Cari viaggiatori d’Anima, entriamo nelle Notti e nell’Eden della straordinaria poetessa statunitense Emily Dickinson (1830-1886). Presenterò questa lirica il 25 aprile alle ore 6:15 su Rai 2, nel corso di un’altra puntata speciale della mia trasmissione Inconscio e Magia – Psiche, dedicata al tema della sensualità e sessualità.
Notti selvagge – notti selvagge!
Se io fossi con te
notti selvagge sarebbero
nostra voluttà!Futili – i venti –
per un cuore in porto –
niente più bussola –
niente più carta!Remando nell’Eden –
Ah! il mare!
se in te stanotte
potessi ancorare!
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bellissima .buon w-end
Ho amato l’amore sublime e sublimato di cui
avete parlato nella puntata del 24/4.
Volevo fare i complimenti e gli auguri per il suo prossimo pensionamento al Prof. La Porta (magnifico
cantore) sperando di rivederlo o sentirlo presto in altri contesti letterari.
Vorrei anche chiedere i titoli dei due libri proposti in questa puntata.
Grazie e ancora tanti complimenti.
P.S. purtroppo le trasmissioni come questa finiscono subito e sono troppo poche.Invece ne avremmo molto bisogno.
UMANO SENTIRE
Tenue e languido respiro al tetro buio
rianima passioni opache
d’un brillio evanescente.
Lento e tardo nel suo incedere ritmato
giunge,
Sereno,
il giorno.
Buongiorno
vorrei spedire delle mie poesie, a quale indirizzo posso postarle? Grazie per l’opportunità che dà ai poeti o ai presunti tali.
Caro Piergiorgio,
purtroppo tra pochissimi giorni andro’ in pensione e quindi anche la mia trasmissione verra’ interrotta. Pero’… pero’, continua a seguire questo spazio, perche’ in qualche modo proseguiro’ in questa avventura. Mi dispiace. Spero, a presto!
Grazie, caro Michele!
Grazie di cuore, caro Ivano! Speriamo di poterci incontrare ancora! Un abbraccio!
Notti nella danza
L’ha incontrato ad Amsterdam
“ Mac Whirr”
su una nave in partenza per l’India.
Non c’era Conrad, né lord Jim
c’era lei
Elena
non quella a cui Paride
regalò la mela.
Elena, in cerca di un rendiconto morale
sulla via dell’Oriente,
con superba e solitaria dignità
ombreggiante appariva
in triti atti decaduti
che non svelavano mai alcun segreto,
neanche il mistero dell’età nascosto
dalle immense rughe del suo volto.
Uno sguardo di fuoco seguiva la rigorosa
orbita
intima
sulla città abbandonata in una scia di neve
nello specchio di mare duro come pietra.
Ognuno porta un fuoco nel suo imperscrutabile destino
e la speranza illumina anche gli esseri ormai alla deriva
frammenti della natura indomita
Elena
contatto con il fuoco segreto che muove l’Universo
sognando banchi madreporici
monumenti arcaici, comitive di turisti,
amici,
nell’orizzonte stranito della vita
ribollente nei suoi cicli elementari
il fuoco, l’aria, la terra
“Elena ”
aldilà del ponte
il mare
lì
affogò le notti
nella danza.
mela mondi
Magnifica,
la danza di queste parole, carissima Mela!