusi!
Seguire le proprie emozioni, non reprimere i propri sentimenti, ascoltare i sussurri del cuore, fidarsi del proprio intuito, avere un anima tollerante e generosa, cercare di capire le necessità altrui e portare amore a chi abbiamo vicino, aprirsi all’anima mundi e da essa lasciarsi guidare, cogliere le piccole magie durante il nostro cammino, abbandonarsi allo stupore e alla meraviglia, cogliere le piccole-grandi coincidenze, sorridere per eventi sincronistici, sorridere per un arcobaleno, gioire per le piccole cose del quotidiano, riuscire a sorridere in qualunque circostanza, offrire sempre amore… secondo me tutto questo porta alla luce, e da luce sia a noi che a chi ci è vicono.
Un grande abbraccio, Bea.
cara Amalia, sono io l’ignorante, questo è uno degli scritti che ho nel libro di Martin Buber : “I racconti degli Chassidim”, ed. Garzanti, (1973) 3°1988.
Seguire le proprie emozioni, non reprimere i propri sentimenti, ascoltare i sussurri del cuore, fidarsi del proprio intuito, avere un anima tollerante e generosa, cercare di capire le necessità altrui e portare amore a chi abbiamo vicino, aprirsi all’anima mundi e da essa lasciarsi guidare, cogliere le piccole magie durante il nostro cammino, abbandonarsi allo stupore e alla meraviglia, cogliere le piccole-grandi coincidenze, sorridere per eventi sincronistici, sorridere per un arcobaleno, gioire per le piccole cose del quotidiano, riuscire a sorridere in qualunque circostanza, offrire sempre amore… secondo me tutto questo porta alla luce, e da luce sia a noi che a chi ci è vicono.
Un grande abbraccio, Bea.
Beatrice,dolcissimo fiore…Il Vangelo di Tommaso racconta che quando i discepoli chiesero a Gesù dove dovevano andare,egli si limitò a rispondere.” Se la luce esiste in un essere luminoso,allora esso illumina l’universo intero;ma se esso non brilla,vi sono le tenebre.”Un bacio
Amalia dolcissima, meravigliose le tue parole!
….hai colto l’essenza della vera luce..
Un grande bacio!