15 Risposte

  1. ho i brividi..
    ma così deve essere la poesia..
    qualcosa che, come uno spirito,esce dalla nosta corporeita’ e che ha una destinazione..
    Ma l’origine?

  2. AL MIO CUORE, DI DOMENICA

    Ti ringrazio, cuore mio:
    non ciondoli, ti dai da fare
    senza lusinghe, senza premio,
    per innata diligenza.

    Hai settanta meriti al minuto.
    ogni tua sistole
    è come spingere una barca
    in mare aperto
    per un viaggio intorno al mondo.

    Ti ringrazio, cuore mio:
    volta per volta
    mi estrai dal tutto,
    separata anche nel sonno.

    Badi che sognando non trapassi in quel volo,
    nel volo
    per cui non occorrono ali.

    Ti ringrazio, cuore mio:
    mi sono svegliata di nuovo
    e benché sia domenica,
    giorno di riposo,
    sotto le costole
    continua il solito viavai prefestivo.

    Wistawa Szymborska

  3. Sono rimasta incantata da questo uomo…in particolare mi ha colpito molto il discorso del segreto che la poesia reca in sé ed anche quando, parlando di Apollinaire, racconta di averlo visto morto mentre la folla urlante ed agitata grida per le strade il nome di un sovrano e dice: “Un uomo meraviglioso: sparito!”…e poi lui dice una cosa nella quale mi ritrovo pienamente ed infatti è un vissuto mio da sempre: il fatto che la parola è impotente, non arriva ad esprimere a pieno.
    G R A Z I E.

  4. …”La poesia si segue con l’orecchio” che va dietro al significato, al suono, perchè tutto si incastri…ma…
    “la parola è impotente, non riuscirà mai a dare il segreto che è in noi. Lo avvicina…”
    La parola è impotente perchè nel momento in cui svela quel segreto, lo ricopre…nuovamente di Mistero. lo rimanda ad altri “significanti”.
    Forse, professore, l’unico modo per non perdersi è… seguire la “strada” in fondo alla quale si intravede un lumicino… Le altre sono inutili. Guai, se si spegnesse quella luce…

  5. Care anime del blog,cosa ne pensate di quel che dice sulla poesia,sul fatto che debba avere in sè un segreto,qualcosa di indecifrabile,mentre se è troppo chiara non è poesia? Ve lo chiedo perchè sono rimasta perplessa da questa sua affermazione..

  6. penso sia giusto…ogni opera d’arte..è così.. sennò non è arte..deve suonare dentro come se noi si fosse lo strumento e l’arte il musicista ..a volte ci si deve un pò accordare per non esser scordati…
    ed appunto…scordarci di noi che siamo mistero

  7. Sì,però ..insomma prendi le poesie di Maria Allo..a me piacciono,e non ho difficoltà a chiamarle poesie anche se non mi fanno slambiccare ad ogni verso per capire che diavolo vuol dire..

  8. Eccelso nel ricordo dell’amico Apollinaire e nella suggestivissima definizione di “orecchio”…

  9. la poesia è qualcosa che viene da lontano! da quei luoghi dimenticati, ma non persi! E’ la visione appannata del tutto, che il “poeta” ne sente i suoni, meglio, risente quei suoni, non potendosi Rassegnare, l’insegue sino al Grande Portone. li raggiunge dall’Umano stato…con questa…che è espressione, ponte,…anche se di corda, tra lo stato attuale è quello che è sempre stato…!!!

  10. IL PARABREZZA
    Simile ad’ un parabrezza
    sporco, è la sapienza.
    È il dio, come gioco…
    di continuo il tutto
    appanna! Visibile a tratti,
    da occhi, che al massimo impegno
    sono interpellati. Scorgere
    la via,… sperando di non sbattere.

  11. Basta chiudere gli occhi e abbandonarsi ai “suoni ” che ti rimbalzano dentro e tradurli in parole può essere doloroso , ma fa bene guardare in faccia le proprie miserie è pur sempre un fiotto di musica e fa respirare e cantare le emozioni …baci grande prof e grazie per questo EDEN!

  12. Nulla si può aggiungere a quello che non esiste! quello che non esiste, non lo si può né, inventare né tanto meno immaginare? cosi è la poesia, cosi è l’arte tutta! cosi è “L’IMMAGINAZIONE”!!! come una voce, che richiama…l’ antica Madre!

  13. Negli abissi marini!,
    vestirò le strisce del sole,
    e le chiare ombre.
    Leggiadro, come polpo
    Nella amaca delle correnti
    che strana musica udirò..?!
    Avrò, chiuso la camera
    dei cervelli.
    Non mi nutrirò, …
    Solo, olfatto, vista, udito,
    Tatto,…Cuore!

  14. Grazie a te ed a voi….

  15. il dolore in poesia, ha la forza di contenere in essa…sempre quel qualcosa di immateriale. rendendo cosi la stessa non più dolore ma Magia dei due opposti, ossia materia e ciò che crea dolore “fisico, psichico – emotivo”, e, armonia, che è la parte altra, quella parte che….giunge da ogni luogo ma che è senza Luogo!!! mio modesta osservazione! con stima, (Giuseppe).

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