Cari e gentili amici, siamo arrivati al quarto ed ultimo appuntamento con lo speciale dedicato alla sensualità e sessualità di Inconscio e Magia – Psiche. Questa appassionata lirica aprirà la puntata in onda il 26 aprile (nella notte tra domenica e lunedì) alle ore 2:30 circa su Rai 2. Lasciamo parlare il corpo attraverso i palpiti rinnovati nel ricordo di Costantino Kavafis (1863-1933):
Ricorda, corpo…
Ricorda non solo quanto fosti amato, corpo,
non solo i letti sopra cui giacesti,
ma anche quei desideri che per te
brillavano negli occhi apertamente,
tremavano nella voce – resi vani
da qualche impedimento casuale.
Ora che tutto è parte del passato,
è come se ti fossi concesso
anche a quei desideri – ricorda il brillare
negli occhi volti verso te,
tremare nella voce, per te,
ricorda, corpo.
Vi auguro una felice domenica. Un abbraccio!
Filed under: Amore, Anima ed eredità psichica, Emozione, Inconscio e Magia – Psiche, Poesia, Psiche | Tagged: Amore, corpo, Costantino Kavafis, Inconscio, lirica, Memoria, Poesia, RAI, Rai 2, sensualità, sessualità, trasmissione |
Carissimo Professore, come sta?
E’ da moltissimo tempo che non scrivo qui,interagendo ben poco con Lei e tutti i viandanti. Impegni e varie circostanze mi hanno portata a diradare la mia presenza,pur leggendo sempre con affetto riflessioni di vecchi e nuovi fratelli.Ritorno questa notte per segnalare una piccola grande battaglia vinta.Lo scorso anno invitai a firmare una petizione per impedire che la censura colpisse il film”Agorà” che FINALMENTE DAL 23 APRILE è NELLE SALE ITALIANE. L’ho visionato questa sera e probabilmente segnalerò il link del sito su cui pubblicherò una mia recensione.Una volta Lei mi onorò chiamandomi Ipazia perché tendevo in quella direzione così scomoda e lacerante,ma totalmente appagante.La saluto gioiosamente lieta di essere “ritornata” tra tutti voi.
PS Lasciai e lascio ancora in sospeso un quesito su Longhi /Berenson.Voglio ancora cercare da sola la risposta.Poi saprò chiedere consiglio.
A presto,Mariangela
qualcosa nel modo in cui lei si muove
mi attrae come nessun’ altra amante
. . .
[…]
Something in the way she moves,
Attracts me like no other lover.
Something in the way she woos me.
I don’t want to leave her now,
You know I believe and how.
Somewhere in her smile she knows,
That I don’t need no other lover.
Something in her style that shows me.
I don’t want to leave her now,
You know I believe and how.
You’re asking me will my love grow,
I don’t know, I don’t know.
You stick around now, it may show,
I don’t know, I don’t know.
Something in the way she knows,
And all I have to do is think of her.
Something in the things she shows me.
I don’t want to leave her now.
You know I believe and how.
Shakespeare affermava in un sonette che nessuno puo dire di avere mai amato se non ha amato a prima vista…l’amore è disvelamente di sè e per questo riconoscimento immediato…ma bisogna ricordare che le ferite e le contumelie della piu forte delle passioni o estasi amorose spesso lasciano in acque lugubri e tristi dopo aver tolto all’individuo tutto cio che poi fa di se stesso una persona e la sua propria integrità..Amiamo si certo, come non farlo, ma non esaltiamo questa creature bifronte…e non scordiamo cio che giustamente ci diceva Petrarca..che mille piaceri non valgono un tormento…
“”Verrà la morte e avrà i tuoi occhi-
questa morte che ci accompagna
dal mattino alla sera, insonne,
sorda, come un vecchio rimorso
o un vizio assurdo. I tuoi occhi
saranno una vana parola,
un grido taciuto, un silenzio.
Così li vedi ogni mattina
quando su te sola ti pieghi
nello specchio. O cara speranza,
quel giorno sapremo anche noi
che sei la vita e sei il nulla
Per tutti la morte ha uno sguardo.
Verrà la morte e avrà i tuoi occhi.
Sarà come smettere un vizio,
come vedere nello specchio
riemergere un viso morto,
come ascoltare un labbro chiuso.
Scenderemo nel gorgo muti.””
CESARE PAVESE
ieri notte non ho avuto la prontezza di riflessi (ma occorrono?) di segnarmi il film e la regista presentati, intendo il poliziotto che immagina la telefonata con lei, osservandola da lontano. mi piacerebbe vederlo per intero.
grazie ancora, per le magnifiche emozioni.
all’argomento “Ricorda, corpo” posso solo aggiungere del mio:
Ec@te (archetipi) http://www.micaelatornaghi.com
(siete già in possesso della mia liberatoria.)
Corpo…tempio dell’anima per alcuni prigione per altri, limite alla vita santa, oggetto da mortificare nel pentimento, qualita estesa attraverso cui passa l’esperienza del mondo, corpo come oggetto da vendere e comprare, corpo come immagine e stereotipo, corpo come violenza, come amore, come malattia…quante condizioni multiverse per il corpo…
Magnifica, veramente. La amo molto e l’ho presentata anche in una mia trasmissione. Grazie Gianantonio!
Grazie, caro Emanuele!
Cara Micaela,
si tratta di “Caramel” di Nadin Labaki (2007).
Un abbraccio!
Caro Gabriele,
forse potrebbe essere interessante commentare con la tua solita eleganza e profondita una poesia-canzone che è asse portante di un romanzo suggestivo scritto da Homero Aridjis: “A chi pensi quando fai l’amore”. Potrebbe essere motivo di coinvolgenti riflessioni sessual-amorose.
Mi sono permesso di darti del tu perché ti immagino consocio degli “Amici di Proust”.
Saluti!
Corpo di carne,mio piccolo teatro per le prime fantasie di anima..come ci si sente piccoli quando nella notte per una postura particolare,si ode il frastuono interno del cuore,è come un boato dentro.Ho pensato che per nove mesi non udiamo altro..in quella prima caverna che è l’utero.La Genesi ha quel suono,un boato dentro.
La morte non è niente. Sono solamente passato dall’altra parte:è come fossi nascosto nella stanza accanto. Io sono sempre io e tu sei sempre tu. Quello che eravamo prima l’uno per l’altro lo siamo ancora. Chiamami con il nome che mi hai sempre dato, che ti è familiare;parlami nello stesso modo affettuoso che hai sempre usato. Non cambiare tono di voce, non assumere un’aria solenne o triste. Continua a ridere di quello che ci faceva ridere,di quelle piccole cose che tanto ci piacevano quando eravamo insieme. Prega, sorridi, pensami!Il mio nome sia sempre la parola familiare di prima:pronuncialo senza la minima traccia d’ombra o di tristezza. La nostra vita conserva tutto il significato che ha sempre avuto:è la stessa di prima, c’è una continuità che non si spezza. Perché dovrei essere fuori dai tuoi pensieri e dalla tua mente, solo perché sono fuori dalla tua vista?Non sono lontano, sono dall’altra parte, proprio dietro l’angolo. Rassicurati, va tutto bene. Ritroverai il mio cuore,ne ritroverai la tenerezza purificata. Asciuga le tue lacrime e non piangere, se mi ami:il tuo sorriso è la mia pace.Henry Scott Holland
Caro Paolo,
lo farei con piacere, anche se purtroppo, almeno per ora, ho concluso il mio percorso televisivo (vado in pensione il 5 maggio). A presto!
@cara Amalia, mi ha colpito quello che hai scritto, moltissimo, l’ho trovato veramente “saggio”, mi piacerebbe molto che chi studia la Bibbia si rendesse conto che siamo noi i libri ! Difatti ad immagine e somiglianza si dice no? Ebbene il mondo dovrebbe sentirsi, e sentendosi ritrovarsi finalmente.
Grazie.Forse dirai che non era questo che intendevi , certo, ma c’è qualcosa di inaspettato che si crea quando esprimiamo qualcosa, e cresce cresce come una pianticella, a sè stante e continuo a pensare che se -le donne sanno- gli uomini (anche quelli che hanno scritto O INTERPRETATO la bibbia , il corano, talmud ecc. a modo loro) -solo possono immaginare-,
e se tanti avessero ascoltato la pancia di una donna non si sarebbe versato tanto sangue inutile.
@caro professore, sinceramente non ci posso credere che vada in pensione, persone che fanno lavori creativi non vanno in pensione mai…possibile?
Dovuto all’orario, io ho sempre avuto difficoltà a seguire le Sue trasmissioni, quindi me le sto vedendo tutte su you tube, anzi se casualmente avesse letto qualcosa di mio la ringrazio, non vorrei passare per scostumata, (neanche una montata ok?) .Spero che si adoperi per un nuovo entusiasmante progetto.Pensione?Ma dico stiamo scherzando?c’est pas possible, parbleu.I will not pay the big dog anymore…if so.
Cara Map-pina,intendevo esattamente ciò che tu hai sentito. un abbraccio