Il “Maestro” Giuseppe Ungaretti – Il segreto della poesia e l’impotenza della parola

Il bivio…

Carissime, Carissimi, vorrei sottoporvi il pensiero di Beatrice…

Penso che proprio quando soli con noi stessi, distanti anni e anni dal mondo, lacerati nella nostra Anima, proprio in quei momenti di indescrivibile solitudine siamo messi a contatto con la morte. Proprio nel momento di maggiore debolezza, in quel momento in cui ci sentiamo inutili e persi, tuttavia con l’arrivo del mondo infero forse siamo ridestati alla vita. In pratica dentro qualcosa ci dice che, malgrado le nostre sofferenze interiori, siamo arrivati ad un bivio: o ci lasciamo vincere dalla morte – la morte interiore, la morte di ogni sentimento, la morte che provoca l’annullamento di noi stessi come persone – diventando semplici automi che aspettano allora solo la morte fisica, oppure il contatto con il mondo infero risveglia in noi il senso della vita, ci fornisce la spinta per tornare a vivere e lottare per una vita migliore. Sta a noi scegliere, sta a noi trovare un motivo che ci porti dal semplice “sopra-vivvere” al vero e proprio “vivere”. Però non è sempre facile vincere i nostri demoni interiori. Capita che l’ostilità del mondo esterno, delle persone malvagie ci porti ad una solitudine ancora peggiore: quella di rinchiuderci in noi stessi e di voler fuggire da un mondo in cui impera la cattiveria, in cui ogni giorno qualcuno emette sentenze inappellabilibile in maniera aprioristica, in cui l’umiliazione gratuita e il senso di nullità distruggono le basi dell’autostima e feriscono in maniera mortale.
Come combattere quest’altro genere di demoni allora? Un grande abbraccio, Bea.

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