Inconscio e Magia – Psiche: “Nelle profondità del mio cuore”

Gentili amici, eccoci arrivati alla seconda puntata speciale di Inconscio e Magia – Psiche dedicata alla poesia del mondo islamico. Scivoliamo nel cuore della Sophia di Al-Hallaj (857-922), vittima e martire del “fondamentalismo”. Presenterò questa lirica nella trasmissione in onda il 2 maggio (nella notte tra sabato e domenica), ore 2:40 circa, Rai 2. Un grande abbraccio!

Scivoli tra il cuore e il suo involucro come le lacrime
scivolano sulla palpebra.
Abiti nel mio più intimo, nelle profondità del mio cuore,
come le anime abitano nei corpi.
Nulla passa dalla quiete al moto senza che tu ne sia la causa
per vie nascoste.
O luna nuova.

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6 Risposte

  1. “….Abiti nel mio più intimo, nelle profondità del mio cuore,
    come le anime abitano nei corpi……..”

    Carissimo prof,
    Questi versi penetranti di AL-HALLAJ mi portano a…..

    FARE ANIMA

    Leggersi
    in trasparenza
    fare anima
    nel dolore eterno
    che non varia

    Unirsi al cosmo
    e riconoscersi
    nei suoni del mattino
    forme e colori
    prima delle gemme
    echi di tristezze
    sul pianoforte muto

    Accendersi di silenzi
    mentre le tuberose
    insaziabili
    serbano enigmi
    d’amplessi clandestini

    Dimmi se un incrocio
    in un lobo levigato
    metterà
    a tacere
    anche l’amore
    respiro del nascere
    sospiro del morire

    Con tutto il mio sentire , grazie infinite !
    Buon primo Maggio,Maria

  2. Sole e luna in un abbraccio: coscienza e inconscio in-sieme…In seme!

    Ascolto la preghiera del contadino alla luna nuova, mentre mette a dimora il seme, affinchè si schiuda e il raccolto sia copioso…

    Ascolto il canto che il poeta innalza alla Signora che dal profondo del suo cuore lo ispira, lo conduce, lo muove, verso la vita. Linfa vitale: Anima nel suo Tempio.

    Ascolto: il dolore che vuole essere ascoltato, che si infiltra nei muri innalzati a protezione di un cuore-prigione.

    Abbracci!

  3. nelle notti di luna nuova
    si sente più vicino il profumo di Dio

  4. Professore! Che dire ? Sono di una tale bellezza questi versi..Non si può che chinare la testa e..amare !

  5. non riesco a capire perchè ci siano persone che si sono e sono accanite a distruggere il corpo degli altri quando non gli sta bene ciò che dicono…è tremendo..sopratutto quando sono persone così.

    Forse il male è veramente banale…Ipazia, ora Al-Hallaj scopro che i Gesù sono stati tanti, troppi, ed è ora che i poveri Cristi siano seguiti anche da vivi ,possibilmente, senza aspettarne il necrologio.

    Veramente, conosco chi è avezzo a decantare le virtù di chi non è più, invece di confrontarsi con la propria meschinità, nel frattempo che altri, non dico migliori, ma perlomeno più coerenti, dicono e fanno cose che destano chi dorme e smuovono chi è immobile.Questi qui no, aspettano, e poi ne scrivono pietosamente.E no.La storia li spazzerà via, però sarò libera di sentirmi a disagio nel frattempo?Nessuno difese Al- Hallaj?Come è possibile comunque, che chiunque sia ucciso così?

    Gesù secondo i vangeli usava una parola che significa aprire le orecchie.Più meno “apriti” in aramaico.

    Ma siamo sicuri oggi di avere le orecchie aperte?Di sentire, vedere bene? Non è che ci passa un Al-Hallaj davanti e ci sfugge il suo talento, e anche se non lo fosse e non lo avesse il talento, la sensibilità ce l’abbiamo ancora o l’abbiamo barattata in noia?

    E meno male che riesco a percepire il sublime di questa poesia almeno mi rendo conto di avere una specie d’anima ancora attaccata al suo posto.

    Grazie all’anima noi ci animiamo.Altrimenti siamo legno secco.

  6. “Nulla passa dalla quiete al moto senza che tu ne sia la causa per vie nascoste”.

    Caro Gabriele,
    questo verso immenso è come una perla che emerge dal fondo dell’oceano per averla immaginata, essersi tuffati, essere riusciti a trovarla e a portarla in superfice…è l’anello magico, che testimonia l’esistenza di un destino che abbiamo visto/percepito e del quale abbiamo portato un ricordo tangibile, per non dimenticare…è la volontà di accettare razionalmente “i segreti” (le cose nascoste che percorrono vie nascoste) che abbiamo visto/percepito con la “vista altra”, come in un sogno.
    In fondo, a me parrebbe che, il poeta sia colui che con l’immaginazione immortala frammenti di Eternità rendendo visibile “il sogno del mondo”.

    ” Affinché i Sogni si realizzino,
    pare che il Segreto sia nel
    De-siderare
    non solo Ardentemente ma
    con Amore.”
    (Lauroraluce)

    Buona Domenica, FELICE!

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